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CENTOUNONAVI Eterea: 40 metri di fascino italiano con propulsione a idrogetto

Il Cantiere italiano ha presentato il CENTOUNONAVI Eterea, superyacht da 40 metri di lunghezza che sfrutta materiali compositi e leggeri nonché la propulsione a idrogetto

Il Cantiere di Viareggio (fondato dalla designer e imprenditrice Manuela Lucchesi e con la collaborazione dell’ingegnere navale Marco Arnaboldi) ha rilasciato i primi rendering e le prime informazioni ufficiali in merito a CENTOUNONAVI Eterea, superyacht da 40 metri di lunghezza e da 8.8 metri di baglio.

MATERIALI LEGGERI E MODERNI

CENTOUNONAVI Eterea sfrutta una costruzione in sandwich che prevede l’impiego di fibre unidirezionali ibride di carbonio e fibra di vetro con resina vinilestere e anima in pvc ad alta densità. Una soluzione che promette di restituire contenimento di vibrazioni, leggerezza e robustezza allo stesso tempo.

La propulsione è affidata a quattro MTU 16V2000 M96L da 2.600 hp l’uno, che, abbinati agli idrogetti MJP 550 DRB, permettono a CENTOUNONAVI Eterea di raggiungere 58 nodi di velocità massima e di mantenere una velocità di crociera di 48 nodi; il tutto con un’autonomia di oltre 500 miglia nautiche. E per chi non cerca le prestazioni assolute, è inoltre prevista anche una versione trimotore più “tranquilla” da 48 nodi di punta massima.

DICONO IN MERITO

Nel progettare ETEREA ci siamo posti due obiettivi precisi: avere una linea molto pulita e garantire agli ospiti una vita a bordo a stretto contatto col mare – spiega Manuela Lucchesiabbiamo quindi pensato a un grande spazio poppiero quasi a livello dell’acqua con le murate abbattibili. Qui possono trovare posto numerosi toys, un tender fino a 9 m di lunghezza ma, come da precisa richiesta di un armatore americano, c’è lo spazio anche per allestire un campo da pickleball! Una cura particolare è stata poi dedicata a rendere fly e antenne armonizzate con il profilo della barca”.

La volontà di avere un rapporto continuo con il mare è anche evidenziata dalla cabina armatoriale, che si apre direttamente sullo spazio poppiero – prosegue Manuela Lucchesil’armatore potrà scegliere il layout di bordo in base alle proprie esigenze, con soluzioni fino a cinque cabine ospiti e quattro per l’equipaggio, ma rispettando alcuni capisaldi: in particolare la posizione della cabina armatoriale e i ponti disposti su diversi livelli, con la zona notte un po’ ribassata rispetto alla spiaggia poppiera, il living su un piano intermedio e poi il fly totalmente inserito nel profilo laterale di Eterea. Tutte soluzioni che puntano alla massimizzazione della privacy. Una cura particolare è stata dedicata anche allo studio degli arredi, originali ed esclusivi, grazie anche alla collaborazione con lo studio milanese Grandi Architetture & Partners dell’architetto Massimo Marzorati”.

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