Bentley Flying Spur V8 Azure [Prova]: a EBACE 2023 con 550 CV di classe, comfort ed eleganza
Circa 1.000 km in due direzioni attraversando tre diversi Paesi con nel mirino l’edizione 2023 di EBACE, lo show europeo più importante dedicato alla business-aviation. Questo il contesto nel quale abbiamo messo alla prova la Bentley Flying Spur V8 Azure. Ecco come è andata la nostra esperienza. Allacciate le cinture e buona lettura!
IL CONTESTO: DALL’ITALIA A EBACE 2023
Il viaggio porta sempre con sé diversi significati e nuove emozioni. La volontà di vivere una nuova avventura, di esplorare posti e loghi nuovi o recarsi in alcuni già conosciuti ma vivendo inedite sfumature, magari percorrendo strade inesplorate. E tornare a casa con nuove storie da raccontare, nuove memorie impresse nella mente e nel cuore. E sono proprio questi sentimenti a guidarci, ancora una volta e a bordo di una vettura da sogno, in direzione di EBACE, la più importante kermesse europea dedicata alla business-aviation e che anche nel corso dell’edizione 2023 [che vi abbiamo documentato con uno speciale dedicato che trovate QUI] ha portato in scena grandi ed entusiasmanti novità tanto ad ala fissa, quanto ad ala rotante. E anche quest’anno, come fatto nel 2022 a bordo di una meravigliosa Continental GT Speed, abbiamo optato per una vettura del lussuosissimo costruttore britannico per avventurarci in questo meraviglioso pellegrinaggio, ovvero una stupenda Bentley Flying Spur V8 Azure, una vettura da 550 CV di potenza e che ci è stata messa a disposizione nell’allestimento in assoluto più vocato al comfort e al relax di bordo che il car-maker inglese ha a disposizione in listino. L’ideale per percorrere circa un migliaio di km (tra andata e ritorno) attraversando Italia, Francia e Svizzera. Un road-trip che, come di consueto, parte da Kavallotta Golf Academy (oramai consolidato punto d’appoggio operativo di MDL – Motori Di Lusso) e da dove punteremo le ruote in direzione di CellaGrande, un meraviglioso resort che si affaccia sull’ameno scenario del lago di Viverone e che rappresenterà la prima tappa del nostro lungo viaggio. Da qui poi alla volta del Monte Bianco e dei valichi da cui “scivoliamo” verso la Francia per mettere nel mirino il secondo stop pianificato della giornata, ovvero Saint-Blaise, una piccolissima e caratteristica cittadina che si erge nel cuore di una rigogliosa natura e che domina dall’alto uno scenario mozzafiato. Sarà poi la volta della Svizzera e di Ginevra il giorno successivo, dove andremo a “perderci” negli spazi del Palexpo in occasione di EBACE 2023 tra elicotteri, private-jet e bizliner. E poi di nuovo verso la Francia prima e l’Italia poi nel corso di un guidatissimo rientro, dove, nel Bel Paese, andremo, al termine di questo viaggio, a scoprire la lussuosissima berlina di Crewe dall’interno dell’abitacolo.
DATI TECNICI: 550 CV PER VIAGGIARE NEL COMFORT DI BORDO PIÙ TOTALE
E per un viaggio di questo genere non potevamo richiedere una compagna d’avventura migliore di Bentley Flying Spur V8 Azure, il top del comfort nella visione del costruttore inglese in termini d’allestimento. È infatti il benessere di bordo ad essere stato messo al centro delle attenzioni in questo caso, più che le prestazioni, anche se queste non mancano. I dati tecnici ci parlano di un V8 biturbo da 4.0 litri al di sotto del maestosissimo cofano. Un’unità affiancata da una trasmissione ZF a doppia frizione a 8 rapporti (con paddles al volante) che sviluppa 550 CV di potenza a 6.000 giri/min e 770 Nm di coppia tra 2.000 e 4.500 giri/min e che scarica tali valori su tutte e quattro le ruote motrici – e sterzanti, allo scopo di incrementare la maneggevolezza: obiettivo che centra in pieno – al fine di far scattare la vettura verso i 100 km/h con partenza da fermo in 4.1 secondi di tempo, raggiungendo inoltre una top speed di 318 km/h. Il tutto anche grazie ad un coefficiente di resistenza di 0,298 e ad un peso di 100 kg inferiore rispetto a quello fatto segnare dalla sorella con motorizzazione W12; quest’ultima ferma l’ago della bilancia a quota 2.437 kg a vuoto e 3.000 kg in ordine di marcia. Come nel caso della Continental GT Speed che abbiamo provato lo scorso anno (e con motorizzazione W12), anche questa berlina sfrutta il Bentley Dinamic Ride per migliorare il comfort di marcia. Questa tecnologia si basa su un sistema di controllo antirollio attivo a 48 V che limita, appunto, tale movimento su quest’asse. E lo fa disaccoppiando elettronicamente le barre antirollio, quando necessario, per applicare fino a 1.300 Nm di coppia antirollio in un tempo di 0,3 secondi, in curva, allo scopo di mantenere il corpo vettura piatto e stabile. Lunga 5.316 mm, larga 2.220 mm, alta 1.483 mm e con 3.194 mm di passo, sfrutta dei cerchi da 22” (gommati Pirelli di primo equipaggiamento nelle misure 275/35 davanti e 315/30 dietro) alle cui spalle lavorano degli impianti frenanti ventilati da 420 x 40 mm davanti (nonché lavorati da pinze a 10 pistoncini) e 380 x 30 mm dietro (e lavorati da pinze a 4 pistoncini) e alle cui spalle lavorano delle sospensioni in alluminio con barre anti-rollio attive da 48 Volt, come detto poc’anzi, e di tipo a doppio braccio all’anteriore e multi-link al posteriore. Quattro i driving mode messi a disposizione dal sistema: Bentley, Comfort, Sport e Custom. Il primo è pensato per ottimizzare la trazione della vettura e permette di sfruttare al massimo, in perfetto equilibrio dinamico, tutte le potenzialità di Flying Spur preservandone comunque la fruibilità; il secondo è ovviamente quello più vocato a coccolare gli occupanti, soprattutto nel corso dei lunghi trasferimenti; il terzo massimizza le prestazioni e la risposta motore. Incrementa la reattività del sistema, ma è qui pensata per rendere il tutto più pronto senza stravolgerne il balance; il quarto invece è quello più orientato ad assecondare le specifiche esigenze dell’individuo, consentendo quindi al driver, letteralmente, di cucirsi addosso la vettura.
Come dicevamo però, è l’ambiente interno qui a fare la voce del leone. Sì, perché l’abitacolo di Flying Spur V8 Azure si pone come obiettivo (centrato) di ridurre lo stress alla guida lavorando sul benessere di guidatore e occupanti. A partire dai cromatismi interni, che sono stati appositamente studiati per permettere al cervello di rilasciare le sostanze chimiche necessarie (tra cui la dopamina) a generare senso di tranquillità e di serenità. E a garantire il comfort di marcia – come piaceva al Fondatore della Casa inglese – è anche l’insonorizzazione in abitacolo, resa possibile, tra le altre cose, anche dal ricorso a doppi vetri. Le sellerie coccolano pilota e passeggeri in triangolazioni comode e confortevoli, impreziosite da pregiatissimi rivestimenti in pelle (i clienti possono scegliere tra 15 tonalità) con impunture a vista e riscaldabili e ventilabili, nonché dotati di 22 regolazioni disponibili e di sei impostazioni di massaggio. Inoltre gli occupanti delle file posteriori dispongono di poggiatesta particolarmente imbottiti che restituiscono un comfort paragonabile a quello di un soffice cuscino. Lettering ricamati e motivi a rombo corredano inoltre l’abitacolo, insieme a tutta una serie di materiali contrastanti, tra cui il legno. E la gamma Azure permette di scegliere fino a tre impiallacciature a poro aperto: Dark Walnut, Crown-Cut Walnut, e Koa. A questo si deve aggiungere anche un infotainment che si relaziona con gli occupanti tramite un touch-screen rotante da 12,3”, che dispone di tutte le funzionalità necessarie, come ad esempio Apple Car Play, connettività Bluetooth, WiFi streaming e molto altro ancora. Il tutto in altissima risoluzione e in grado di dialogare con i device mobili (anche se quest’ultima funzionalità, come quella di navigazione, può essere migliorata). Completamente digitale, e molto ben leggibile, anche la strumentazione, che tiene informati su tutti i parametri necessari alla guida. A completare la dotazione troviamo delle cinture di sicurezza con regolazione elettrica (che intervengono ogni qual volta necessario con un tensionamento) e il top in termini di sistemi di assistenza alla guida, che lavorano con rigore e precisione, tra cui l’Adaptive Cruise Control, il Lane Assist, il Traffic Assist e il Bentley Safeguard. E il tutto è coadiuvato dall’Head-Up-Display, dal Night Vision e dal Traffic Sign Recognition, solo per citare alcuni dei tanti ADAS disponibili. A chiudere il cerchio troviamo un volante (molto bello da impugnare) perfettamente ergonomico, con comandi integrati e con alle sue spalle paddles e satelliti – mettendo così tutto il necessario a immediata portata di mano – ed una illuminazione ambientale che svolge a sua volta un importante ruolo nell’esperienza di bordo e nel relax in abitacolo, che accoglie a partire dal logo proiettato sul pavimento dalle portiere, nonché un doppio tetto in vetro (diviso tra davanti e dietro), l’impianto audio Naim for Bentley e schermi e regolazioni dedicati per gli occupanti delle file posteriori.
BREVI IMPRESSIONI DI GUIDA: QUANDO LA COMODITÀ SI TRASFORMA IN PIACERE AL VOLANTE
Come abbiamo detto, è dall’interno che si gode maggiormente dell’esperienza di bordo di Bentley Flying Spur V8 Azure. Da appena si viene accolti in delle confortevolissime e comode sedute. Da non appena i nostri sensi vengono ammaliati dal raffinatissimo e ricercatissimo ambiente interno. Ci si sente un po’ come a bordo di un curatissimo private-jet o di un sontuosissimo superyacht. Sì, perché dacché si accede a bordo, si ha la sensazione di immergersi quasi in un’altra dimensione, fatta di ricercatezza per il dettaglio, di comodità, di serenità e di relax. Ed in particolar modo dall’istante in cui si va a premere il pulsante start. Di primo acchito si fatica infatti a comprendere che la vettura abbia il motore acceso per via dell’elevata insonorizzazione in abitacolo. I materiali a contrasto sono una gioia per il tatto e i cromatismi tenui e “morbidi” avvolgono driver e occupanti come all’interno di una soffice e calda coperta in inverno. Ci si sente a casa; immediatamente a proprio agio una volta a bordo della berlina di Crewe. Tutti i comandi sono comodamente a portata di mano (grazie anche ad un volante che mette a disposizione praticamente tutto il necessario e che restituisce un feeling allo sterzo molto preciso e diretto) e tutti gli occupanti, che siedano davanti o dietro, sono coccolati in un’esperienza immersiva come non mai: tutti dispongono di regolazioni per le sedute, di schermi touch e di funzioni di massaggio che allietano – e non di poco – la permanenza a bordo nel corso dei lunghi trasferimenti. Ed in particolar modo chi sta seduto dietro può lasciarsi viziare da poggiatesta più comodi che mai e da tantissimo spazio a disposizione: spazio che non manca anche per piccoli oggetti e bagagli, che trovano davvero ampio posto per essere riposti. E il tutto senza mai trascurare, ovviamente, anche l’attenzione riservata ai device mobili, che possono disporre di prese USB e di ricarica wireless. Il motore è silenzioso da dentro, elastico, “pastoso” e pieno di sostanza. Risponde molto bene a ogni richiamo del gas e la trasmissione automatica funziona con la precisione della lama di un bisturi, effettuando cambiate con logiche impeccabili. È dai 4.000 giri/min circa che l’8 cilindri inglese esprime il meglio della propria sostanza, trasmettendo al pilota una sensazione di corposità che mai si trasforma in brutale veemenza.
L’allungo del V8 britannico infatti non travolge e non spaventa, ma mette a disposizione del driver tutta la coppia e tutta la potenza necessaria per effettuare un sorpasso e per godersi anche un po’ di brio tanto sul dritto quanto tra le curve quando la situazione lo richiede. Sì, perché Flying Spur è anche una vettura incredibilmente agile nei tratti guidati. Il suo peso e la sua lunghezza scompaiono totalmente una volta alla guida. Solo un pochettino di inevitabile precessione giroscopica sulle ruote ci ricorda che ci troviamo a bordo di un’auto che ha un certo peso, ma è una sensazione che dura pochi millesimi di secondo e che non influisce minimamente sul piacere di guida di un’auto incredibilmente stabile, sorprendentemente bilanciata e inaspettatamente agile nei cambi di direzione. Una magia ingegneristica che restituisce i frutti di un lavoro di progettazione e sviluppo meticoloso e certosino e che vi porta a dimenticarvi della rappresentanza per innamorarvi della sua guida. Ed un impianto frenante tanto potente quanto modulabile contribuisce a farvi immergere in questa magia. I driving mode non fanno percepire un radicale cambio d’animo come su altre vetture, ma concorrono nel gustarsi l’esperienza di bordo e di guida allo scopo di mantenere il comportamento della vettura sempre quanto più bilanciato ed equilibrato possibile, mettendo così, a loro volta, il comfort degli occupanti sempre al primo posto nel corso di ogni trasferimento, lungo o breve che sia. Un fine a cui concorrono anche delle sospensioni che copiano ogni imperfezione del manto stradale e che permettono, a chi siede in abitacolo, di sentirsi quasi più all’interno di un salotto di casa che in un environment automobilistico.
CONCLUSIONI: PERFETTA PER L’UOMO D’AFFARI CHE AMA ANCHE GUIDARE
Che viaggiate per affari con autista, o che siate voi alla guida per il piacere di farlo con una vettura con cui sentirvi sempre a vostro agio in un’occasione mondana ed elegante insomma, Bentley Flying Spur V8 Azure è la compagna perfetta per voi. Vi coccola a bordo e vi permette di scendere freschi, riposati e rilassati anche da lunghi trasferimenti lavorativi (come nel nostro caso) e facendovi sempre apparire distinti, discreti e signorili. Nonché consentendovi di avere parecchi bagagli al seguito con voi. Il che, non guasta mai. E quando siete protagonisti alla guida avete tutto quel che serve (e anche di più) per gustarvi l’esperienza nel ruolo di driver, grazie ad un mix di agile dinamica, di comfort di bordo e di sostanza motore. E non è finita qui. Perché ora potrete vivere in prima persona le emozioni che abbiamo vissuto noi. Questa luxury-experience sarà infatti prossimamente acquistabile. Volete saperne di più e restare aggiornati? Scriveteci a: info@dolcevitagt.com per diventare voi i protagonisti di una grande, imperdibile e indimenticabile esperienza!
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A: | SPECIAL THANKS TO:
BENTLEY MOTORS; KAVALLOTTA GOLF ACADEMY; CELLAGRANDE; I GO TRAVEL