Ferrari Roma [Prova]: al Cannes Yachting Festival 2024 con lo stile (e la forza) dei 620 CV del Cavallino
Distinta, raffinata ed elegante. Ed al contempo sportiva, pregna di carattere e con un heritage racing senza paragoni al Mondo. È la Ferrari Roma, Gran Turismo 2+ a motore V8 anteriore che omaggia le grandi GT di Maranello degli anni ’50 rielaborandone stile ed animo in chiave moderna e con la quale abbiamo percorso circa un migliaio di km, tra andata e ritorno, alla volta di uno degli eventi più glamour del jet set europeo. Ecco come è andata la nostra esperienza. Allacciate le cinture e buona lettura, nonché buona visione!
IL CONTESTO: DAL PIEMONTE A CANNES [E RITORNO] ALL’INSEGNA DI ELEGANZA E COMFORT
Piemonte – Circa un migliaio di km da mettere sotto le ruote dinnanzi a noi. E nel mirino la Costa Azzurra, la Croisette e le atmosfere da jet set internazionale proprie di un evento di carattere estremamente mondano come quello a cui stiamo andando a prendere parte. E lei. Con cui vivere tutto questo. Una delle compagne di viaggio migliori che si possano richiedere. In uno stupendo e raffinato “abito” color Blu Corsa. Stiamo parlando della Ferrari Roma. Elegantissima berlinetta a motore anteriore (e con proporzioni tipicamente da fastback) della Casa di Maranello e che amalgama alla perfezione, in un solo corpo, signorilità e spirito sportivo. Questo tanto grazie a delle linee equilibrate e bilanciate che mirano a rendere omaggio alle grandi GT Ferrari degli anni ’50 (quelle che hanno vissuto appieno l’epoca della rinomata Dolce Vita italiana per intenderci), quanto ad un possente V8 coniugato a tutto il know-how corsaiolo intrinseco in ogni vettura del Cavallino Rampante. Il risultato è una vettura che gli stessi designer di Maranello definiscono “una sportiva in abito da sera”. Sì, perché questa Gran Turismo modenese è esattamente così: una vettura capace sia di quelle grandi performance che chiunque si attenderebbe da un’auto del costruttore modenese (in grado quindi di regalare grandi soddisfazioni alla guida tra le curve dei passi di montagna o di un lungolago, nonché di restituire ottimi riscontri cronometrici tra i cordoli) che di ben figurare ad una serata di gala, a cui presentarsi con un distinto abito da sera, o di accompagnare i suoi proprietari in un weekend di relax al mare in due, permettendo inoltre agli stessi di affrontare in totale comodità gli impegni d’affari della vita quotidiana.
Una vettura (che vi abbiamo già fatto conoscere nella sua variante Spider e di cui potete trovare il nostro luxury-experience-test completo QUI) con la quale siamo andati a vivere in prima persona le signorili emozioni che questa è in grado di regalare lungo la French-Riviera ed in occasione di uno degli eventi più mondani che il Continente europeo propone, ovvero il Cannes Yachting Festival 2024. Una cornice dal sapore estremamente glamour e che ben sposa quello spirito da ‘nuova Dolce Vita’ che accompagna Ferrari Roma sin dal suo debutto e in cui mettere alla prova le doti da grand-tourer della berlinetta a V8 anteriore di Maranello.
DATI TECNICI: CUORE BITURBO DA 620 CV E TANTA TECNOLOGIA
Ma da dove partire a descrivere una Ferrari – per quanto elegante come questa possa essere – se non dalla sua tecnica? Al di sotto del lungo e pronunciato cofano di Roma troviamo la quint’essenza della sua anima: un 8 cilindri biturbo con V di 90° da 3.855 cc e con misure di alesaggio e corsa pari a 86,5 x 82 mm capace di 620 CV di potenza a 5.750-7.500 giri/min e di 760 Nm di coppia tra 3.000 e 5.750 giri/min, al cui fianco lavora un cambio F1 doppia frizione a 8 rapporti con olio a bassa viscosità e carter secco e che trasmette tali valori sulle sole ruote posteriori, permettendo così alla Gran Turismo del Cavallino di ‘bruciare’ lo 0-100 in 3,4 secondi; lo 0-200 in 9,3 secondi e di oltrepassare 320 km/h di velocità massima. Forte inoltre di 1.472 kg di peso a secco (1.570 kg in ordine di marcia), Ferrari Roma vanta un rapporto peso-potenza pari a 2,37 kg per CV. Lunga 4.656 mm, larga 1.974 mm, alta 1.301 mm e con 2.670 mm di passo, Ferrari Roma mette in mostra delle fiancate (la cui proporzione tipicamente da fastback diviene evidente proprio in questa vista, mostrando un abitacolo demarcatamente arretrato, quasi a ‘flottare’ sulle ruote posteriori) lungo le quali è possibile osservare dei cerchi da 20” gommati 245/35 all’anteriore e 285/35 al posteriore ed alle cui spalle si lascia osservare un impianto frenante con dischi da 390 x 34 mm davanti e da 360 x 32 mm dietro. Il V8 twin turbo dispone qui di svariate migliorie, quali i nuovi profili dell’albero a camme; un sensore di velocità che misura la rotazione della turbina e il Gasoline Particulate Filter. Il cambio doppia frizione a 8 rapporti a bagno d’olio è 6 kg più leggero della precedente trasmissione a 7 marce e deriva da quello utilizzato su SF90 Stradale. Ma qua con rapportatura più lunga e con retromarcia meccanica. Come sugli altri modelli turbo della gamma Ferrari, anche Roma è priva di turbo lag, un risultato ottenuto grazie a soluzioni come: albero piatto; tecnologia twin scroll e collettore di scarico monoblocco con condotti di egual misura. A quanto elencato Ferrari Roma aggiunge anche la tecnologia Variable Boost Management, un software di controllo che varia la coppia erogata in funzione della marcia utilizzata. L’aerodinamica è fine e ricercata e mira a combinare eleganza e performance in una perfetta alchimia nella quale l’una non preclude l’altra: la calandra perfettamente integrata nella carrozzeria è il frutto di un attento sviluppo al CFD, mentre – allo scopo di preservare la purezza delle forme – il lunotto integra perfettamente un’ala posteriore mobile che si muove automaticamente su tre diverse posizioni, a seconda delle necessità: Low Drag, Medium Downforce e High Downforce. Il tutto per garantire ben 95 kg di carico verticale in più, a 250 km/h, rispetto alla Portofino. In caso di frenata particolarmente intensa o di handling alto-prestazionale, il profilo alare si posiziona in configurazione High Downforce. La caratterizzazione estetica viene sublimata da dei gruppi ottici anteriori full-LED – pensati per richiamare quelli adottati sulle serie speciali SP Monza – che sono attraversati da una barra luminosa orizzontale e che li separa su due piani, presentando inoltre un andamento dinamico e “sfuggente”. Opzionali i Matrix LED attivi presenti sull’esemplare da noi provato. I LED di coda sono minimalistici e ripartiti due a due, facendo così il paio alle uscite di scarico, che trovano spazio ai lati di un estrattore contenuto al massimo per preservare la purezza delle forme dell’auto e che suggella un fondo-vettura a sua volta pensato per incrementare la prestazione aerodinamica.
La bilanciata eleganza dell’esterno, viene sposata da un ambiente interno estremamente innovativo che si sviluppa sul concetto di Dual Cockpit mutuato da altri modelli della gamma Ferrari, ma che qua estende questo leitmotiv all’intero abitacolo anziché alla sola plancia. A calamitare l’attenzione sono, soprattutto, un volante estremamente innovativo e ricco di funzionalità touch-screen e un gruppo comandi che richiama il cambio a cancelletto dei leggendari manuali Ferrari. Il tutto abbinato a rivestimenti in pelle pieno fiore Frau, a superfici in Alcantara e ad elementi in alluminio cromato e in fibra di carbonio, nonché ad un HMI sviluppato intorno alla filosofia “occhi sulla strada, mani sul volante” che consente di mantenersi concentrati alla guida senza praticamente mai allontanare le mani dalla sacra posizione delle 9:15 e che, una volta fatta l’abitudine, diviene molto intuitivo da utilizzare. L’interfaccia uomo-macchina si relaziona al driver tramite una strumentazione digitale HD da 16” ampiamente configurabile dal guidatore tramite il già menzionato touch-screen al volante che consente di navigare tra le funzioni e di disporre la visualizzazione delle informazioni a seconda delle proprie preferenze. Il famoso Manettino – che viene corrisposto da una visualizzazione digitale dedicata – consente di scegliere tra 5 diverse modalità di guida: Wet, Comfort, Sport, ESC Off e – per la prima volta su una GT stradale Ferrari – Race. A quanto mostrato dal quadro strumenti, si aggiungono le funzionalità illustrate dal display centrale da 8,4”, posizionato al centro della plancia e in maniera quasi “flottante” rispetto ad essa, e che consente di agire sui controlli del clima e sull’impostazione del sistema di navigazione. Opzionale il display dedicato al passeggero e da 8,8” per coinvolgere maggiormente lo stesso nell’esperienza di guida. Gli occupanti delle file anteriori vengono accolti in una seduta comoda e confortevole e che non stanca anche su lunghe tratte come quelle da noi percorse. La triangolazione di guida è praticamente perfetta e tramite le infinite regolazioni proposte da sedile e volante può essere facilmente adattata alla fisionomia di ogni driver. La panchetta posteriore accoglie con comodità un paio di bambini, oppure può divenire un’estensione del bagagliaio, quest’ultimo in grado di accogliere 272 litri di carico (345 litri la capacità di carico totale). Tanto anche lo spazio riservato ai piccoli oggetti nel cockpit. Insomma: c’è tutto quel che serve per affrontare comodamente una gita fuoriporta in due. Ciliegina sulla torta l’elettronica preposta alla gestione della dinamica veicolo. Su Ferrari Roma troviamo il Side Slip Control 6.0, che coordina gli interventi dei sistemi di rollio tramite uno specifico algoritmo e che include i sistemi: E-Diff; F1-Trax; SCM-E Frs e Ferrari Dynamic Enhancer, quest’ultimo attivo nella sola posizione Race del Manettino e pensato per controllare la dinamica laterale tramite attuazione di una pressione idraulica coerente con la situazione dinamica all’impianto frenante di ciascuna ruota, affiancandosi così al tradizionale ESC. Opzionali – e ben funzionanti – i sistemi ADAS, ovvero: Cruise Control adattivo; Autonomus Emergency Braking; Lane Departure Warning con Traffic Sign Recognition; Blind Spot Detection con Rear Cross Traffic Alert e Sorround View Camera, tutti presenti sull’esemplare da noi provato e estremamente precisi e rigorosi nel loro funzionamento.
BREVI IMPRESSIONI DI GUIDA: SPORTIVA IN ABITO DA SERA
Le emozioni in abitacolo iniziano fin dalla prima pressione sul pulsante start digitale. Da quando il maestoso 8 cilindri di Maranello prende vita annunciando la sua esistenza con un ruggito graffiante e profondo nell’aria. La sonorità di accensione è roca e cupa e contribuisce in maniera sensibile ad esaltare l’esperienza di guida, senza però divenire mai esageratamente invadente allo scopo di preservare il comfort (anche acustico) di bordo. Ricordiamo infatti che – sebbene l’animo sportivo non manchi mai di palesarsi non appena richiesto – stiamo pur sempre parlando di una vettura che nasce allo scopo di regalare ai suoi clienti anche un grande senso di benessere e di rilassatezza in abitacolo. Il tutto in piena chiave Ferrari, ovviamente. Così come in piena chiave Ferrari sono l’ergonomia, le prestazioni e il comportamento dinamico. -L’ergonomia, perché una volta a bordo, anche da bendati, sarebbe evidente il fatto di essere a bordo di una GT di Maranello: tutto è dove dovrebbe essere (evidente in questo aspetto l’impareggiabile retaggio di sviluppo sportivo del Cavallino e che non ha eguali sul Pianeta); perfettamente a portata di mano e finalizzato ad evitare qualsiasi tipo di distrazione per consentire al driver di concentrarsi pienamente sulla guida (ricordiamo infatti che Roma è stata sviluppata seguendo il mantra di “occhi sulla strada, mani sul volante”, finalizzato a massimizzare l’attenzione su quanto davvero necessario una volta in movimento, al punto che per ottenere tale risultato, tra le altre cose, gli sviluppatori di Maranello hanno studiato – avvalendosi delle migliori tecnologie attualmente disponibili, sia al simulatore che in pista – in maniera precisa il tasso di distrazione visiva alla guida allo scopo di ridurre lo stesso in maniera sensibile, evitando così che lo sguardo possa finire a ricercare comandi in abitacolo, rendendo la maggior parte degli stessi invece immediatamente disponibili sulle 9:15 allo scopo di non far staccare quindi le mani del pilota dallo sterzo e non portare gli occhi del driver in punti che non siano la strada).
-Le prestazioni, perché quelle non possono mancare sua una Ferrari che si rispetti. E qua, credeteci, sono mozzafiato. L’8 cilindri modenese è un trionfo di sostanza: ricco, pieno e travolgente, ed al contempo elastico, pastoso e fluido. Non ha mai vuoti di erogazione, né la benché minima ombra di turbo-lag. Chiunque non ne conoscesse la tecnica, potrebbe tranquillamente pensare di essere ai comandi di un aspirato naturale per la sua immediatezza di risposta al comando del gas. Basta che il pilota pensi di far qualcosa ed immediatamente accade in maniera fulminea. E travolgendo i sensi del driver, perché la schiena del plurifrazionato italiano è davvero sensibile. E quando il pilota lo richiede, anche da pelle d’oca. Sì, perché basta oltrepassare i 4.500 giri/min (e magari portare il Manettino sulle impostazioni più sportive) per sentirsi teletrasportati nell’iperspazio come ai comandi dell’Enterprise in curvatura. L’allungo del motore italiano sembra infinito: è possente, sostanzioso e inesorabile e va a disegnare sul volto del pilota un gran sorriso ad ogni richiamo del gas. E questo già anche dalla modalità Comfort, divenendo però ancor più pronto e reattivo nelle posizioni Sport e Race del Manettino, mentre in caso di pioggia o di fondo a scarsa aderenza la modalità WET garantisce controllo e sicurezza. ESC-Off disinibisce in maniera demarcata l’intervento dei controlli, ma ci sentiamo di consigliarvene l’uso solamente tra i cordoli e con alle spalle un buon corso di guida sportiva. -Il comportamento dinamico, perché Ferrari Roma tra le curve si muove con la precisione chirurgica di un bisturi. Le traiettorie impostate dalla mente del pilota vengono perfettamente copiate dall’auto come disegnate a matita. A prescindere dalla modalità di guida selezionata infatti, Ferrari Roma stupisce per il suo bilanciamento e per il suo equilibrio. Fruibile nell’uso quotidiano e pronta a scattare all’attacco quando la situazione lo richiede. L’assetto, come dicevamo, è globalmente estremamente preciso e può essere ulteriormente migliorato grazie alla modalità sport delle sospensioni per avere maggior rigidità e quindi ancor più precisione di percorrenza. Ma nell’impostazione “standard” consente di affrontare agevolmente i dossi e le asperità stradali che si incontrano nella guida di tutti i giorni. Il cambio è estremamente rapido e a sua volta incredibilmente chirurgico e lavora egregiamente sia quando lasciato in funzione automatica che quando richiamato in azione dai paddles. Ciliegina sulla torta la frenata, che si dimostra essere molto modulabile e, quando la situazione lo richiede, anche estremamente potente e con un mordente esagerato. Dulcis in fundo, in fase di manovra da fermo, telecamere, proiezioni video e sensori assistono alla perfezione il driver.
CONCLUSIONI: PERFETTA PER CHI CERCA SPORTIVITÀ ED ELEGANZA
Ferrari Roma si rivolge ad un pubblico raffinato, signorile, elegante. Che ama macinare km per godersi i piaceri della vita ma che non vuole rinunciare per nessun motivo anche alla sua indole più sportiva e che in un’auto pone tra le sue massime priorità anche il fattore “fun to drive”. La GT di Maranello sorride infatti tanto a coloro che desiderano presenziare ad una serata di gala alla prima de “La Scala”, quanto a quelli che amano prendere parte ad una sessione di prove libere al Mugello. Meglio ancora se queste due anime coesistono in un bilanciato equilibrio nella stessa persona. Insomma, che vogliate presentarvi in grande stile la sera al ristorante, o percorrere un bel lungomare in relax nel weekend, o togliervi grandi soddisfazioni alla guida su tortuose strade di montagna (o, perché no?, anche tra i cordoli) nella berlinetta italiana troverete tutto quel che fa per voi! Anche Ferrari Roma– come il resto della gamma del costruttore di Maranello – viene proposta con un programma che copre i tutti gli interventi di manutenzione ordinaria per i primi 7 anni di vita della vettura. Come di consueto, vi rimandiamo al video in apertura per scoprire tutti i dettagli. Inoltre, se volete vivere in prima persona le emozioni da noi provate, potete contattarci all’indirizzo: mdldolcevita@gmail.com per acquistare i nostri pacchetti esperienziali che ripercorrono le orme dei nostri luxury-experience-test!
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KAVALLOTTA; DAVIDE VIOLANTE; ALESSANDRO GUSTINELLI; IVAN IPPOLITO
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