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Ferrari Roma Spider [Prova]: alla scoperta del territorio modenese con 620 CV da godersi col vento tra i capelli

Elegante, signorile e pensata per far rivivere emozioni da Dolce Vita italiana in chiave moderna. È la Ferrari Roma Spider, con la quale abbiamo trascorso una giornata alla scoperta di meravigliosi scenari modenesi. Ecco come è andata la nostra esperienza. Allacciate le cinture e buona lettura, nonché buona visione!

IL CONTESTO: DA MARANELLO A CASTELVETRO PER UNA GIORNATA DI PURA EMOZIONE

MaranelloUn’emozione che rimane indelebile nella vita. Lo è ogni volta che andiamo a ritirare una Rossa al numero 4 di via Abetone Inferiore, ovviamente a Maranello. Un’emozione forte, intensa e che avevamo già provato nel 2019 andando a prendere in consegna la GTC4 Lusso T [di cui potete scoprire il nostro luxury-experience-test completo QUI]. E che, come immaginavamo, non si è attenuata col tempo. Anzi. Ogni volta, varcare quel ingresso, quella soglia, trasmette una sensazione che poche altre esperienze nella vita riescono a trasmettere. Sarà il fatto di essere italiani, sarà il fatto che attraverso questi spazi e queste mura si respira la storia (da qua sono passati Enzo Ferrari in prima persona, Gilles Villeneuve, Niki Lauda, Michael Schumacher, attori, politici, sportivi, musicisti e VIP di ogni genere e sorta), o sarà semplicemente il fatto che Ferrari è Ferrari. Non sappiamo dirvelo di preciso. Forse, semplicemente, diceva il vero il Drake quando dichiarava che “non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”. Fatto sta che anche questa volta, mentre siamo nella sala d’aspetto – con intorno a noi cimeli di ogni tipo, video emozionali e nientemeno che una monoposto da F1 appesa alla parete – ad attendere la Responsabile Stampa della Casa di Maranello che verrà, come da rito, a consegnarci le chiavi della vettura e a spiegarci la macchina, nel nostro cuore, nel nostro animo, accade qualcosa di straordinario, di forte, di intenso. Come quando a Rivolto, presi i pass, varchiamo il cancello per entrare in base dalle Frecce Tricolori, anche qui, ci sentiamo felici, fieri, carichi di energia positiva. Forse, semplicemente, la Ferrari, come la Pattuglia Acrobatica Nazionale, è un qualcosa che ci rende orgogliosi di essere italiani. Che ci unisce, che ci restituisce un senso di appartenenza a qualcosa di più grande. E forse quel qualcosa di più grande è proprio il nostro meraviglioso Tricolore.

E la vediamo dal vetro. Lì. Ad attenderci. All’ingresso dello stabilimento storico. Sotto la scritta che – a caratteri cubitali – riporta in giallo su fondo rosso (come da tradizione modenese) il nome dell’azienda. Rossa, di un rosso intenso, con i cerchi argento a cinque razze sdoppiate. Bellissima. A tal punto da far immediatamente ricredere (nel giro di un millisecondo) chi vi scrive della sua convinzione che – proprio per la sua intrinseca eleganza – questo modello fosse uno dei pochi del Cavallino Rampante a meritare forse più altri cromatismi nella tavolozza dei colori. Come mi sbagliavo. Lei è la Ferrari Roma Spider, ovvero la più fresca novità – se si tolgono le one-off come la SP-8, o le serie estremamente limitate come la SF90 XX, o le vetture per le corse clienti come la 499P Modificata o la 296 Challenge – all’interno del listino della Casa di Maranello. Una cabriolet raffinata, elegante, distinta e al contempo pregna di quello spirito sportivo intrinseco in ogni vettura del costruttore modenese. Forse il modello attualmente in produzione, tra quelli proposti dal Cavallino Rampante, che meglio coniuga queste caratteristiche. E con la quale siamo andati a trascorrere una giornata a perderci tra i colori intensi e autunnali delle strade collinari modenesi. Chiave in abitacolo e pressione sul touch-screen “start” integrato nel volante ed il poderoso V8 italiano prende vita con un ruggito d’accensione a freddo che ci penetra fin nelle ossa e che da solo vale il prezzo d’acquisto di questa fantastica Rossa. La direzione? Castelvetro Modenese e più precisamente gli spazi e di “Acetaia La Vedetta”, una splendida location che domina il meraviglioso scenario in cui è immersa dall’alto e gentilmente segnalataci da Made In Modena Travel, e presso la quale andremo a conoscere nel dettaglio e da vicino ogni particolare della super-cabriolet italiana.

DATI TECNICI: V8 DA 620 CV E TECNOLOGIA DA JET-FIGHTER

Come ogni Ferrari che si rispetti, anche Roma Spider trova – prima che in ogni altro aspetto (e sono molti) – la quintessenza della sua anima nel motore. Sotto al maestoso cofano e collocato in posizione anteriore trova posto il pluri-premiato V8 biturbo da 3.855 cc: un powertrain capace di 620 CV di potenza tra 5.750 e 7.500 giri/min e 760 Nm di coppia tra 3.000 e 5.750 giri/min, di cui l’80% di quest’ultimo valore già disponibile a 1.900 giri/min. Tali valori valgono alla cabrio del Cavallino nientemeno che 161 cv/l di potenza specifica a fronte di 1.556 kg di peso a secco, nonché uno 0-100 in 3,4 secondi, uno 0-200 in 9,7 secondi e oltre 320 km/h di velocità massima. Coppia e potenza vengono scaricate sulle ruote posteriori tramite un cambio F1 doppia frizione a bagno d’olio a 8 rapporti di derivazione SF90 Stradale e con rapportatura dedicata. La dotazione tecnica mette inoltre sul piatto una nuova pompa dell’olio per ridurre del 70% il time-to-pressure in caso di partenza a freddo (e che permette inoltre di incrementare la portata ai medi regimi); la tecnologia twin-scroll per ridurre l’interferenza delle onde di scarico fra i cilindri; un albero piatto per contenere le masse (e garantire una migliore fluidodinamica); di turbine compatte, meno soggette alle forze inerziali e collettori di scarico con condotti di egual misura per ridurre le perdite di carico; nonché il Variable Boost Management, un software che varia la coppia erogata in funzione della marcia utilizzata. Il tutto per garantire una risposta pressoché immediata del motore al comando del gas ed annullare quindi l’effetto turbo-lag, oltre che per massimizzare l’efficienza e ridurre quindi i consumi. Le fiancate mettono in mostra dei cerchi da 20” gommati 245/35 davanti e 285/35 dietro e alle cui spalle lavorano dischi da 390 x 34 mm all’anteriore e da 360 x 32 mm al posteriore. Gruppi ottici minimalistici e una presa d’aria anteriore integrata nella carrozzeria completano la caratterizzazione estetica di una vettura che vede la sua più grande novità nell’introduzione del tetto mobile e che segna il ritorno del soft-top su una cabriolet del Cavallino dopo circa 20 anni di assenza nel listino della Casa di Maranello. Tale componente è attivabile da un pulsante in plancia (che necessita però di essere mantenuto premuto per aprire e chiudere la capote sino al completamento dell’operazione) e sfrutta un lunotto con geometrie riprogettate e che viene richiuso con il tetto in tessuto (a 5 strati e con membrana insonorizzante e pensato per minimizzare l’effetto ballooning tipico delle spider con soft-top) nel tonneau cover nella configurazione a tetto aperto. Caratterizzato da una trama molto ricercata e con cuciture a contrasto, il soft-top si retrae in 13,5 secondi di tempo ed in movimento fino ad una velocità di 60 km/h.

Il nuovo tetto – che amplifica quel concetto di “nuova Dolce Vita” che accompagna la vettura sin dal debutto della Roma coupé – ha richiesto ai tecnici Ferrari di riprogettare sensibilmente questa vettura per garantire elevati standard di comfort a bordo, tanto in termini di aerodinamica, quanto in quelli di rumorosità in abitacolo. Un aspetto a cui giunge in aiuto un wind-deflector che può essere aperto fino a 170 km/h: lo schienale delle file posteriori, tramite pressione di un pulsante in abitacolo, può essere infatti alzato per ridurre la turbolenza alle spalle di pilota e passeggero e funziona solo se i posti dietro sono vuoti (che deve però essere richiuso a mano). A onor del vero però, almeno: a velocità non sensibilmente elevate, la bontà di progettazione della vettura è tale da non farne sentire al pilota il bisogno. Per restituire la capacità di penetrazione aerodinamica e la deportanza della coupé, la linea del tetto e la sua curvatura sulla sezione maestra sono state oggetto di approfondite analisi numeriche. Le modifiche alla carrozzeria hanno richiesto significative variazioni alla geometria dello spoiler mobile, il cui disegno è in sintonia con lo stile della vettura e con la nuova linea del tetto. In maniera analoga a quanto avviene sulla coupé, ma con calibrazioni specifiche e in maniera automatica su 3 diverse posizioni (Low Drag; Medium Downforce e High Downforce). Notevole anche la capacità del bagagliaio, che vanta 225 litri a tetto chiuso. Un valore ai vertici di categoria in questo segmento. La sezione posteriore presenta soluzioni ispirate a quelle adottate su Portofino M. Il brancardo è invece stato sviluppato specificatamente per questo modello, così come alcuni elementi atti all’installazione del soft top e l’anello del parabrezza. La scocca mantiene immutati gli elementi fondamentali del design della Roma coupé, con modifiche che si concentrano principalmente al posteriore e volte ad armonizzare le linee della vettura con tetto aperto. Il peso aumenta di soli 84 kg; il che porta il rapporto peso/potenza a 2,5 kg/cv, ai vertici della categoria spider 2+. Pilota e occupanti vengono accolti in un abitacolo estremamente raffinato, tecnologico e chiaramente lussuoso. Tutto è incredibilmente curato, nonché al contempo minimalistico e ricercato e sviluppato evolvendo il concetto di dual cockpit in cui due moduli avvolgono pilota e passeggero, integrando con loro anche le sedute posteriori in una struttura quasi simmetrica. L’abitacolo mette inoltre in mostra un quadro strumenti full-digital ampiamente configurabile, ed un display centrale da 8,4” e che raccoglie le funzioni legate all’intrattenimento e ai comandi del clima. Opzionale il display del passeggero, che permette al pilota di condividere con quest’ultimo le informazioni di guida. Il gruppo comandi del cambio richiama il cancelletto dei manuali Ferrari. Veramente superlativo lo sterzo, che integra al suo interno tutti i comandi, di cui gran parte a sfioramento. Il Manettino, che premuto irrigidisce le sospensioni, consente di scegliere tra 5 modalità di guida: Wet, Comfort, Sport, Race ed ESC Off. La Ferrari Roma Spider sfrutta inoltre un software di controllo Side Slip Control (SSC), il quale adotta un algoritmo di stima dell’angolo di assetto del veicolo in tempo reale che permette di coordinare e azionare i sistemi di controllo dinamico in modo rapido, puntuale e preciso. Il sistema SSC, qui nella sua versione 6.0, integra tutti gli altri sistemi di dinamica del veicolo, tra cui spicca il Ferrari Dynamic Enhancer (FDE), attivo nella posizione ‘Race’ del Manettino. L’FDE permette il controllo della dinamica laterale attraverso l’attuazione di una pressione idraulica puntuale sulle quattro ruote e coerente con la situazione di guida al sistema frenante, allo scopo di rendere più prevedibile il movimento del veicolo in percorrenza e uscita curva. Tale sistema si affianca al tradizionale Electronic Stability Control.

BREVI IMPRESSIONI DI GUIDA: IL V8 ITALIANO È UN TRIONFO DI EMOZIONI

Il pulsante start a sfioramento dà vita al crescendo emozionale che segue l’accensione del V8 di Maranello. Il timbro vocale roco e cupo esalta un’esperienza di guida e sensoriale unica nel suo genere e che inizia da una seduta praticamente perfetta per comodità e triangolazione e sublimata da uno sterzo impeccabile per diametro e spessore e che massimizza la filosofia Ferrari “occhi sulla strada, mani sul volante”. Tutto è precisamente dove dovrebbe essere: immediatamente raggiungibile dalla sacra posizione delle 9:15. Ma è, ovviamente, una volta in movimento che le emozioni divengono ancor più viscerali e profonde. L’insonorizzazione in abitacolo è più che ottima per un soft-top, ed anche nella guida a tetto aperto il comfort a bordo è totale. La colonna sonora dell’unità italiana non manca mai di far sentire la propria presenza esattamente come dovrebbe essere su una Ferrari e sublima un motore pieno, elastico e incredibilmente pastoso nonché dotato di una schiena esagerata. Grazie al ricorso alle tecnologie sopra elencate, non fa avvertire un minimo di effetto turbo-lag e risponde in maniera immediata ai richiami del gas, dimostrandosi estremamente dolce e lineare ad andatura tranquilla, quanto veemente e brutale quando il pilota decide di fare sul serio (magari spostando anche il Manettino verso le impostazioni più sportive: a partire dalla posizione Sport la vettura ci ricorda immediatamente da che parte sta la trazione e inizia a richiedere al suo driver tutte le skills che ci si aspetterebbe che una Ferrari domandasse al proprio guidatore). L’allungo dell’otto cilindri di Maranello è qualcosa di sensazionale: sembra infinito da tanta è la sostanza messa a disposizione, al punto da farci quasi pensare che i 620 CV indicati siano un valore arrotondato per difetto. Dai 5/6.000 giri/min (e soprattutto nelle modalità Sport e Race) la super-cabriolet del Cavallino trasporta il suo pilota in una dimensione fatta di emozioni forti, pure e viscerali che attraversano la pelle e il sangue per arrivare sino alle ossa. Quando si affonda con decisione il piede sul pedale del gas ci si sente quasi come il Capitano Kirk al comando dell’Enterprise a velocità di curvatura. Le percorrenze in curva sono sensazionali ed estasianti ed accompagnate da inserimenti millimetrici e da cambi di direzione tempestivi, nonché da piacevoli scodate quando il ritmo diviene sostenuto. A concorrere nel generare grande appagamento e coinvolgimento alla guida sono anche un cambio a doppia frizione fulmineo e chirurgico da tanto è veloce e preciso ed un assetto che non solo permette alla vettura di ricalcare alla perfezione le traiettorie impostate dalla mente del pilota (anche senza impostare un setting più rigido delle sospensioni), ma che si dimostra anche tollerante nei confronti degli asfalti e delle condizioni stradali che si incontrano nella quotidianità ed anche la frenata è tanto modulabile quanto potente per rispondere in maniera tempestiva a tutte le esigenze e al variare di tutti i ritmi di guida. La guida col vento tra i capelli amplifica ulteriormente queste sensazioni: da una parte perché consente di godere ancor più della sonorità di scarico e da un’altra perché regala quella sensazione da Dolce Vita italiana che solo il piacere di un top down sa regalare facendo filtrare in abitacolo luce e aria e portando il piacere del calore del sole sulla pelle.

CONCLUSIONI: SIGNORILE ED ELEGANTE IN OGNI CONTESTO

Insomma: se la vostra idea è quella di avere in garage una vettura dal carattere estremamente emozionale, con cui apparire sempre signorili in ogni contesto, magari mentre state andando in smoking ad un vernissage serale – e nel tragitto casa-evento vi volete concedere anche emozioni più proprie da tuta SPARCO e da casco integrale dimenticando per un attimo, tra una curva e l’altra, anche le “buone maniere” – allora Ferrari Roma Spider è esattamente l’auto che fa per voi. Elegante come poche altre e pregna dello spirito sportivo che ci si aspetterebbe da una vettura con quella tradizione racing che solo il Cavallino Rampante ha. Oltre che perfetta per godersi il piacere di una gita romantica, magari in dolce compagnia, guidando lungo scenari come quelli della Costiera Amalfitana, sulle strade della Sardegna o nei tratti guidati di un lungolago e con cui gustare appieno dei piaceri che queste offrono nei periodi primaverili ed estivi con la brezza tra i capelli nel corso di un break di fine settimana. Ferrari Roma Spider – come il resto della gamma del costruttore di Maranello – viene proposta con un programma che copre i tutti gli interventi di manutenzione ordinaria per i primi 7 anni di vita della vettura: un servizio che viene riservato anche a chi acquista una Ferrari non di prima immatricolazione. Come di consueto, vi rimandiamo al video in apertura per scoprire tutti i dettagli. Inoltre, se volete vivere in prima persona le emozioni da noi provate, potete contattarci all’indirizzo: mdldolcevita@gmail.com per acquistare i nostri pacchetti esperienziali che ripercorrono le orme dei nostri luxury-experience-test!

UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A: | SPECIAL THANKS TO:

FERRARI; MADE IN MODENA TRAVEL; ACETAIA LA VEDETTA; OROLOGI MONTURVE; FIRENET LTD SrL; CCIS SrL; FONDAZIONE MARCO SIMONCELLI; THE SECRET GATE; S&M ABBIGLIAMENTO

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