logo
Top

Nauta Design Nilaya: 47 metri per attraversare l’Atlantico a vela

Lunga 47 metri e con 10 metri di baglio, Nauta Design Nilaya è un’imbarcazione a vela dal carattere lussuoso e sportivo che ha recentemente completato la sua prima traversata atlantica

Lungo 47 metri e con 10 metri di baglio, oltre che in grado di accogliere a bordo 10 ospiti + 8 membri di equipaggio e con una struttura in alluminio e fibra di carbonio, il Nauta Design Nilaya è un’imbarcazione che si propone di combinare comfort interno e performance veliche e che ha recentemente completato con successo la sua prima traversata transatlantica. L’imbarcazione ha navigato verso Antigua, alla fine di novembre dopo una traversata atlantica di 10 giorni, rispondendo a tutte le aspettative del proprietario e con la soddisfazione del responsabile del racing team Bouwe Bekking e del Comandante Romke Loopik.

UNO STUDIO MOLTO ACCURATO PER UN’IMBARCAZIONE RAFFINATA E COMPLESSA

Il Nauta Design Nilaya presenta uno stile caratterizzato da una prua verticale, con un cavallino teso che scivola verso lo specchio di poppa. Un armo sloop in carbonio comprende l’albero Panamax e consente 17 nodi al lasco con soli 18 nodi di vento. Il punto di partenza per sviluppare questa barca a vela è stato il precedente yacht di 34 metri, sempre chiamato Nilaya, che in sanscrito significa “casa beata”. Quando decise di costruire uno yacht più grande, l’armatore era determinato a mantenere il medesimo disegno della tuga e lo spirito sportivo e, per raggiungere questo obiettivo, ha riunito gli stessi protagonisti, ovvero Nauta Design per il general concept, il design di esterni ed interni, Reichel-Pugh per l’architettura navale e Nigel Ingram di MCM come suo rappresentante. L’armatore ha lanciato a tutti una sfida complessa: più comfort a bordo per una migliore qualità della vita con livelli di rumore più bassi, il tutto senza sacrificare la velocità.

L’armatore ha scelto Reichel/Pugh Yacht Design che ha progettato e gestito uno studio di fluidodinamica computazionale (CFD, Computational Fluid Dynamics) coinvolgendo gli specialisti CFD dell’America’s Cup Mario Caponnetto e Francis Hueber, insieme a Giorgio Provinciali per l’analisi delle prestazioni con il Velocity Prediction Program (VPP). Uno studio completo del disegno dello scafo è stato volto a migliorare la tenuta e il movimento in mare e le performance sia a vela che a motore a varie velocità e angoli di sbandamento con diverse condizioni d’onda, nonché le prestazioni reali e quelle nominali ORCsy.

Reichel/Pugh ha testato 12 modelli prima di sviluppare la forma finale dello scafo. I risultati del VPP hanno indicato che con 10 nodi di vento, Nilaya avrebbe navigato di bolina con randa e fiocco a una velocità di quasi 13 nodi e a quasi 18 nodi al lasco con un angolo del vento di 90° e un vento reale di 15 nodi. All’inizio si era pensato a una costruzione leggera in fibra di carbonio, ma il team di progettazione ha concluso che i vantaggi di una struttura in alluminio sarebbero risultati prevalenti. Infatti, la lunghezza di 47 metri della barca è al limite di ciò che ha senso costruire su stampo, mentre l’alluminio è sinonimo di robustezza e silenziosità.

METODI DI SVILUPPO E RICERCA

Il cantiere olandese ha applicato a questa imbarcazione il suo nuovo metodo Featherlight, derivato dalla tecnologia dei veicoli spaziali e, insieme a Nauta e Reichel-Pugh, è riuscito a ottenere un risparmio di peso, variando lo spessore dei pannelli Alustar e la distanza delle ossature e utilizzando pannelli leggeri con all’interno un’anima di schiuma e compositi in fibra di carbonio per la tuga e il pozzetto degli ospiti. Tutto ciò ha contribuito a ridurre il dislocamento di Nilaya. Con il metodo Featherlight, Royal Huisman ha utilizzato anche la Finite Element Analysis (FEA), una metodologia di progettazione mutuata dalla tecnologia dei veicoli spaziali. Il metodo FEA è un complesso calcolo geometrico matematico utilizzato per prevedere come una parte o un intero prodotto reagirà sotto stress alle forze di carico.

SPAZI A BORDO

Si è pensato molto all’ottimizzazione delle proporzioni per favorire un paramare a protezione del pozzetto ospiti e a una murata a protezione del pozzetto di poppa, dell’area di manovra e dei passavanti laterali. Gli spazi comuni esterni sono numerosi. Il pozzetto degli ospiti è all’ombra dell’hardtop in carbonio e i lettini prendisole a poppa si trasformano in chaise longue, che possono essere regolate per adattarsi allo sbandamento dello yacht. C’è anche un tavolo da pranzo per 14 persone e due ulteriori tavolini bassi, tutti protetti. A prua il tender è riposto in un recesso in coperta e, con il tender in acqua, quest’area diventa un pozzetto con tavolo e cuscineria. All’altra estremità della barca, lo specchio di poppa largo quasi 10 metri ospita un beach club, lettini e divani. Qui una sezione incernierata della coperta a poppa si ripiega idraulicamente per rivelare una scala che scende al beach club. Questa a sua volta può essere sollevata per accedere al tender dell’equipaggio nel suo garage a poppa. Gli interni mettono in mostra il lavoro del decoratore May Vervoordt, che ha scelto di incentrare tutto sulla vita sociale a bordo: il salone è rifinito in una combinazione contemporanea di legni contrapposti e mostra tappezzeria chiara e tocchi di blu tenue e terracotta per divano e cuscini. La sala da pranzo a sinistra e il salotto a dritta offrono agli ospiti vedute a 360 gradi, mentre un lucernario permette l’ingresso di luce naturale e aria dall’alto. In un angolo c’è una zona lavoro per gli ospiti più impegnati, oltre a una cantinetta per il vino, una macchina per il caffè e una per il ghiaccio ed un frigorifero.

ARMATORE E OSPITI

Scendendo i gradini a pruavia, a dritta si trova la suite dell’armatore. Prima c’è una lounge privata o sala TV, poi una cabina armadio e infine, occupando l’intero baglio a prua, la sua cabina che, grazie al suo volume, offre lo spazio per un letto matrimoniale king-size, un divano a L, una zona ufficio e un bagno separato. A prua si trova anche una cabina VIP, alla quale si accede tramite le scale sul lato sinistro del grande trunk della chiglia che si trova al centro della barca. Due ulteriori cabine ospiti, con un letto pullman aggiuntivo, sono raggiungibili tramite la scala di poppa; tutte possono essere organizzate come doppie o matrimoniali grazie a un intelligente sistema di letti scorrevoli. La lobby della zona ospiti a poppa è dotata di cantinette per il vino verticali e un bagno. La zona dell’equipaggio occupa la sezione poppiera e dispone di una discesa dedicata dal ponte di coperta a poppa. Questo spazio è dominato dalla cucina a dritta e dal salotto per l’equipaggio a sinistra: entrambi generosi con grandi finestre sullo scafo per far entrare la luce naturale e favorire il benessere dei marinai. Il navigatore e l’ingegnere hanno scrivanie dedicate sul corridoio centrale che conduce a poppa alle quattro cabine dell’equipaggio con bagno privato.

Traduci