Aston Martin Vanquish Zagato Volante: a Pebble Beach con stile elegante e emozioni open-air
Debutta al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach 2016 l’Aston Martin Vanquish Zagato Volante, variante en plein air della vettura già vista a Villa d’Este
Dopo aver stupito il pubblico internazionale in occasione dell’edizione 2016 del Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, la Casa di Gaydon e il carrozziere milanese ritornano ad unire le forze per regalarci – in occasione del Concorso d’Eleganza di Pebble Beach (in California) – un’altra perla di rara bellezza, ovvero l’Aston Martin Vanquish Zagato Volante, variante en plein air della già elegantissima Aston Martin Vanquish Zagato Concept coupé vista appunto in maggio nel corso della manifestazione comasca.
Stilemi evoluti
Caratterizzata da linee tanto prive di fronzoli quanto sportive, l’Aston Martin Vanquish Zagato Volante presenta gli stilemi già introdotti sulla versione a tetto chiuso, distinguendosi però rispetto ad essa soprattutto per la presenza di una capote in tela il cui meccanismo di funzionamento riprende le soluzioni già impiegate da quella adottata per la “normale” Vanquish Volante.
Solo per 99 fortunati
Prodotta in tiratura limitata a soli 99 esemplari, l’Aston Martin Vanquish Zagato Volante è stata realizzata in seguito “all’elevato riscontro manifestato nei confronti della coupé”, dichiara la Casa di Gaydon, che aggiunge, tramite la voce di Marek Reichman, Aston Martin’s EVP and chief creative officer, che “proprio come sulla coupé si è puntato a creare un sapiente gioco di forme e volumi per realizzare un corpo-vettura tanto muscoloso quanto elegante”.
Un ambiente interno minimalistico e curato, caratterizzato da un mix di pellami pregiati e superfici in fibra di carbonio, completa la caratterizzazione stilistica dell’Aston Martin Vanquish Zagato Volante, che, come la variante a tetto rigido, continua ad ospitare al di sotto del cofano un V12 da 5.9 litri in grado di sviluppare 600 CV di potenza. Arriverà ai clienti a partire dall’inizio dell’anno prossimo.
