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Pagani Utopia: a tu per tu, dal vivo, con la nuova hypercar italiana

Debutta in società al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano la Pagani Utopia, nuova hypercar del brand modenese che viene accompagnata al debutto dalla mostra temporanea “Le forme dell’aria: da Leonardo a Pagani Utopia”. Abbiamo conosciuto dal vivo la vettura italiana in occasione del debutto mondiale. Ecco le nostre impressioni

MilanoMuseo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Una location che non potrebbe essere migliore quella scelta per il debutto in società della Pagani Utopia, nuova hypercar della Casa di San Cesario Sul Panaro che si mostra per la prima volta agli occhi del Mondo nella massima espressione del contesto in cui arte e scienza che vanno a braccetto – principio Leonardesco che ispira ogni Pagani – si incontrano. Un legame rafforzato dalla Città di Milano, ove il grande genio rinascimentale italiano a lungo operò.

V12 E CAMBIO MANUALE: UTOPIA AUTOMOBILISTICA MODERNA

Ed è in una bella e soleggiata giornata e in un ambiente tanto raffinato quanto rivolto al progresso che questo incontro avviene. All’interno della suggestiva Sala del Cenacolo, circondata dai disegni originali di Leonardo da Vinci, la nuova creazione dell’Atelier modenese firmata Horacio Pagani racconta un’idea automobilistica che in un Mondo come quello odierno suona fortemente utopica: cambio manuale, V12 e poca tecnologia in un’auto che lascia ancora tanto spazio all’uomo e al suo divertimento alla guida.

Super-computer, IA, touch-screen e prestazioni assoluto vengono lasciati da parte, quasi dimenticati, su una vettura che non punta a infrangere ogni record di accelerazione o di tempo sul giro (nonostante l’hypercar italiana sia in grado di sviluppare quasi 2 g di forza laterale e nonostante la sua velocità massima sia stata auto-limitata per motivi prettamente tecnici) bensì a restituire quel coinvolgimento emotivo e sensoriale che il mondo dell’automotive, di questi tempi, sembra in gran parte aver perso.

LA GUIDA È PROTAGONISTA

Spazio all’emozionalità dunque, alle sensazioni viscerali vere e profonde. A quelle che oggi vivono più che mai. E lo fanno in maniera oltremodo puristica, come abbiamo precisato per filo e per segno nell’articolo dedicato appunto alle specifiche di Pagani Utopia: con un V12 biturbo da 6.0 litri (con angolo di 60° tra le bancate) di origine Mercedes-AMG e in grado di sviluppare 864 CV di potenza a 6.000 giri/min e 1.100 Nm di coppia tra 2.800 e 5.900 giri/min (un motore già omologato anche per il mercato americano). Per quanto concerne le impressioni dal vivo, vi rimandiamo al video in apertura.

Ma il contesto, dicevamo, scelto per presentare al Mondo Pagani Utopia è più unico che mai. E a suggellare il legame tra il pensiero Leonardesco e quello del costruttore modenese troviamo proprio quanto fa da cornice al debutto della nuova vettura italiana, ovvero una mostra dal titolo: “Le forme dell’aria: da Leonardo a Pagani Utopia. Un’esposizione che beneficia di un prestito eccezionale da parte della Veneranda Biblioteca Ambrosiana che, in occasione della presentazione della nuova auto, ha permesso che sei disegni originali dedicati anche agli studi sull’aria lasciassero temporaneamente i caveau per dare vita alla mostra temporanea appena menzionata.

DA LEONARDO ALLA PAGANI UTOPIA

Curata da Pagani Automobili e Pietro C. Marani, uno dei maggiori conoscitori dell’artista toscano e autore di numerosi volumi a lui dedicati, l’esposizione offre un doppio percorso. Da un lato la straordinaria genialità di un uomo capace – sei secoli fa – di rappresentare anche l’invisibile attraverso una rassegna di fogli tratti dal Codice Atlantico e dedicati agli studi sull’aria e la loro applicazione; dall’altro il pensiero che ha portato il designer Horacio Pagani e il suo team a concepire il progetto Utopia. Una doppia visione tra forma e funzione.

Il visitatore potrà seguire la genesi del progetto Pagani Utopia attraverso una serie di pannelli dedicati: dalle fonti di ispirazione ai primi disegni dell’auto, dalle scelte cromatiche ai materiali utilizzati, sintetizzati in un moodboard tridimensionale. Un percorso creativo che culmina nella Sala del Cenacolo dove si potrà vedere da vicino la nuova Hypercar Pagani, avvolta dalla cornice di sei disegni originali di Leonardo selezionati da Marani.

SEI OPERE PER ILLUSTRARE L’INTANGIBILE

Sei opere che mettono in risalto come l’artista fosse in grado di rappresentare anche l’invisibile, come dimostrò nel raffigurare “l’essere del nulla”, cioè quella infinita estensione interstiziale che riveste tutti i corpi e che si trova a contatto con l’aria. Insieme con l’acqua, l’aria è uno dei quattro elementi (compresi terra e fuoco) che affascinò maggiormente Leonardo e che egli tentò di rappresentare nei suoi movimenti e nelle sue manifestazioni maggiori.

Ad arricchire la mostra, la sezione dedicata alla “Storia di un sogno, l’avventura di un giovane Horacio Pagani che dall’Argentina arriva a Modena con un desiderio: realizzare l’auto più bella del Mondo. E gli ospiti potranno giudicare se il sogno si è avverato: nel chiostro, oltre alla Pagani Utopia, saranno esposti i due modelli storici – Zonda C12 (1999) e Huayra Coupé (2011) – a raccontare la storia del brand che si appresta a compiere 25 anni.

La mostra è accompagnata dal suggestivo sottofondo musicale dell’opera sinfonica scritta dal Conservatorio di Milano partendo dalle composizioni al pianoforte di un giovane Horacio Pagani, e oggi diventata la colonna sonora della nuova Pagani Utopia.

DICONO IN MERITO

Presentare la nostra nuova vettura a Milano in questa cornice straordinaria del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia ha un sapore particolare – commenta Horacio PaganiLeonardo è stato molto creativo qui a Milano, credo abbia vissuto un bellissimo periodo in questa città. L’artista ha influito moltissimo nella mia vita fin da quando ero ragazzo, è stato l’ispirazione dei concetti fondamentali di Arte e Scienza che ci guidano nel nostro lavoro. E quindi essere nel museo che porta il suo nome e avere accanto alla nostra auto i suoi disegni originali è per me un’emozione veramente indescrivibile”.

Un filo rosso lega le osservazioni di Leonardo, le sue anticipazioni sul concetto di aerodinamica, alle realizzazioni di Horacio Paganicommenta Pietro C. Maraniè come se il famoso designer avesse dato finalmente concretezza a ciò che Leonardo aveva solo intuito a proposito dell’aria che ‘forgia’ e scolpisce le forme, come evidenziano, tra gli altri, due disegni di fortezze in mostra”.

All’ingresso del Museo – aggiunge Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia – il visitatore viene accolto da una frase che reca con sé un significato profondo: Scienza è Cultura. Questa espressione racchiude l’essenza stessa del Museo come luogo dedicato a Leonardo da Vinci e, come lui, sintetizza la contaminazione tra saperi, anime diverse ma complementari che insieme sono in grado di dare comprensione della realtà. È proprio questo dialogo tra arte, scienza e tecnica, che è parte fondante dell’identità del Museo. E, inoltre, la scoperta e l’invenzione che sempre ci sorprendono si intrecciano con la fondamentale capacità di progettare e realizzare: e quindi conferire concreto valore all’ingegno umano”.

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci | Via San Vittore 21, 20123 Milano

mercoledì 14 –  domenica 25 settembre 2022

Orari: martedì-venerdì 9.30-17.00; sabato, domenica e festivi 9.30-18.30

Ultimo ingresso: 1 ora prima della chiusura.

La mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo

Biglietti Museo > https://museoscienza.vivaticket.com/must/landingmuseo.htm

www.museoscienza.org

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