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Ferrari Purosangue: 725 CV e V12 aspirato per il primo SUV di Maranello

La Casa del Cavallino Rampante ha fatto cadere i veli da Ferrari Purosangue, primo SUV nella storia del costruttore modenese con cuore V12 aspirato da 725 CV

La Casa di Maranello ha fatto cadere i veli da Ferrari Purosangue, primo SUV nella storia del Cavallino Rampante che mutua i più recenti stilemi di design delle vetture modenesi (tra cui la Roma in primis) allo scopo di restituire la sensazione di trovarsi davanti ad una vettura sportiva a quattro porte con ruote rialzate.

TRASVERSALITÀ E PRESTAZIONI

Quattro i posti a bordo, tutti caratterizzati da una impostazione molto sportiva. 473 i litri del bagagliaio. Cuore pulsante del crossover di Maranello è un maestoso V12 aspirato da 6.5 ​​litri con angolo di 65° tra le bancate e a carter secco con elementi di derivazione 812 Competizione. Al suo fianco lavora un cambio doppia frizione a 8 rapporti (un cambio posteriore che aiuta a ottenere un bilanciamento del peso di 49/51 tra davanti e dietro).

Ovviamente di prim’ordine anche i numeri: si parla di 725 CV di potenza a 7.750 giri/min e di 716 Nm di coppia massima (con l’80% della coppia disponibile da 2.100 giri/min) a 6.250 giri/min, mentre il limitatore è fissato a 8.250 giri/min. Di prim’ordine anche le prestazioni: 0-100 km/h in 3.3 secondi; 0-200 km/h in 10.6 secondi e una velocità massima superiore a 310 km/h. Il tutto per una potenza specifica di 111 CV/l e di un rapporto peso a secco/potenza di 2,80 kg/CV.

Forte di 4.973 mm di lunghezza, di 2.028 mm di larghezza, di 1.589 mm di altezza e di 3.018 mm di passo (su un peso a secco di 2.033 kg), Ferrari Purosangue offe di serie un tetto in fibra di carbonio, delle portiere con apertura contrapposta tra davanti e dietro e cerchi da 22” davanti e da 23” dietro, rispettivamente gommati 255/35 e 315/30.

La trazione è integrale, ma questa si disinnesta sopra la quarta marcia e/o intorno ai 200 km/h per lasciare più spazio alle ruote posteriori. Le sospensioni sono attive (e sono state sviluppate in collaborazione con Multimatic) e sfruttano la tecnologia True Active Spool Valve (TASV) dell’azienda canadese, che utilizza quattro attuatori da 48 volt per controllare la corsa dell’ammortizzatore. Poiché la configurazione non dispone di barre stabilizzatrici, gli attuatori possono lavorare insieme per gestire sia il beccheggio che il rollio. Le regolazioni ad azione rapida possono gestire sia il movimento delle ruote che l’altezza di marcia, quest’ultima può scendere fino a 10 millimetri mentre il veicolo è in curva.

ABITACOLO PENSATO PER ENFATIZZARE L’ESPERIENZA DI GUIDA

L’abitacolo della Ferrari Purosangue mette in mostra un posto di guida che si ispira a quello della SF90 Stradale e trova il suo alter ego quasi simmetrico sul lato passeggero. Si crea così un coinvolgimento emotivo per il passeggero anteriore, grazie anche al display da 10,2” che consente di trarre tutte le informazioni utili a partecipare all’esperienza di guida. Anche la Ferrari Purosangue è dotata dell’interfaccia full-digital già introdotta nel resto della gamma.

L’intera architettura della Ferrari Purosangue è basata sul concetto di plancia a doppio cockpit, esteso in modo speculare anche alla zona posteriore per creare quattro aree distinte in termini funzionali, volumetrici, materici e cromatici. Il prezzo? Al momento sembrerebbe fissato a partire da 390.000 euro.

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