MV Agusta F3 800 [Prova]: un’Italia da esplorare con la sportiva di Varese!
Abbiamo messo alla prova lungo alcune delle strade più belle di un nord-Italia da scoprire la MV Agusta F3 800, supersportiva made in Schiranna di medio-grande cubatura che impressiona per doti dinamiche. In listino a 17.490 euro
IL CONTESTO: UN’ITALIA CHE AFFASCINA IN OGNI DOVE
Dalle sponde lombarde del lago Maggiore per entrare poi nel Piemonte. Da Laveno-Mombello a Novara. Dalle colline alle campagne novaresi in direzione di curve e spazi verdi della Lomellina. Dalla SP 32 passando attraverso la SP69, per scorrere poi tra le curve che dalla SP17 portano alla SP20 in discesa verso la SP299 prima e verso SP76 e SP54 poi. Il tutto in sella alla sportiva di medio-grande cubatura della Casa di Varese, ovvero la MV Agusta F3 800, supersport dallo stile inequivocabilmente italiano e con la capacità di mettere immediatamente a suo agio il suo pilota dopo appena pochi metri in sella. La moto ideale con cui divertirsi tra le curve e con cui godersi i colori che il Bel Paese è in grado di offrire.
DATI TECNICI: IL TRE CILINDRI ITALIANO HA 148 CV!
Dolce, fluida e “rotonda” in erogazione. Oltre che estremamente leggera (soli 173 kg di peso a secco), la MV Agusta F3 800 è anche estremamente amichevole. È una moto che ti sembra di conoscere da sempre e che trova il suo cuore pulsante in un tre cilindri da 798 cc (con frizione antisaltellamento – con una leva che stacca forse un pochino tardi – a bagno d’olio e ambio estraibile a sei rapporti) raffreddato a liquido e a olio e in grado di sviluppare 148 CV di potenza a 13.000 giri/min e 88 Nm di coppia a 10.600 giri/min: valori questi che valgono alla sportiva varesina una velocità massima di 240 km/h. Un cuore preziosamente incastonato all’interno di un telaio a traliccio in acciaio ALS con piastre in lega d’alluminio e che va a costituire l’anima di una moto snella e filante che fa dell’equilibrio stilistico e della ricercatezza delle forme una vera e propria missione di vita. Lo scarico a tre uscite, il codino snello e sfuggente, il cupolino rastremato e con l’iconico singolo faro al centro (che combina LED a lampada alogena), il serbatoio dallo stile ricercato e il forcellone monobraccio: la F3 fa innamorare osservata da ogni angolazione e per ogni suo dettaglio. Le sue forme fanno emergere chiaramente tutto l’estro creativo italiano, che va a suggellare una dotazione di prim’ordine: all’anteriore troviamo una forcella Marzocchi oleodinamica a steli rovesciati con steli da 43 mm di diametro, mentre al posteriore è un monoammortizzatore Sachs a farsi notare. Ambedue le sospensioni sono ampiamente regolabili, mentre i dischi dell’impianto frenante Brembo (con pinze e pompa radiali davanti) sono da 320 mm all’anteriore e da 220 mm al posteriore e “sposano” dei cerchi da 17” in lega d’allumino (materiale utilizzato anche per la realizzazione del forcellone posteriore monobraccio). A chiudere il cerchio di questa moto troviamo una dotazione elettronica di prim’ordine, composta da: ABS Bosh 9 Plus Race Mode con RLM; comando del gas con ride-by-wire; centralina di controllo motore Eldor EM2.0 e piattaforma MVICS (che permettono di scegliere tra 4 mappe e tra 8 livelli d’intervento del Traction Control), oltre ad un cambio elettronico che consente di salire e scendere di rapporto dimenticando completamente l’uso della frizione. Il tutto a demarcare insomma sia la vocazione sportiva che l’anima italiana della supersportiva di Schiranna!
BREVI IMPRESSIONI DI GUIDA: L’AGILITÀ È AL SERVIZIO DELLA POTENZA
Una triangolazione di guida aperta il giusto e molto azzeccata accoglie il pilota come parte integrante della moto: il serbatoio è molto rastremato e consente agili spostamenti per i cambi di direzione, al pari di una sella forse un pochino rigida e che si accusa un pochino dopo svariati km. Ma del resto, non ci si attenderebbe nulla di diverso da una sportiva, mentre dei punti di leva estremamente ben calibrati facilitano incredibilmente la guida agevole della moto al pari della sua incredibile leggerezza: facile e intuitiva fin dai primi metri. La MV Agusta F3 800 è una moto che ti parla e a cui non è necessario dare del lei, anzi: si entra facilmente in sintonia con la supersport italiana. Fin dall’inizio sembra davvero di conoscerla da sempre! Un risultato questo dovuto sì alle sue doti dinamiche, ma anche ad un sapiente lavoro di messa a punto tanto del setting quanto dell’elettronica: l’erogazione del motore è infatti fluida e progressiva e ben gestita da un acceleratore elettronico che risponde perfettamente ai comandi del pilota. È una moto che non “ti sbatte i muscoli in faccia”. Anzi. È forse, sotto alcuni aspetti, tutto il contrario di quello a cui MV ci ha abituati negli anni: è una moto che non solo va forte, ma con cui è facile farlo. Non va guidata in maniera “maschia” e aggressiva, ma premia una guida “tonda” e “pulita”. La strumentazione digitale è minimalistica come lo è un po’ tutta la moto, ma ciò nonostante tiene informati praticamente su tutto quel che serve sapere durante la guida ed è complessivamente ben leggibile ed è affiancata da selettori per riding mode, ABS e Traction Control comodamente gestibili dai blocchetti posti sui semi-manubri. Come al solito per MV, l’avantreno trasmette molta confidenza: è stabile, bilanciato. Trasmette un elevato senso di sicurezza (anche se in alcuni frangenti di guida un ammortizzatore di sterzo aiuterebbe) e invita ad entrare in curva senza troppe remore, facendo così perfettamente il paio con un telaio molto preciso (e rigido il giusto) e ad un assetto complessivamente ben bilanciato, che trasmette feeling elevato per la guida sportiva e il necessario comfort per la guida più “cittadina”. Ma la parte da “attore protagonista” è come sempre recitata dal motore: pieno, corposo e ricco di sostanza sin dai bassi. Il tre cilindri italiano ricorda in basso – per “tiro”, “corposità” e pienezza – un maxi-bicilindrico, mentre l’allungo in alto è quasi assimilabile a quello di un quattro cilindri. Fluido e “tondo” in erogazione – nonché privo di effetto on-off – esplode in un crescendo di adrenaliniche emozioni una volta passata la soglia degli 8/9.000 giri/min. Il tutto coadiuvato da un cambio elettronico molto rapido e preciso negli innesti e che consente davvero di dimenticare la leva della frizione una volta inserita la prima marcia. E a coronare il tutto troviamo anche una grande facilità di manovra: un risultato questo dovuto ad una combinazione di fattori, come il peso ridotto della moto in primis, un buon raggio di sterzo e una sella non lontana da terra (830 mm dal terreno). Rapida a inserirsi in curva e a scendere in piega insomma, la F3 800 è un vero piacere da guidare: è funambolica nelle “S” e nei cambi di direzione ed è estremamente agile nei tratti guidati stretti. Difficile chiedere di più da una moto sportiva!
CONCLUSIONI: BELLA DA GUARDARE E DA GUIDARE!
Grazie a delle doti dinamiche da riferimento insomma, la MV Agusta F3 800 si posiziona davvero al vertice delle supersportive di medio-grande cubatura. Estremamente guidabile, maneggevole e ampiamente fruibile. Se siete giovani, avete buon gusto e siete pregni di spirito sportivo (e, perché no, vi piace anche apparire), questa supersport è indubbiamente la moto che fa per voi. Bella come solo le italiane sanno essere, vi metterà sempre al centro della scena quando andrete a parcheggiare da qualche parte. E il tutto corrisposto da una guida davvero spettacolare mentre sarete da soli tra le curve a godervi le doti di ciclistica e motore. In listino a 17.490 euro, permette di divertirsi e di non sfigurare mai come poche moto sul mercato!