Bugatti Palmer Johnson Niniette 66: quando la nautica si ispira alla Chiron
Frutto della collaborazione tra la Casa alsaziana e il celeberrimo costruttore nautico monegasco, il Bugatti Palmer Johnson Niniette 66 unisce lo stile della Chiron alla lussuosità della nautica
Sono sempre di più i costruttori automobilistici che stanno diventando attivi anche nel mondo della nautica: prima Mercedes con il Silver Arrows Marine Arrow-460 Granturismo, poi Aston Martin con il motoscafo AM37 e infine Lexus con lo Sport Yacht concept. E ora, ultimo, ma solo in ordine cronologico, Bugatti, che in collaborazione con Palmer Johnson, ha realizzato il Niniette 66, un maxi-motoscafo ispirato alla Chiron.
Due declinazioni di potenza: 1.000 o 1.200 CV
Caratterizzato da forme fortemente influenzate dai tratti stilistici dell’hypercar alsaziana, il Bugatti Palmer Johnson Niniette 66 è dotato di uno scafo da 66 piedi di lunghezza (circa 20.11 metri) ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 44 nodi (circa 81.4 km/h), ma non grazie al W16 da 8.0 litri della Chiron, bensì per merito di un V8 di origine MAN proposto in due diverse declinazioni di potenza: da 1.000 e da 1.200 CV.
Vasca idromassaggio sul ponte, sun-deck, camino, bar con champagne e aree dedicate alla vita di bordo per le attività trasversali completano la dotazione del Bugatti Palmer Johnson Niniette 66, che aggiunge a quanto elencato anche elementi in fibra di carbonio, inserti in alluminio, in legno e in marmo e rivestimenti in pelle, di cui molti di questi “brandizzati” Bugatti.
Stabile anche ad alte velocità
Salone e cabina armatoriale connotano invece il sottocoperta del Bugatti Palmer Johnson Niniette 66, che dispone di un’architettura pensata per smorzare rollio e beccheggio ad alte velocità. “La sfida era quella di creare un’esperienza sensoriale per chi viaggerà a bordo di questo maxi-motoscafo, che deve essere lussuoso, snello, sofisticato e caratterizzato da un’elevata qualità costruttiva“, ha dichiarato Palmer Johnson, CEO dell’omonima Compagnia.
Foto live: Matteo Carcagna