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Salone di Ginevra 2017: il diario di viaggio a bordo della Jeep Cherokee Limited! Finalmente arrivati!

Prenderà il via dalla giornata di domani, martedì 7 marzo, l’87esima edizione del Salone dell’Automobile di Ginevra, ove ci stiamo recando con la Jeep Cherokee Limited 4X4 in prova. Seguiteci live nel corso del nostro diario di viaggio. Anche sui social con l’hashtag ufficiale: #MDLRoadToGIMS2017

Day 1: capitolo 1

Una destinazione. All’orizzonte. Il Salone dell’Automobile di Ginevra. Un evento praticamente obbligato per chi fa il nostro mestiere (di cui potete leggere lo speciale dedicato all’87esima edizione qui). Un appuntamento annuale da cui non è possibile prescindere, uno di quelli a cui partecipare significa implicitamente essere qualcuno. E noi ci siamo. Sono le 7:00 del mattino e, mentre le prime luci dell’alba iniziano a stagliarsi alte nel cielo e l’aria frizzantina del lunedì mattina inizia tenuamente a darci il buongiorno, stiamo – dopo un caffè amaro – lasciando la redazione di Novara per puntare le sottili e filanti luci di posizione a LED della Jeep Cherokee Limited 4X4 in prova verso i rilievi montuosi del Nord. Direzione? Il Palexpo della seconda cittadina maggiormente popolata della Svizzera dove, da domani, si apriranno le porte dell’87esima kermesse automobilistica elvetica. Forse l’evento più importante a livello planetario nel mondo dell’automobilismo.

La “nostra” Jeep Cherokee Limited 4X4 in azione, negli scorsi giorni, tra i vigneti delle colline novaresi. Da qui punteremo verso il Salone dell’Automobile di Ginevra 2017, che vi documenteremo live da domani. Seguiteci anche sui social usando l’hashtag ufficiale: #MDLRoadToGIMS2017

Rotta per Ginevra. Anzi no: prima andiamo ad Annecy!

Anzi: al momento i gruppi ottici della nostra Jeep Cherokee (di cui potrete leggere un report dettagliato nei prossimi giorni) sono puntati più nello specifico verso Annecy, in Francia, a circa 40 minuti di strada da Ginevra. Perché? Semplicemente perché la nostra base operativa sarà nel corso dei prossimi due giorni qui, dinnanzi all’incantevole specchio d’acqua del Lago di Annecy, location dalla quale martedì 7 e mercoledì 8 marzo ci muoveremo per raggiungere lo spazio espositivo dell’87° Salone dell’Automobile di Ginevra (che potrete seguire live dagli stand con noi tramite lo speciale dedicato che troverete qui). Ma prima di ciò dobbiamo fare un passo indietro.

Siamo a Novara, dicevamo, sede della redazione di MDL – Motori Di Lusso. Abbiamo da poco fatto colazione e, dopo aver finito di caricare attrezzatura e bagagli nel vano di carico della Jeep Cherokee che stiamo provando, iniziamo a immettere nel navigatore gli estremi dell’albergo nel quale soggiorneremo per le prossime due notti. Dinnanzi a noi solo la strada. Tanta: 338 km per l’esattezza. Composti sia da tratti statali panoramici che dai più veloci percorsi autostradali: un mix di condizioni perfetto per testare le capacità dinamiche della vettura in prova. Prima sosta prevista? Sul Lago di Viverone, dove ci fermeremo per un breve istante ad ammirare il panorama (e a scattare qualche foto della vettura, ma non solo) prima di lasciare il Piemonte definitivamente alle nostre spalle allo scopo di sconfinare verso la Valle d’Aosta, che percorreremo dall’interno per “sfiorare” le città di Saint-Vincent, Fénis e Courmayeur prima di dire definitivamente arrivederci all’Italia attraversando lo sconfinato tunnel del Monte Bianco (un traforo da 11.6 km di lunghezza da percorrere rigorosamente a 70 km/h di velocità massima mantenendo una ferrea distanza di sicurezza con i veicoli che precedono) per approdare infine in Francia, da dove una strada tutta curve e tornanti ci porterà finalmente in direzione di Annecy.

La “nostra” Jeep Cherokee in posa davanti al castello di Novara mentre attende di partire alla volta del Salone di Ginevra 2017

Col Salone dell’Automobile all’orizzonte della “nostra” Jeep Cherokee

Dal giorno successivo ci attenderà infatti la “sfacchinata” dell’anno: il Salone dell’Automobile di Ginevra, che quest’anno si annuncia denso di significative e gustosissime novità (come la Ferrari 812 Superfast o la Lamborghini Huracan Performante, tanto per fare un paio di esempi). Ma a queste penseremo domani, quando avremo finalmente (dopo averle a lungo attese) modo di osservarle e toccarle dal vivo in anteprima assoluta insieme ai colleghi della stampa mondiale (e in tutta franchezza, lasciatecelo dire: beati noi!). Saliamo in macchina dunque. Il viaggio ci attende. Seguiteci live anche sui social con l’hashtag ufficiale: #MDLRoadToGIMS2017.

Day 1: capitolo 2

Un freddo che ti penetra fin dentro le ossa. È questo il clima che ci ha accolto al nostro arrivo ad Annecy, in Francia, dove soggiorneremo per la notte di oggi e per quella di domani allo scopo di documentarvi live il Salone dell’Automobile di Ginevra 2017. Ma facciamo un passo indietro. Ci eravamo lasciati questa mattina che stavamo lasciando la nostra redazione a Novara mentre uno splendente Sole tiepido batteva su di noi.

Da lì le ruote della “nostra” Jeep Cherokee Limited 4X4 sono state immediatamente puntate in direzione di Santhià (percorrendo un breve tratto autostradale) allo scopo di andare a costeggiare lo spettacolo naturale del Lago di Viverone (che, dall’alto di un promontorio, ha iniziato a palesarsi dinnanzi a noi), dove ci siamo fermati per il tempo di un caffè e per realizzare le prime foto della giornata. Qualche scatto e qualche ripresa video mentre il cielo iniziava ad annuvolarsi portando con sé una fresca brezza che ci ha portati immediatamente ad apprezzare sedili e volanti riscaldabili della vettura mentre l’abitacolo tornava progressivamente a garantire al suo interno un clima decisamente più confortevole.

La vista delle montagne dal Lago di Viverone, da dove abbiamo fatto poi rotta verso il Monte Bianco. Ad attenderci: una nevicata veramente invernale!

Quattro anime in un sol corpo

Meraviglie architettoniche e naturali che ci scorrono accanto lungo una strada tutta curve che invita ad andare a ricercare il piacere di guida che questa Jeep Cherokee sa offrire: si viaggia comodi in modalità “Auto”, da veri signori. Le cambiate della trasmissione automatica a 9 rapporti sono morbide, precise e – a meno di non andare a richiamare con forza il pedale del gas – molto dolci: avvengono infatti tutte regolarmente a un regime di 2.000 giri/min, restituendo al pilota una confortevole progressività d’erogazione, facilitando così la guida senza mai mettere lo stesso in difficoltà. Discorso diverso se si ruota il selettore delle modalità dinamiche verso l’impostazione “Sport”: i 200 CV di potenza e i 440 Nm di coppia erogati dal 2.2 Multijet II diventano infatti così immediatamente disponibili ogni qualvolta chiamati all’appello dall’acceleratore e facendo subito percepire una notevole “schiena” sin dai bassi regimi.

Una vera goduria lungo una strada guidata costituita da “esse” e tornanti che si susseguono velocemente tra di loro. E ben coadiuvata da un assetto preciso che porta con piacere a “danzare” tra una curva e l’altra. Si avverte solo ogni tanto – nelle percorrenze più veloci – quella lieve tendenza ad ‘allargare’ un pochettino la traiettoria tipica di ogni trazione integrale, ma nulla di evidentissimo e fastidioso: una conseguenza fisica dovuta alla precessione giroscopica a cui difficilmente sarebbe possibile sopperire. Avanziamo verso Aosta, mentre le condizioni del manto stradale iniziano a divenire sempre più impegnative: l’asfalto asciutto lasciatoci alle spalle nel primo tratto cede infatti posto a quello bagnato più insidioso, che verrà poi a sua volta sostituito da quello innevato che incontreremo nel corso del nostro avvicinamento verso il Monte Bianco.

La Jeep Cherokee Limited in azione di fianco al castello di Cavaglià

Dallo sport all’avventura

Una breve pausa pranzo presso un caratteristico ristorante locale (il Zazy’s Gnam di Quart) in cui assaporare i piaceri della cucina valdostana per poi ripartire di nuovo. Direzione? Courmayeur, dove ad attenderci saranno una sensibile nevicata, che tanto sa di inverno, e il traforo del Monte Bianco che ci proietterà immediatamente – come una sorta di tunnel spazio-temporale – in territorio francese. Il selettore delle modalità di guida scorre infatti dalla precedente “Sport” alle ‘più pacate’ “Sand/Mud” prima e “Snow” poi. Risultato? La Jeep Cherokee risulta perfettamente a suo agio in ogni condizione di guida grazie ad un ‘comando magico’ che va radicalmente a cambiarne l’anima: la precisione già mostrata sull’asciutto e nel guidato viene infatti perfettamente affiancata da un piacevole senso di sicurezza alla guida in condizioni critiche che poche vetture possono vantare di restituire. Una magia dovuta sì alla presenza della trazione integrale (a sua volta coadiuvabile dalle marce ridotte), ma frutto soprattutto di un lavoro di messa a punto in fase di sviluppo sensibilmente certosino.

Le precipitazioni nevose lasciano – man mano che andiamo ad addentrarci all’interno del territorio francese – spazio a quelle acquatiche mentre in modalità “Auto” percorriamo l’autostrada franceseCruise control, lane sense e altri mille dispositivi di sicurezza elettronici rendono agevole il nostro avvicinamento ad Annecy, dove un lago – che restituisce i mille colori tipici di uno specchio d’acqua di grandi dimensioni circondato dal maltempo – ci accoglie insieme al clima rigido già citato in apertura. Si è fatta nel frattempo ora di cena per noi. Una lunga nottata fatta di unveiling di numerose novità ci attende infatti al nostro rientro in camera, prima di poterle osservare tutte quante dal vivo nella giornata di domani (che vi documenteremo accuratamente live dal Palexpo con foto e video).

Day 2

Due giorni intensi. Intensissimi. Quelli del Salone dell’Automobile di Ginevra. Due giorni in cui il tempo sembra non finire mai. Eravamo appena arrivati ad Annecy, ma il lavoro da fare che ci si palesava all’orizzonte era già moltissimo. Il clima freddo accompagna sempre questo evento in questo periodo dell’anno. E immancabili le precipitazioni sono arrivate come ci si attendeva ad affiancare una due giorni di lavoro a ritmo serrato: sveglia alle 5:30 del mattino e a dormire all’una di notte. Di giorno una spola costante tra la sala stampa e gli stand della kermesse automobilistica elvetica. Il tutto con il contorno dello spostamento continuo da una nazione all’altra nel corso dell’evento.

Lo stand Jeep al Salone dell’Automobile di Ginevra 2017. Qui in foto la Wrangler Rubicon con allestimento Mopar OneE

La sveglia suona presto, prestissimo, dicevamo. Sono le 7:45 del primo giorno e stiamo entrando in sala stampa dopo un viaggio fatto di km e traffico dall’hotel di Annecy al Palexpo di Ginevra. Ha qui preso il via il nostro Salone (di cui potete leggerne e osservarne i particolari live negli speciali di foto e video in costante aggiornamento dedicati): un appuntamento annuale fatto di una routine costituita di presentazioni, di foto, di video, di copertura social e di molto, molto altro ancora. Una routine quest’anno piacevolmente spezzata da un viaggio che sa di avventura, grazie alla Jeep Cherokee che ci ha fin qui condotto attraversando ogni possibile scenario e confortandoci dal rigido clima esterno grazie a dotazioni come sedili e volante riscaldabiliViaggiare così comodi e “coccolati” rende un’esperienza lavorativa simile indubbiamente meno dura da affrontare. 10/11 ore all’interno dei padiglioni. Al termine della prima giornata si sente il bisogno di staccare un attimino la spina.

L’atmosfera che circonda il GIMS: la città di Ginevra

Un giro in centro a Ginevra allora una volta usciti dal Palexpo. Per il tempo di una cena e di una birra che degustiamo all’interno di un locale specializzato nella preparazione di leccornie spagnole. Una delle tante proposte di una città cosmopolita che nulla si fa mancare in termini di offerte relative alla vita notturna e che tanto ha da offrire sotto il profilo architettonico e culturale. Poi di nuovo in albergo, guidati dal navigatore (abbastanza intuitivo per quanto concerne la funzionalità ma migliorabile per precisione) lungo strade in gran parte sconosciute che scorrono da una nazione ad un’altra (ovvero dalla Svizzera alla Francia). Il tempo di poche ore di sonno e il tutto di nuovo a ripetersi.

Una delle tante meraviglie architettoniche della città di Ginevra, cornice dell’annuale Salone dell’Automobile

Day 3: si rientra verso casa

Presentazioni, incontri, appuntamenti di lavoro e due chiacchiere con i colleghi delle altre testate che condividono la passerella elvetica insieme a noi. Il tutto unito allo svolgimento dell’attività redazionale. Il tempo sembra comprimersi mentre corriamo da uno stand all’altro e da un impegno all’altro, al punto che ci ritroviamo alle 16:20 dell’ultima giornata senza praticamente aver avuto modo di rendercene conto. Ora di partire per noi. Ma da buoni viaggiatori seguiamo la legge non scritta che dice che il percorso del ritorno non deve essere uguale a quello dell’andata. Rotta verso Montreux quindi, costeggiando il Lago di Lemano (più comunemente conosciuto come il Lago di Ginevra), per affrontare un viaggio che sa di ignoto e che ci porta a scoprire una quantità di meraviglie naturali e architettoniche che mai avremmo immaginato. La “nostra” Jeep Cherokee Limited 4X4 scorre lentamente all’interno di una cornice che per fascino è in grado di fermare il cuore: rilievi montuosi, panorama lacustre, vigneti, castelli, ville di alto profilo e bellezze antiche e moderne contrastanti che ben si equilibrano affiancate tra loro.

Who wants to drive forever?

Attraversiamo paesini come Nyon, Allaman, Saint-Prex, Bourg-En-Lavaux e Vevey e grandi città come Losanna scoprendo in ogni metro qualcosa di completamente nuovo e ripromettendoci di tornare in un secondo momento in luoghi di cui non ne avremmo mai immaginato il fascino. E arriviamo finalmente in una delle mete più ambite del nostro viaggio, ovvero a Montreux, dove ad attenderci troviamo la statua del grande Freddie Mercury. Il leader dei Queen aveva infatti trascorso qui parte della sua esistenza e la città gli ha giustamente dedicato un magnifico monumento che con elegante regalità sovrasta lo specchio d’acqua elvetico precedentemente costeggiato e nel quale vengono riflessi luci e colori di un panorama ricco di fascino. Sono le 20:30 e la fame dovuta alla stanchezza delle ultime 74 ore inizia a farsi sentire. Ceniamo quindi in un ristorante di alto livello specializzato nella cucina mediorientale a pochi passi dalla scultura che ci eravamo fermati a fotografare. Un deliziosissimo pollo al curry pervade i nostri palati regalandoci un piacere paragonabile a quello di guida che siamo andati nel corso dei km effettuati a provare.

La “nostra” Jeep Cherokee Limited 4X4 in azione lungo le meravigliose strade del Lago di Ginevra

Il tempo di un caffè e sono già le 22:00. Decisamente ora di tornare verso casa. Prendiamo nuovamente posto all’interno del confortevole abitacolo della Jeep Cherokee – grazie ai suoi comodissimi sedili (rivestiti in pelle e impreziositi da bellissime impunture a vista) – e puntiamo il “muso” verso casa. Niente traforo del Monte Bianco. Lo abbiamo già fatto all’andata e noi siamo ostinati a cercare di provare esperienze nuove. Rotta verso il Colle del Gran San Bernardo allora, dove il crossover vocato al fuoristrada del marchio americano del Gruppo FCA (di cui vi parleremo dettagliatamente nei prossimi giorni nel corso della prova dedicata) conferma con forza tutte le ottime qualità già dimostrate all’andata: elevato grip e un’esagerata precisione di guida nel muoversi da una curva all’altra, grazie a fattori come sterzo diretto e driving mode che permettono di adattare la risposta della vettura alle condizioni di guida. Salire e scendere dalla strada montana che stiamo percorrendo è, con questa vettura, un piacere che non vorremmo interrompere mai.

Il piacere di guidare

Gli abbaglianti automatici rendono ancora più agevole il nostro rientro lungo gli scarsamente illuminati tornanti montani che stiamo percorrendo, levandoci il pensiero di disinserirli quando non necessari o di rischiare di abbagliare chi sopraggiunge dall’altra parte per la dimenticanza di spegnerli. Il bianco intenso della neve sembra quasi illuminare le vette buie delle montagne che ci scorrono a lato e sopra la testa (le possiamo osservare perfettamente infatti grazie al bellissimo tetto panoramico) mentre scolliniamo verso Aosta. Da qui ci attende ora una più tranquilla e veloce autostrada, che nel cuore della notte ci fa scorrere verso Novara. Si parla di auto in macchina, come da ogni buon appassionato ci si aspetterebbe dopo un evento del genere. Si discute delle regine del Salone, delle novità più belle, ma anche dell’evento in generale che di anno in anno ci regala sempre qualcosa di nuovo ripagandoci così ogni qual volta dell’elevata mole di lavoro svolta.

La statua di Freddie Mercury sovrasta con regale maestosità il lago presso la città di Montreux

Al GIMS 2018!

Sono le 2:00 di notte e noi siamo finalmente arrivati a casa. La nostra fedele compagna d’avventura – la Jeep Cherokee Limited 4X4 – sarà nella giornata di venerdì da restituire (a malincuore) ai legittimi proprietari, mentre noi abbiamo invece ancora molto del Salone da mostrarvi per via dell’incredibile quantità di materiale accumulato. Al GIMS 2018 dunque: per quest’anno di novità ne abbiamo fatto letteralmente una scorpacciata!

The end!

FotoMatteo Carcagna

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