Maserati MC20 [Prova]: al Monaco Yacht Show 2022 con i 630 CV del Tridente!
Abbiamo attraversato Piemonte e Liguria alla volta di Monte-Carlo per il Monaco Yacht Show 2022 per scoprire come si comporta alla guida Maserati MC20 e abbiamo scoperto una vettura che sa emozionare al volante come poche altre. Elegante vista da fuori, sportivissima vissuta da dentro. Ecco come è andata la nostra esperienza. Allacciate le cinture e buona lettura!
IL CONTESTO: DALL’ITALIA AL PRINCIPATO DI MONACO CON 630 CV PER LO YACHT SHOW!
Sportivissima, ma anche incredibilmente elegante. È una delle supercar più ammirate e apprezzate degli ultimi anni Maserati MC20, ovvero la vettura con cui ci troviamo a partire, come di consueto, da Kavallotta Golf Academy, punto d’appoggio operativo della nostra Redazione e dal quale prende il via il nostro luxury-experience-test – che si diramerà lungo circa un migliaio di km (nelle due direzioni) tra Piemonte, Liguria e Principato di Monaco – alla volta del Monaco Yacht Show 2022 [un appuntamento imperdibile per armatori e grandi appassionati di nautica] e nel corso del quale siamo andati a toccare una serie di punti d’interesse incredibilmente affascinanti, sfarzosi e ricercati, ovvero il Castello Grignolio di Balzola, Villa Sparina Resort e Villa Faraggiana, al centro e al fianco dei quali la V6 del Tridente va a sposarsi perfettamente lasciandosi ammirare perfettamente contestualizzata in ambienti che ben si intonano con lei e con il modo di essere dei suoi acquirenti. Si parte dal cuore del Piemonte appunto, da Kavallotta Golf Academy di Novara, dove i golfisti di questa regione si recano per perfezionare la tecnica della loro pratica, per mettere poi le ruote in direzione di Balzola e del suo Castello, una struttura neogotica che si erge nel cuore del Monferrato innalzandosi su 8 livelli per 30 metri di altezza e su una superficie di 700 metri quadri. Da qui la “nostra” Maserati allunga verso gli altopiani collinari per giungere a Villa Sparina Resort, un meraviglioso complesso all’interno dei cui spazi si ergono l’albergo Ostelliere a 4 stelle, il ristorante La Gallina e l’azienda vinicola Villa Sparina. Il tutto immerso nei panoramici vigneti di Monterotondo. Si cambia poi location, insieme alla Regione, per andare in Liguria e più precisamente ad Albissola Marina, dove sono i cancelli della meravigliosa Villa Faraggiana ad aprirsi per noi: una splendida e sfarzosa dimora ligure settecentesca di proprietà del Comune di Novara e che si caratterizza anche per ambienti da sogno e per la magnificente cura dei suoi giardini. Sarà poi la scogliera monegasca a fare da cornice nella parte finale del nostro viaggio, ove sarà una delle kermesse più iconiche del jet-set internazionale ad accoglierci, ovvero il Monaco Yacht Show, che anche nel 2022 è andato in scena ricco di novità in passerella, tra superyacht, megayacht e tender di lusso. E a completare la nostra luxury-experience non mancano accessori d’abbigliamento che contribuiscono a rendere ancor più glamour il nostro viaggio, come ad esempio le calzature italiane che portano la firma di ArteVenezia.
DATI TECNICI: 630 CV “SCORBUTICI. CHE GODURIA IL V6 NETTUNO!
Ma la grande protagonista di questo viaggio, non si può negarlo, è lei: Maserati MC20, ovvero la vettura con cui la Casa modenese torna con prepotenza ad occupare un ruolo di assoluto rilievo nel combattutissimo segmento delle sportivissime a motore posteriore centrale. Fulcro del progetto è l’unità V6 biturbo Nettuno, un powertrain specificatamente progettato internamente per quest’auto – anche se ovviamente verrà ora ceduto al di sotto del cofano di altri modelli (primo tra tutti la nuova GranTurismo) trasportato in declinazioni diverse – e che sfrutta la tecnologia della precamera propria dei propulsori da F1. Un motore che è un trionfo di carattere, di forza bruta e di sostanza. E sono i dati a dichiararlo, prima di ogni cosa: 3.000 cc con tecnologia MTC (acronimo di Maserati Twin Combustion): un sistema di combustione completamente sviluppato internamente dalla Casa del Tridente e basato – come detto poc’anzi – sulla tecnologia della precamera adottata su propulsori di Formula 1. Ma di cosa è capace questa unità? Di impressionare, letteralmente, con semplici ma significativi numeri: 630 CV di potenza a 7.500 giri/min; 730 Nm di coppia tra 3.000 e 5.500 giri/min; oltre 325 km/h di velocità massima e uno 0-100 km/h coperto in 2.8 secondi, mentre lo 0-200 km/h viene “bruciato” in un tempo pari a 8.4 secondi. E tutto questo, su meno di 1.500 kg di peso va a tradursi in un rapporto peso/potenza di 2.33 kg/CV. Anche grazie alla sua scocca integralmente in fibra di carbonio sviluppata – come l’aerodinamica (si parla di oltre 2.000 ore di lavoro in galleria del vento e più di mille simulazioni di fluidodinamica CFD – Computational Fluid Dynamics) – nientemeno che dalla Dallara. L’abitacolo è molto essenziale ed elegantemente sportivo: le soluzioni sono raffinate – questo è a dir poco evidente – in quanto l’ambiente è estremamente curato e mette alla vista impunture a vista, rivestimenti in pelle e Alcantara e tantissimi elementi in fibra di carbonio. Eppure al contempo incredibilmente vocato al racing: c’è solo quello che serve e nulla di più. Tutti i parametri vengono gestiti e illustrati da due display digitali da 10.25”, sia per strumentazione che epr infotainment, il cui cuore di quest’ultima è un sistema multimedia di ultima generazione MIA (acronimo di Maserati Intelligent Assistant) e affiancato dal programma Maserati Connect. In grado di dialogare anche con gli smartphone, Maserati MC20 è dotata di serie di un impianto audio a 6 altoparlanti. Opzionale l’impianto audio Sonus Faber a 12 altoparlanti (che fa davvero egregiamente il suo lavoro per potenza e pulizia del suono) montato sulla vettura da noi provata. Completamente digitale anche lo specchietto retrovisore centrale in abitacolo, che sfrutta una telecamera ad altissima risoluzione per mostrare quel che accade alle spalle della vettura per ovviare alla mancanza di visibilità del motore posteriore-centrale, sia in fase di marcia che di manovra (frangente quest’ultimo in cui il retrovisore viene coadiuvato anche dal display centrale).
Le sedute (firmate Sabelt) sono comode, non affaticano e accolgono pilota e passeggero in una triangolazione praticamente perfetta, tanto per macinare km in scioltezza quanto per divertirsi a dare gas una volta al posto di guida. Gli oggetti di piccole dimensioni trovano tutto lo spazio necessario nei vani del tunnel centrale (c’è anche la ricarica wireless per lo smartphone) e dinnanzi al passeggero. Decisamente più risicato (al pari di un serbatoio che non brilla per capienza) – come a demarcare la vera vocazione di questa vettura – quello riservato agli oggetti di grandi dimensioni come possono essere borse o trolley: di questi ultimi ci si può tranquillamente dimenticare dell’esistenza. Nel piccolo vano alle spalle del motore c’è posto per un paio di zaini o due borsone e poco più. Alle spalle dei sedili possono essere riposti due zaini, le giacche e poco altro. Insomma: sì alle uscite per il weekend, ma a patto di portare con voi davvero lo stretto indispensabile. Ma d’altronde non è certo per la capacità di carico che questa vettura è concepita (anche se molte competitor lasciano comunque più spazio davanti anche per due trolley di piccole dimensioni). L’ambiente, come detto poc’anzi, è molto pulito: il tunnel centrale mette alla vista solo due pulsanti e il selettore dei 5 driving mode, che richiama nelle forme l’orologio analogico che è un marchio di fabbrica degli interni Maserati e qua scomparso dalla plancia per ovvie ragioni di sportività e di pulizia estetica. Molto belli i giochi di volumi e la conformazione delle varie superfici. Il volante integra tutti i comandi essenziali, nonché i pulsanti dello start e del launch control (quest’ultimo però, nel corso del nostro test, non ne ha voluto sapere di funzionare). Sospensioni a doppio braccio oscillante con ammortizzatori attivi e in alluminio forgiato e trasmissione Dual Clutch a bagno d’olio a 8 rapporti completano la dotazione di Maserati MC20, che mette alla vista anche bellissimi cerchi con disegno a tridente (che viene ripreso anche dal lunotto posteriore) da 20” (gommati di primo equipaggiamento con penumatici Bridgestone) e alle cui spalle si staglia un mastodontico impianto frenante carbo-ceramico Brembo (con pinza radiale monoblocco a 6 pistoni, con disco freno CCM in carbonio ceramico da 390x36mm davanti e pinza freno Brembo monoblocco a 4 pistoni con disco freno CCM in carbonio ceramico da 360x28mm dietro) che regala il meglio delle sue performance una volta portato in temperatura. Opzionale il sistema di sollevamento anteriore della vettura.
BREVI IMPRESSIONI DI GUIDA: IL DRIVER AL CENTRO DI UNA DIMENSIONE SENSORIALE D’ALTRI TEMPI
I sensi vengono immediatamente stravolti appena effettuata una breve pressione sul pulsante start. Il sei cilindri Nettuno ha una voce roca e cupa e appena va ad accendersi fa vibrare tutta la macchina al ritmo delle palpitazioni cardiache del guidatore. Si avverte fin dall’inizio su cosa i progettisti Maserati hanno scelto di concentrare l’attenzione. Sono infatti propulsore, ed emozioni alla guida, i protagonisti assoluti di questa vettura: il powertrain italiano è un mostro di potenza e di carattere. La sostanza c’è ed è tantissima: il suo ruggito è dirompente e sordo, ed è accompagnato da una profonda sonorità di scarico, nonché da una estasiante sonorità di compressione delle turbine (si avverte come un fischio profondo e marcato davvero esaltante alla guida). Come dicevamo, l’anima di questa unità può essere declinata in base a cinque diversi driving mode: GT, quello più vocato per l’impiego “quotidiano”; SPORT, nettamente più pensato per esaltare prestazioni e piacere di guida; CORSA, che amplifica all’ennesima potenza le sensazioni trasmesse in SPORT; ESC-OFF, per l’impiego tra i cordoli con assoluto protagonismo di guida e infine WET per l’impiego su fondo bagnato o umido, che restituisce una confidenza davvero esagerata anche con pioggia scrosciante come capitato a noi nel corso del nostro test. Già dalla modalità GT il propulsore fa avvertire immediatamente tutto il suo prepotente carattere: pur essendo perfettamente gestibile, scalpita e fa avvertire chiaramente al pilota che quello che desidera è correre – anche per via di un voluto effetto on-off e per un leggero turbo-lag precisamente studiato per restituire al pilota sensazioni d’altri tempi – ed esplodere in un crescendo emozionale verso la fascia alta del contagiri. Sì, perché su MC20 è la guida, pura e semplice, ad essere messa al centro assoluto dell’esperienza in abitacolo. E appena si ruota il selettore dei driving mode verso le modalità più sportive il sorriso sulla faccia del conducente inizia ad inarcarsi in maniera smisurata. A partire dalla SPORT infatti, le valvole di scarico iniziano ad aprirsi (a partire da 3.500 giri), l’assetto diviene più rigido e preciso (anche se pure in GT è possibile irrigidire le sospensioni senza optare per un propulsore più pronto) e la risposta al pedale del gas nettamente più diretta e rabbiosa. Il cambio diviene ancor più rapido, preciso e diretto per assecondare logiche sportive e l’emozione alla guida nettamente più marcata. MC20 inizia a invitare a spingere forte e il motore fa percepire di essere un mare in burrasca pronto a slanciarsi con veemenza e in maniera ineluttabile contro qualsiasi cosa lungo il suo cammino.
Ma è dalla modalità CORSA che accade il finimondo: il quadro strumenti diviene più essenziale nella sua infografica, le valvole di scarico sono sempre aperte e il motore incredibilmente pronto. L’elettronica che rimaneva attiva in SPORT, inizia ad abbassare notevolmente le sue soglie di intervento, lasciando così al pilota nettamente più spazio di protagonismo sulla gestione dinamica della vettura. I traversi e i controsterzi sono assicurati ad ogni uscita di curva, così come lo è lo stato di estasi dietro a quel volante che si inizia a cercare di tenere un po’ come un toro per le corna. Il V6 Nettuno allunga qui con una brutalità inaudita, regalando sensazioni viscerali, profonde, mozzafiato e una guida che non si dimenticherà facilmente. Gli inserimenti in curva sono inesorabilmente precisi, così come lo è anche la percorrenza. MC20 adesso è una vera arma da pista (che va saputa gestire e domare e che si rivolge agli impavidi di cuore) che consente di esaltare in maniera esponenziale il piacere al volante nei tratti guidati, in particolar modo lungo quelli veloci e contropendenti. Sensazioni che vengono elevate all’ennesima potenza in modalità ESC-OFF. Qua i controlli sono infatti completamente disabilitati, lasciando al pilota l’arduo compito di gestire i 630 CV di potenza e i 730 Nm di coppia del propulsore italiano. Una menzione speciale la merita la modalità WET: davvero calibrata in maniera incredibile. I controlli sono qua tutti attivi e le valvole di scarico si aprono solo dopo i 5.000 giri, ma la cosa sorprendente è la confidenza che la vettura è in grado di trasmettere al driver anche in caso di pioggia scrosciante (come è capitato a noi nel corso del rientro da Monte-Carlo); sembra quasi di guidare una trazione anteriore, se non addirittura integrale per l’incredibile feeling che è in grado di restituire. Un plauso vero agli sviluppatori Maserati per questo miracolo ingegneristico. Un telaio estremamente preciso, che lavora in sinergia con delle sospensioni molto sincere – che copiano bene le imperfezioni se lasciate nel setting più morbido, o che restituiscono grande precisione se impostate sulla taratura più sportiva – nonché con un’aerodinamica raffinatamente elegante che non mostra eccessivi orpelli estetici per preservare lo stile elegante della vettura, con uno sterzo molto diretto e piacevole da impugnare e che mette a portata di mano tutti i comandi essenziali (con alle sue spalle dei paddles di grandi dimensioni in CFRP che vanno a lavorare su un cambio dual clutch a bagno d’olio a otto velocità incredibilmente rapido e preciso) chiudono il cerchio della guida di Maserati MC20, che è a nostro avviso una delle poche supercar moderne in grado di restituire sensazioni di guida sopite da anni e appannaggio principalmente di vetture d’altri tempi.
CONCLUSIONI: DA SMOKING FUORI, DA TUTA SPARCO DENTRO!
Insomma: se in una vettura, in particolar modo su una supercar, quello che cercate è prima di ogni cosa il piacere viscerale di guida, bhé, allora Maserati MC20 è indubbiamente la sportiva che fa per voi. Trasversale quando vuole e dura e pura quando si va a ricercare il massimo divertimento tra le curve. Sincera, sportiva senza compromessi e in grado di soddisfare al massimo le esigenze di chi in una vettura cerca, sopra ogni altro aspetto, il massimo divertimento al volante. È una vettura dallo stile elegante, con cui non stonerete mai presentandovi ad una serata di gala o ad una cena raffinata affiancati dalla vostra compagna e in abito elegante, ma che sa regalarvi anche grandi emozioni in pista con casco e tuta ignifuga indosso. In questo, davvero, nessuna è come lei. Il prezzo di questo sogno? Se optate per l’allestimento dell’esemplare da noi provato, si parla di 319.419 euro, ma il listino si apre a quota 239.050 euro IVA inclusa. Questo il prezzo per vivere un sogno tutto meravigliosamente italiano. E non è finita qui. Perché ora potrete vivere in prima persona le emozioni che abbiamo vissuto noi. Questa luxury-experience sarà infatti prossimamente acquistabile. Volete saperne di più e restare aggiornati? Scriveteci a: redazione@motoridilusso.com per diventare voi i protagonisti di una grande, imperdibile e indimenticabile esperienza!
UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A: | SPECIAL THANKS TO:
MASERATI; KAVALLOTTA GOLF ACADEMY; VILLA SPARINA RESORT; VILLA FARAGGIANA; COMUNE DI NOVARA; ARTEVENEZIA