logo
Top

Bugatti Tourbillon: come fare lo 0-400 km/h in 25 secondi in grande stile

Entrerà in produzione dal 2026 e verrà realizzata in sole 250 unità. È la Bugatti Tourbillon, ultima nata della Casa di Molsheim che verrà proposta ad un prezzo che partirà da 3.8 milioni di euro

Come ogni buon appassionato saprà, questa vettura trae il suo nome dal mondo dell’alta orologeria. È la Bugatti Tourbillon, ultima nata della Casa di Molsheim (e che coglie la pesante eredità della Chiron – di vi abbiamo recentemente mostrato la versione finale, ovvero L’Ultime – nonché tutto il retaggio del marchio alsaziano) che abbandona il W16 in favore del V16 ibrido plug-in e che si rinnova sotto ogni aspetto.

CUORE V16 IBRIDO PLUG-IN

Complessivamente capace di ben 1.800 CV di potenza, la Bugatti Tourbillon è mossa da un V16 aspirato da 8.3 litri (capace di 9.500 giri/min) di origine Cosworth e capace da solo di ben 1.000 CV e 900 Nm. Il lavoro congiunto con tre motori elettrici, di cui due disposti sull’asse anteriore e uno su quello posteriore, a loro volta alimentati da un pacco batterie da 25 kWh (che per essere ricaricato sfrutta un sistema a 800 volt) consente un plus di altro 800 CV e 100 Nm, il che va a mettere complessivamente 1.800 CV di potenza e 1.000 Nm di coppia a disposizione del sistema.

Questi numeri mostruosi vanno a tradursi in prestazioni da brivido: 0-100 km/h in 2 secondi netti; 0-200 in circa 5 secondi; 0-300 in 10 secondi e 0-400 in 25 secondi. La top speed è autolimitata a 380 km/h in condizioni ‘normali’, ma se si installa la Speed Key, quando questa viene attivata, l’ala posteriore si abbassa e la velocità raggiunge il mostruoso picco di 445 km/h.

E a garantire la sicurezza di tali prestazioni ci pensano le coperture Michelin Pilot Sport Cup 2 realizzate ad hoc. E nonostante un motore più grande, i motori elettrici e la relativa batteria, Bugatti afferma che Tourbillon ferma l’ago della bilancia su un valore inferiore a quello di Chiron. Inoltre, chi lo desidera, potrà muoversi anche in modalità completamente EV per un massimo di 60 km.

In termini di design troviamo una calandra anteriore ora più mascolina che mai (e che contribuisce nel generare downforce), delle prese d’aria sotto ai gruppi ottici anteriori per convogliare aria verso i lati e un’ala posteriore attiva che funge anche da aero-brake. Nuove anche le sospensioni, ora multi-link.

ALL’INTERNO: SOLUZIONI STILISTICHE SOPRAFFINE

Ma oltre che nel linguaggio stilistico, nel propulsore e nelle prestazioni, è una volta aperte le portiere (con cerniera diedrale) che restiamo piacevolmente colpiti. Se infatti Chiron mostrava un interno molto ‘convenzionale’ per una hypercar, Tourbillon evidenzia nel suo abitacolo la quintessenza della sua ricercatezza tecnico-stilistica. Il cockpit è ora un trionfo di contrasti materici e di giochi di volumi. La strumentazione, ispirata al mondo dell’alta orologeria (come nel caso di Pagani) e completamente analogica, rimane in posizione fissa sulla sommità del volante (un concetto che riprende quello visto in digitale sulla Koenigsegg Jesko) e sfrutta degli indicatori sottilissimi progettati dai maestri dell’alta orologeria elvetici e sono fissati al piantone dello sterzo allo scopo di restare in posizione mentre lo sterzo si muove, contribuendo così nel grande impatto scenico d’insieme.

La consolle centrale mostra interruttori, leveraggi e selettori in alluminio, nonché una leva in cristallo per dare vita al V16. Uno schermo digitale nascosto permette invece di gestire l’infotainment dotato, tra le altre cose, di tecnologia Apple CarPlay. La Bugatti Tourbillon entrerà in produzione dal 2026 e verrà prodotta in soli 250 esemplari. Il prezzo? Si parte da 3.8 milioni di euro. E sicuramente, è già il sogno di tanti collezionisti.

Traduci