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Alpine A110 GT [Prova]: 300 CV per andare alla scoperta del Lago Maggiore

Sportiva e che non rinuncia alla fruibilità quotidiana. È la Alpine A110 GT, sports-car transalpina pregna di carattere e con un sound incredibilmente coinvolgente e con cui siamo andati alla scoperta del lato piemontese del Lago Maggiore. Ecco come è andata la nostra esperienza. Allacciate le cinture e buona lettura, nonché buona visione!

IL CONTESTO: LE STRADE DEL LAGO MAGGIORE PER GODERSI I 300 CV DELL’UNITÀ FRANCESE

Delle giornate di inizio autunno che sanno – a tratti – ancor un po’ d’estate. Una vettura sportiva con la giusta potenza per divertirsi (tanto) in strada e i toboga guidati del lago Maggiore lungo cui abbandonarsi al piacere di stare dietro a un volante. Nonché una location di assoluto prim’ordine ad accoglierci, ovvero il Boutique Hotel di Stresa [Indirizzo: Corso Umberto I, 21 – 28838 STRESA (VB); Mail: INFO@BHSTRESA.IT; TEL: 0323 086753], 5 Stelle Lusso di recente inaugurazione che non può mancare di solleticare gli interessi di chiunque ami il meglio che la vita può offrire e nel quale andremo a gustarci un piacevole break di metà giornata per un pranzo con vista sulle isole Borromee. E prima di ogni cosa lei: la Alpine A110 GT, variante vocata al touring della sports-car transalpina con la quale siamo andati a goderci alcuni dei tratti d’asfalto più coinvolgenti del territorio piemontese accompagnati da una meravigliosa – e inaspettata in questa misura – sinfonia suonata dai 300 CV dell’unità transalpina. Un road-trip che, come di consueto, ha preso il via da Kavallotta Golf Academy (oramai consolidato punto d’appoggio operativo di MDL – Motori Di Lusso) e dal quale abbiamo poi puntato le ruote in direzione degli ameni scenari lacustri di uno specchio d’acqua che divide le sue sponde tra Piemonte, Lombardia e Svizzera. E a completare il nostro luxury-experience-test non sono mancati – come di consueto – una serie di accessori che hanno compenetrato il nostro viaggio e che affiancano sempre le nostre attività, come il cronografo Gran Turismo di Orologi Monturve o i capi d’abbigliamento tecnici firmati S&M Abbigliamento. Il tutto reso possibile anche grazie alla preziosa consulenza tecnica di I GO Travel, agenzia di viaggio specializzata nella progettazione e realizzazione di travel-experience che rievocano i caratteri dell’autenticità, dell’art de vivre e della tradizione.

DATI TECNICI: UN 4 CILINDRI CHE VALE PER 6

E come in ogni grande spettacolo non è mancata una grande prima donna ad occupare il centro della scena, ovvero la vettura che ci accompagna in viaggio. La Alpine A110 GT. Un’auto pregna di carattere ma vocata alla fruibilità quotidiana e che sorprende con la sua profonda tonalità di scarico sin dalla prima pressione sul pulsante start. Una sports-car che si caratterizza per linee bilanciate ed equilibrate, sportive ma “pulite” e i cui dettami stilistici sono stati influenzati dal passato: la vettura reinterpreta infatti (in tutte e tre le sue varianti) in chiave moderna storia e tradizione del marchio in maniera sapiente e attenta. A partire dai gruppi ottici, che richiamano immediatamente alla mente quelli della A110 prodotta tra inizio ’60 e fine ‘70, per proseguire attraverso volumi e proporzioni che rimandano tanto alla A110 originale quanto alla A108 prodotta tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60. Ovviamente troviamo oggi elementi moderni: LED davanti e dietro, un telaio composto per il 96% di alluminio (che permette di contenere le masse entro un peso massimo a vuoto in ordine di marcia di 1.140 kg), cerchi da 18” (con coperture di primo equipaggiamento Michelin Pilot Sport 4 nelle misure 205/40 davanti e 235/40 dietro), freni Brembo di colore blu e con dischi da 320 su entrambi gli assi e lavorati da pinze a 4 pistoncini davanti e monopistone dietro, sospensioni a doppio triangolo con finecorsa idraulici di compressione, un tetto scavato quasi a doppia bolla, le prese d’aria integrate nei montanti posteriori e tanti richiami ad origine ed heritage del Brand. Il tutto suggellato da un grande ed ampio lunotto posteriore che lascia osservare la cover del motore e che culmina negli sfoghi d’aria calda sapientemente integrati nella sezione di coda, che a sua volta ospita un notevole estrattore al cui centro trova posto – come un suggestivo diamante su una bellissima corona – una singola uscita di scarico esagonale dalla presenza decisamente demarcata, tanto in termini visivi quanto di sonorità.

A dare anima alla piccola ma pepata sportiva francese è un 4 cilindri turbo – dotato di 4 valvole per cilindro – con alimentazione a benzina da 1.798 cc e qua in grado di sviluppare 300 CV di potenza a 6.300 giri e di 340 Nm di coppia a 6.000 giri, nonché affiancato nel funzionamento da un cambio automatico Getrag a 7 marce che scarica tali valori sulle sole ruote posteriori. Il tutto per prestazioni da sportiva di razza: 250 km/h di velocità massima e uno 0-100 km/h coperto in 4,2 secondi di tempo che regalano sorpassi e accelerazioni quasi motociclistici o comunque vicini a quelli di più vetture ancor più spinte. E la quintessenza di questa sports-car è espressa anche all’interno dell’abitacolo: minimalistico il giusto (i comandi sono affidati principalmente ad uno schermo touch da 7” – con Park Assist opzionale – ed i pulsanti ridotti all’essenziale) ma al contempo incredibilmente ben rifinito e curato. Pellami, Alcantara, impunture a vista, inserti metallici ed elementi in fibra di carbonio si amalgamano tra loro in un equilibrato gioco di contrasti materici in un cockpit in cui si fanno notare anche i sedili Sabelt (qua in versione Comfort e regolabili a 6 vie), il Pack Microfibra opzionale, le casse dell’impianto audio Focal, una serie di comandi aeronautici e un infotainment touch-screen rapido e intuitivo con connettività Bluetooth, Apple Carplay e AndroidAuto, nonché con la giusta attenzione – per una sportiva – per la riposizione dei piccoli oggetti e per la ricarica dei device mobili. Tutti i comandi essenziali sono collocati immediatamente a portata delle 9:15 sul volante (o nei satelliti alle spalle) o lungo il tunnel centrale, che integra il pulsante start e i comandi dei driving mode. Degna di nota anche la strumentazione: sempre ben leggibile, completamente digitale e che varia la sua infografica a seconda della modalità di guida inserita. E non manca anche l’attenzione ai bagagli se si desidera passare un weekend fuoriporta: 196 litri dietro e circa 90 davanti. E, a patto di non superare il metro e ottanta, c’è molto spazio anche alle spalle dei sedili. Pedaliere e battitacchi in alluminio completano la caratterizzazione di un abitacolo elegante, sportivo e al contempo essenziale e curato.

BREVI IMPRESSIONI DI GUIDA: UN SOUND ESTASIANTE PER UN’ESPERIENZA DI GUIDA DI GRANDE DIVERTIMENTO

È una sonorità di scarico roca e cupa a darci il benvenuto in abitacolo non appena si dà vita alla macchina. Ed è un vero piacere sentirla: graffiante, sorda e profonda. Trasmette immediatamente emozione, passione e coinvolgimento, trasportando istantaneamente il driver all’interno dell’esperienza di guida e facendolo sentire immediatamente protagonista della stessa. Ed è una triangolazione di guida (anche molto comoda) praticamente perfetta a sublimare sin da subito questa sensazione. La seduta è bassa, con le gambe che stanno molto allungate. Non si potrebbe chiedere di meglio su una sportiva. E anche il volante (ovviamente ampiamente regolabile) è un piacere da impugnare (si potrebbe richiedere solo più spessore della corona alle 9:15 per essere davvero perfetto): pone tutti i comandi necessari immediatamente a portata di mano, paddles compresi per il cambio marcia in manuale. Solo il satellite dei comandi della radio non è molto intuitivo, in quanto non immediatamente visibile. Per il resto tutti i comandi sono molto rapidi ed intuitivi e il sistema Park Assist opzionale (qua installato sulla vettura da noi testata) aiuta molto in fase di manovra. Una volta dentro la prima (a voi decidere se impiegare il cambio in funzione automatica o manuale, ma non si sente nessuna necessità – se non nella guida sportiva più spinta – di passare a quest’ultima funzione in quanto le logiche di cambiata sono molto ben calibrate e la trasmissione è incredibilmente veloce e precisa) si entra in una dimensione fatta di gran divertimento. La vettura spinge forte, senza mai dimostrarsi però eccessiva e senza mettere mai in difficoltà il suo driver (complici anche i controlli affiancati da tutti gli ADAS del caso) e permette al pilota di gustarsi tutta la spinta del motore declinando l’emozione di guida in tre modalità: Normal, Sport e Race (quest’ultima si attiva tenendo premuto più a lungo il tasto Sport integrato nel volante e consente inoltre di attivare il Launch Control qualora ne sentiate la necessità, magari nel corso di un track day o se semplicemente vi va di provare questo brivido su una strada dritta e desolata).

A prescindere dal driving mode inserito, il pilota può godere di una piacevolissima sonorità di compressione delle turbine, mentre a partire dalla modalità Sport diviene sensibilmente più presente – e con sensibilmente intendiamo dire davvero quello che il termine intende! – in quanto il timbro vocale del quattro cilindri non solo assume un tono più cupo, ma viene accompagnato da un borbottio di scarico in rilascio davvero estasiante e che non abbiamo mai trovato sino ad ora su una vettura di serie. Esatto. Neanche su una supercar. E per ogni appassionato che si rispetti, vi garantiamo, è una cosa davvero esaltante! Perché? Perché avviene con una frequenza non comune e scandisce con regolarità l’alternanza dei ritmi di rivoluzione dell’albero motore. Su questo aspetto, A110 GT merita davvero il 110 e lode con bacio accademico! Il motore spinge forte già dalla modalità Normal – senza mai intimorire – dimostrando una buona elasticità e un ottimo allungo (particolarmente, in questo driving mode, dai 4/5.000 giri). Si avverte solo un filo di turbo-lag ai bassi regimi di rotazione (nulla di particolarmente fastidioso, intendiamoci). Un effetto che scompare pressoché totalmente a partire dal driving mode Sport, che non solo fa sensibilmente incrementare timbro e scoppiettii di scarico, ma che rende il motore anche sensibilmente più pronto ai comandi del gas, facendo così percepire più schiena già dai 3.000/3.500 giri al minuto. Molto bella l’infografica che da qui in poi mostra anche coppia e potenza istantanei, g-force laterale e molto altro ancora. Dalla modalità Race la risposta del propulsore diviene ancor più immediata e l’assetto ancor più preciso, contribuendo così a copiare ancor meglio le traiettorie disegnate dalla mente del pilota, quando fino a prima veniva data priorità al comfort come strumento per sublimare la sportività al servizio della guida di tutti i giorni. L’erogazione del propulsore è ora ovviamente più graffiante e l’auto dimostra appieno tutto il suo grande potenziale già palese dalla modalità Sport. A prescindere dal driving mode inserito la vettura restituisce uno sterzo molto chirurgico e diretto che è un vero piacere da utilizzare nei cambi di direzione ed un cambio estremamente veloce, rapido e preciso, nonché una frenata tanto potente quanto modulabile e che fa il paio ad un assetto globalmente sportivo ma anche permissivo nei confronti di dossi e imperfezioni del manto stradale, restituendo così sia grande precisione nell’impostare le traiettorie desiderata dal pilota che estrema fruibilità nell’impiego quotidiano. Il tutto abbinato ad un motore che restituisce sprint da centometrista e una notevole capacità di allungo, oltre ad una piacevole elasticità. Il tutto senza mai mettere a disagio o in difficoltà il suo pilota ma consentendogli anzi, in totale sicurezza, di godersi il grande divertimento che questa vettura sa regalare al volante!

CONCLUSIONI: PERFETTA PER GLI SPORTIVI CHE NON SANNO RINUNCIARE ALL’IMPIEGO QUOTIDIANO

Se siete insomma in cerca di una sportiva con cui divertirvi alla grande e con la quale affrontare anche la guida di tutti i giorni e con cui regalarvi anche il piacere di distinguervi dalle masse, bhé allora Alpine A110 GT è la sports-car che fa per voi. Fruibile, comoda e con la giusta capacità per caricare bagagli se vi volete concedere delle piacevoli gite fuoriporta, magari privilegiando qualche bel passo di montagna in luogo delle tratte autostradali nel corso dei trasferimenti per godere appieno della sua guida emozionale e della estasiante colonna sonora che è in grado di restituire. Il prezzo? In Italia il listino della GT si apre a quota 73.850 euro chiavi in mano e IVA inclusa. Come di consueto, vi rimandiamo al video in apertura per scoprire tutti i dettagli. Inoltre, se volete vivere in prima persona le emozioni da noi provate, potete contattarci all’indirizzo: mdldolcevita@gmail.com per acquistare i nostri pacchetti esperienziali che ripercorrono le orme dei nostri luxury-experience-test!

FOTO: | PICTURES: ALESSANDRO COLOMBO; ALESSANDRO GUSTINELLI

UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE A: | SPECIAL THANKS TO:

ALPINE CARS; KAVALLOTTA GOLF ACADEMY; BOUTIQUE HOTEL STRESA; FIRENET LTD SrL; CCIS SrL; I GO TRAVEL; OROLOGI MONTURVE; FONDAZIONE MARCO SIMONCELLI; S&M ABBIGLIAMENTO; SECRET SHOES VENICE

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