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Dallara Stradale: 400 CV e soluzioni ingegneristiche raffinate

Il costruttore italiano ha fatto cadere i veli dalla Dallara Stradale, barchetta trasformabile in roadster capace di 400 CV di potenza e caratterizzata da soluzioni ingegneristiche ardite

Fare un’automobile bella, o farla brutta, costa uguale. Allora tanto vale farla bella”. È sempre stata la filosofia di Giampaolo Dallara, che deve evidentemente essersi ricordato di questa sua affermazione nel progettare la Dallara Stradale, prima vettura street legal del celeberrimo costruttore italiano da sempre attivo nel mondo delle competizioni e che aggiunge al gusto estetico italiano anche un’elevata dose di creatività ingegneristica.

Carico aerodinamico elevato

La Dallara Stradale è infatti in grado di trasformarsi da barchetta in roadster semplicemente integrando sulla struttura portante una serie di elementi addizionali, come un T-Frame posteriore a cui poter fissare delle aperture ad ala di gabbiano (nella configurazione barchetta la vettura è infatti priva di porte) e un profilo alare posteriore di grandi dimensioni, che permette alla biposto italiana di disporre così di ben 820 kg di downforce.

Forme aerodinamiche, filanti ed essenziali caratterizzano lo stile sportivo della Dallara Stradale, che ferma l’ago della bilancia a quota 855 kg di peso a secco e che mette sul tavolo dimensioni pari a 4.158 mm di lunghezza, 1.875 mm di larghezza, 1.041 mm di altezza e 2.475 mm di interasse, oltre a soluzioni tecniche raffinate come il telaio monoscocca in CFRP (con fibre composite preimpregnate, rinforzi realizzati tramite procedura carbon sheet moulding e altre componenti che sfruttano la tecnologia long fiber compression moulding) e le sospensioni a quadrilatero articolato a triangoli sovrapposti.

Potenza elevata su poco peso

L’assetto regolabile opzionale completa la dotazione della Dallara Stradale, che aggiunge a quanto elencato anche un’elettronica di origine Bosch. Cuore e anima della trasformabile barchetta italiana è un’unità quadricilindrica da 2.3 litri turbo collocata in posizione posteriore centrale capace di 400 CV di potenza a 6.200 giri/min e 500 Nm di coppia tra 3.000 e 5.000 giri/min al cui fianco lavora una trasmissione manuale a sei rapporti (opzionale il robotizzato con paddles al volante e dotato, come il manuale, di due modalità di cambiata: Normal e Sport) che, inviando tali valori alle ruote posteriori, consente alla vettura made in Italy di scattare verso i 100 km/h con partenza da fermo in 3.25 secondi e di raggiungere 280 km/h di velocità massima. La forza laterale? Dovrebbe superare i 2g, mentre il listino prezzi dovrebbe aprirsi a circa 155.000 euro.

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