Pagani Zonda Arrivederci: 760 CV per dire addio alla Zonda
La Casa di San Cesario Sul Panaro ha presentato alla Monterey Car Week 2024 la Pagani Zonda Arrivederci, ultimo esemplare dei 140 previsti della Zonda per dire addio al modello
Alla fine questo momento è arrivato. Ed è arrivato nel corso della Monterey Car Week 2024. A 25 anni di distanza dal debutto al (ormai defunto) Salone dell’Automobile di Ginevra del 1999, la Casa di San Cesario Sul Panaro saluta definitivamente il suo primo storico modello con la Pagani Zonda Arrivederci, ultimo esemplare della leggendaria hypercar italiana.
SOLO UNA
La vettura ha debuttato in società al The Quail, nel corso di “A Motorsport Gathering” (evento punta di diamante della Monterey Car Week 2024) in data 16 agosto ed è ovviamente una one-off destinata ad un ignoto (quanto fortunato) collezionista.
Cuore pulsante di questo esemplare unico è l’iconico 12 cilindri a V aspirato da 7.3 litri di origine Mercedes-AMG, qua in grado di sviluppare 760 CV di potenza e in grado di “bruciare” lo 0-100 km/h in meno di tre secondi di tempo e di garantire una top speed superiore a 350 km/h.
Lo styling di Pagani Zonda Arrivederci è stato pensato per richiamare alla mente quello impiegato su Zonda 760 e permette di notare dei cerchi di derivazione Zonda S (di inedito disegno); un profilo alare posteriore ispirato a quello di Zonda JC e – ovviamente – tutta una serie di elementi distintivi specifici, nonché la finitura in color argento per gli elementi in fibra di carbonio a vista.
LA FINE DI UN’ERA
Pagani Zonda Arrivederci riporta quindi sul telaio il numero “140” – ovvero la tiratura totale prevista per la produzione del modello – vanta una carrozzeria in Alutex (un materiale composito specifico per questa vettura) e mette in mostra un corpo-vettura (dipinto a mano) in color Blu Danubio con elementi rossi e blu. Aperta la portiera la vettura mette in mostra – tra i vari elementi – dei rivestimenti in pelle rossa e particolari in fibra di carbonio a vista allo scopo di omaggiare la storia del marchio. Non resta che invidiare il fortunato che potrà aggiungerla in collezione.
