La Casa di Varese ha fatto cadere i veli dalla MV Agusta F4 Claudio, final edition della F4 di seconda generazione che vedremo dal vivo a EICMA 2018
La Casa di Schiranna ha (in vista di EICMA 2018) fatto cadere i veli dalla MV Agusta F4 Claudio, edizione limitata a 100 unità della F4 (e basata sulla variante RC) che rende omaggio a Claudio Castiglioni e che saluta il modello in gamma della supersportiva italiana allo scopo di cedere il posto (in data da definirsi) alla sua terza generazione.

Elettronica

La MV Agusta F4 Claudio rappresenta infatti la final edition della F4 di seconda generazione, ed è connotata da un’estetica dedicata, oltre che da una serie di soluzioni tecniche raffinate. Le forchette del cambio sono state oggetto di trattamento DLC (Diamond Like Carbon), che ne incrementa la durezza (resistenza all’abrasione e all’usura) e ne riduce il coefficiente di attrito; le mappe vengono selezionate tramite pulsantiera esclusiva e sono quattro (Normal, Sport, Rain e Custom; quest’ultima permette di personalizzare parametri come la risposta del comando gas e il freno motore); il controllo di trazione, che si avvale di una evoluta e completa piattaforma inerziale, contempla otto livelli d’azione; il cambio elettronico è di tipo MV EAS 2.0, con assistenza elettronica Up&Down; mentre specifico è il cruscotto AIM con acquisizione dati GPS integrato e software apposito.

Materiali nobili
Tantissimi i ‘materiali nobili’: la MV Agusta F4 Claudio impiega in maniera estesa il titanio, la fibra di carbonio e le leghe leggere. L’intera carenatura è realizzata in CFRP e la trama, specificamente disegnata, vede l’alternanza di aree con finitura lucida ad altre con finitura opaca. Il design è esaltato da un filo dorato, costituito da rame rivestito tramite trattamento anodico. Il cupolino, le fiancate, il puntale e il copricodino monoposto sono in fibra di carbonio, al pari dei cerchi BST Rapid Teck.

Il titanio è stato utilizzato per i terminali dell’impianto di scarico SC- Project, forniti a corredo con il kit racing, e che riporta sui silenziatori il logo Claudio applicato tramite laser; altra particolarità è la lavorazione CNC del fondello posteriore. Spazio al titanio anche per la viteria, mentre le leghe di alluminio lavorate alle macchine utensili a controllo numerico prendono il sopravvento per quanto riguarda componenti funzionali come la piastra superiore di sterzo, ampiamente alleggerita; le pedane pilota regolabili in altezza; il dado della ruota posteriore, montato a sbalzo sul monobraccio; le leve di freno e frizione, le pulsantiere racing, i tappi dei serbatoi del fluido idraulico destinato all’impianto frenante e alla frizione e il tappo del carburante. A suggellare l’esclusività della F4 Claudio contribuisce la sella del pilota, che si caratterizza per la lavorazione trapuntata, con il logo Claudio ricamato.

Ciclistica da SBK

Completano la dotazione della MV Agusta F4 Claudio i dischi anteriori da 320 mm di diametro Brembo Racing con sistema T-Drive, fascia frenante in acciaio e flangia in alluminio (l’accoppiamento tra fascia e campana – qui alleggerita da lavorazioni CNC – è inoltre privo di nottolini) e la forcella USD di tipo NIX 30 con trattamento superficiale TiN e steli da 43 mm di diametro (con regolazione manuale separata in compressione e in estensione, nonché della regolazione del precarico molla) con foderi neri. Stesse opportunità di intervento ma tramite registri in alluminio anodizzato sull’ammortizzatore TTX36 con serbatoio piggyback. Di primo equipaggiamento gli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa, nelle misure 120/70 ZR17 all’anteriore e 200/55 ZR17 al posteriore: la spalla è caratterizzata dalla colorazione dorata, un’altra soluzione estetica riservata alla F4 Claudio.

Motore da 212 CV

Il regime di intervento del limitatore è fissato a 14.200 giri/min, mentre le bielle sono in titanio. L’albero motore è stato specificamente bilanciato e alleggerito per questo propulsore Corsa Corta con catena di distribuzione centrale. La potenza massima, in configurazione pista, della MV Agusta F4 Claudio è di 212 CV all’albero a 13.450 giri/min, con la coppia che si attesta a 115 Nm a 9.300 giri/min. In questa configurazione la F4 Claudio monta lo scarico racing completo a doppia uscita. In allestimento standard, omologato per l’utilizzo stradale, la potenza massima raggiunge i 205 CV. Il sistema integrato di accensione e iniezione MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control System) sulla MV Agusta F4 Claudio si avvale di otto iniettori: quattro inferiori Mitsubishi e quattro superiori Magneti Marelli a portata maggiorata. La centralina di controllo motore Eldor EM2.0 gestisce anche il corpo farfallato full Ride By Wire Mikuni e le bobine pencil-coil con tecnologia “ion-sensing”, controllo della detonazione e misfire.

183 kg a secco

I cornetti di aspirazione sono ad altezza variabile con sistema TSS (Torque Shift System). Numerosi gli interventi specificamente studiati dal Reparto Corse per la F4 Claudio: i condotti di aspirazione e di scarico della testa sono stati rivisitati per migliorare l’efficienza fluidodinamica e i bicchierini delle valvole con trattamento DLC hanno permesso di ridurre gli attriti. Inoltre la F4 Claudio monta una frizione STM multidisco in bagno d’olio, con dispositivo antisaltellamento meccanico, azionata da una pompa radiale Brembo. Il cambio, che fin dalle origini del progetto F4 è estraibile, dispone di sei rapporti con ingranaggi sempre in presa. Le misure? Interasse di 1.430 mm, avancorsa di 100,4 mm e altezza sella di 830 mm. La capacità del serbatoio carburante è di 17 litri, mentre il peso a secco viene fermato a quota 183 kg in configurazione standard, 175 con scarico SC-Project e centralina dedicata.