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Museo Agusta: a Cascina Costa la storia di aviazione e motociclismo all’italiana

In occasione della prova su strada della MV Agusta Brutale M.Y. 2016, abbiamo avuto modo di conoscere e scoprire il Museo Agusta di Cascina Costa, un luogo al cui interno è possibile osservare e comprendere la storia di aviazione e motociclismo Made in Varese

La storia, quella con la S maiuscola, di aviazione e motociclismo Tricolore ha avuto origine qui, nella provincia di Varese, in un luogo di nome Cascina Costa, a due passi dall’Aeroporto Internazionale di Malpensa. Una storia che abbiamo ripercorso su strada, in occasione della prova della MV Agusta Brutale 800 M.Y. 2016 (di cui vi mostreremo il video la prossima settimana) e che ci ha portato a passare attraverso il Museo del Volo di Volandia per arrivare sino a Schiranna partendo da qua, da quel luogo che ci troviamo oggi a descrivervi, ovvero il Museo Agusta: un vero e proprio forziere che conserva al suo interno un tesoro unico al Mondo – ovvero anni di tradizione motociclistica e aeronautica all’italiana – e che si erge a pochi metri dalla sede storica (una delle tante in tutto il Pianeta oggi) del marchio AgustaWestland, il quale fa parte della gigantesca galassia che porta ora il nome di Leonardo-Finmeccanica.

9 gennaio 1945: una data che ha cambiato la storia

Una storia, dicevamo, che inizia ben 71 anni fa, ovvero nel 1945, quando la Costruzioni Aeronautiche Agusta, allo scopo di diversificare la produzione aeronautica messa in crisi dai risvolti della conclusione del Secondo Conflitto Mondiale, grazie ad una brillante intuizione della famiglia Agusta, decise, in data 9 gennaio di quell’anno, di dare alla luce il marchio MV Agusta (ove MV sta per Meccanica Verghera) per la produzione di motori industriali e macchinari di vario tipo, senza sapere ancora che quel momento avrebbe segnato così in maniera indelebile la storia del motociclismo.

Riprendendo un prototipo del 1943, un monociclindrico 2 tempi da 98 cc a due velocità, il marchio Agusta realizza così un motociclo con telaio rigido sulla ruota posteriore, il quale venne poi presentato alla stampa nel novembre del 1945 e al grande pubblico – in Piazza Cordusio a Milano – in occasione della Vigilia di Natale dello stesso anno: la “Vespa 98” (gentilmente messaci a disposizione su strada dagli uomini del Museo Agusta accanto alla nuova Brutale 800 nel corso del nostro test ride lungo i luoghi della tradizione del marchio), che entrò in commercio a partire dalla primavera del 1946. A metà dello stesso anno debutta la versione a 3 marce della stessa moto, che viene rinominata semplicemente “MV 98” a causa della proprietà del nome di un’altra icona italiana, ovvero il marchio “Vespa”.

6 ottobre 1946: debutto vincente in gara per la MV Agusta

I rappresentanti milanesi del marchio MV, Nencioni e Conficoni (già validi piloti) decisero poi nel corso dello stesso anno di fare una scelta molto coraggiosa, ovvero presentarsi al via della gara di regolarità di La Spezia (la Coppa del Golfo) proprio con la MV 98 allo scopo di far conoscere il neonato marchio. Il risultato? Una sorprendente vittoria. È il 6 ottobre del 1946 e la MV Agusta entra prepotentemente di diritto nella storia del motociclismo agonistico.

E questa storia è esposta proprio qui, intorno a noi. Parcheggiamo la MV Agusta Brutale 800 M.Y. 2016 oggetto del nostro test ride al di fuori del Museo Agusta dunque, ci togliamo giacca e casco, ed entriamo a scoprire nel dettaglio un passato di moto, elicotteri e personaggi divenuto leggendario. Dal debutto sul mercato della 98 la produzione MV Agusta dell’epoca è stata infatti quanto mai variegata, dando alla luce moto, scooter e motocarri: si va dai 50 cc fino ai 750 cc per un totale stimato di ben oltre 235.000 esemplari realizzati. Un numero incredibile per quel periodo storico.

Dal 1945 al 1977: un marchio che ha segnato un’epoca e rinato grazie alla famiglia Castiglioni

Questo genere di attività commerciale – in particolar modo nel corso degli anni ’50 – ha contribuito in modo determinante all’acquisizione della licenza Bell-Helicopter nel 1952 e al rilancio dell’attività aeronautica marchiata Agusta. Un’attività commerciale e sportiva che può essere ammirata (in forma ovviamente sintetizzata e con gli scatti della nostra gallery) tra i corridoi del Museo Agusta di Cascina Costa, al cui interno trovano spazio più di 60 motocicli e numerosi cimeli aeronautici: si va dalla già menzionata MV 98 2 tempi a due valvole del 1946 per arrivare sino alla MV 48 “G” ciclomotore 2 tempi del 1971, passando per veri e propri gioielli stradali e sportivi che hanno fatto sognare (e continuano a farlo) appassionati di tutto il Mondo, come la MV 175  “CSS” Disco Volante del 1954, o la MV 500 4 cilindri 4 tempi sei valvole da corsa del 1964, tanto per citarne alcune. Tutte affiancate sullo spazio espositivo da numerose testimonianze aeronautiche che dal passato tracciano una linea temporale che scorre verso il presente del marchio Agusta.

Dai disegni tecnici ai particolari ingegneristici passando per i velivoli ad ala rotante esposti all’esterno, come l’AW109 o l’AW 129 Mangusta in dotazione all’Esercito Italiano. Di tutto e di più insomma. E comodamente a portata di tutti gli appassionati che desiderano conoscere il Museo Agusta di Cascina Costa, che ogni anno accoglie oltre 7.000 visitatori e che permette al pubblico di accedere al suo interno al martedì e al mercoledì dalle 14:00 alle 18:00, al sabato dalle 9:30 alle 12:00 e dalle 14:30 alle 17:00 e la domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00. Il costo? Solo 2.50 euro l’intero e 1.50 il ridotto. Per maggiori informazioni, consultare il sito Internet dedicato.

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