Lamborghini Urus SE [Prova]: 800 CV (ibridi) per viaggiare in grande stile
Abbiamo messo alla prova sulle strade di Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna – toccando location dal sapore medievaleggiante – Lamborghini Urus SE. Ecco come è andato il nostro test. Buona lettura e buona visione!
Il contesto: un viaggio attraverso le atmosfere medievaleggianti di Piemonte ed Emilia passando per la Lombardia
Piemonte – Prendete delle belle giornate di sole di un’estate che sta iniziando. Di quelle lunghe e coi tramonti infiniti su scenari che si starebbero a rimirare per ore. Aggiungeteci la voglia di guidare, di macinare km, di viaggiare e “perdersi” lungo le suggestive strade italiane di Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. E ora aggiungeteci una vettura che renderebbe piacevole qualunque viaggio di centinaia di km. Ecco: questa è stata la nostra prova di Lamborghini Urus SE. Sfacciata, muscolosa, potente e tecnologica. Ma anche comoda, rilassante, trasversale e adatta alle esigenze della famiglia. Sono i tratti distintivi che caratterizzano il crossover del Toro dal suo debutto e che vengono ora esaltati dalla versione attualmente disponibile in listino del super-SUV di Sant’Agata Bolognese che dallo scorso aprile ha rimpiazzato l’Urus completamente termico. Una bella giornata di sole con l’alba al mattino presto e il tramonto alle 21:00/21:30 inoltrate dicevamo. E tanti km dinnanzi a noi da percorrere e tutti pensati per andare a toccare location che rimandano a suggestioni medievali lungo il nord-Italia. Dal Castello Dal Pozzo, che si erge sopra Arona, dominando il Lago Maggiore dall’alto, passando attraverso Grazzano Visconti (attraversando la Lombardia e l’Oltrepo’ Pavese), nel piacentino, per arrivare poi al Castello di Tabiano, a Salsomaggiore Terme. Il tutto con una delle migliori compagne di viaggio che si possano richiedere per percorrere molti km in lungo e in largo, ovvero il crossover plug-in hybrid del Toro, che mette sul piatto una motorizzazione ibrida da 800 CV, nonché un’estetica leggermente rivisitata e una dotazione aggiornata rispetto al modello completamente termico uscente.

Dati tecnici: 800 CV al servizio del viaggio, sportivo o in relax
Impossibile parlare di una Lamborghini senza parlare anche della sua tecnica. Partiamo quindi proprio da questa allora per comprendere in cosa Urus SE si aggiorna e si rinnova. A partire dalla sua motorizzazione: a muovere lo sportivissimo SUV italiano è un 8 cilindri a V biturbo da 4.0 litri re-ingegnerizzato per lavorare in sinergia con il propulsore elettrico, che viene alimentato da una batteria agli ioni di litio da 25,9 kWh, collocata al di sotto del piano di carico e sopra il differenziale posteriore a controllo elettronico. Il lavoro congiunto delle due unità mette a disposizione del sistema un totale di 800 CV di potenza a 6.000 giri/minuto e una coppia totale di 950 Nm di coppia già disponibile a 1.750 giri/min e fino a 5.750 giri/min. Valori che valgono al super-SUV italiano uno 0-100 km/h in 3.4 secondi; uno 0-200 km/h in 11.2 secondi e 312 km/h di velocità massima. Ciliegina sulla torta: il rapporto peso-potenza è di 3.13 kg/CV. Inoltre il motore elettrico sincrono a magneti permanenti, a monte del nuovo cambio automatico a 8 rapporti, può fungere da boost per il motore termico V8 ma anche da elemento di trazione, il che rende l’auto – quando desiderato dal guidatore – un veicolo 100% elettrico 4WD in grado di percorrere oltre 60 km in modalità EV. Al debutto il nuovo ripartitore di coppia centrale a controllo elettronico continuo con frizione a lamelle a regolazione elettroidraulica: posto centralmente, distribuisce la coppia motrice in modo variabile e continuo tra l’asse anteriore e quello posteriore. Il ripartitore lavora in sinergia con il nuovo differenziale autobloccante a controllo elettronico installato sul retrotreno, promettendo così un comportamento sovrasterzante “on demand”.
Ma dicevamo, Urus SE si aggiorna anche nell’estetica e nella dotazione. Quindi: In termini estetici troviamo al debutto una sezione frontale dominata da un nuovo cofano dal design flottante (che richiama gli stilemi visti sulla Revuelto), un inedito paraurti, una griglia frontale di nuovo disegno e i gruppi ottici dotati di tecnologia Matrix LED, che introducono un’inedita firma luminosa ispirata alla coda di un toro. La sezione posteriore mostra un retrotreno ridisegnato introducendo un elemento di continuità ispirato alla Gallardo, che armonizza le linee raccordando i gruppi ottici con fari a “Y” al nuovo diffusore posteriore. Quest’ultimo, unitamente al nuovo spoiler, accresce il carico aerodinamico posteriore del 35% alle alte velocità rispetto a Urus S. L’efficienza aerodinamica è migliorata anche grazie a nuove uscite d’aria sul fondo e a rinnovati condotti aerodinamici, che convogliano un maggiore flusso d’aria per il raffreddamento degli organi meccanici e del motore, con un incremento del 15% rispetto all’Urus solamente termico. Il nuovo design della sezione anteriore, unito ad una ottimizzazione del fondo aerodinamico ha inoltre permesso di migliorare la gestione dei flussi dedicati all’impianto frenante con un miglioramento del 30% rispetto al sistema precedente.
Il lavoro congiunto delle due unità mette a disposizione del sistema un totale di 800 CV di potenza a 6.000 giri/minuto e una coppia totale di 950 Nm di coppia già disponibile a 1.750 giri/min e fino a 5.750 giri/min. Valori che valgono al super-SUV italiano uno 0-100 km/h in 3.4 secondi; uno 0-200 km/h in 11.2 secondi e in 312 km/h di velocità massima. Ciliegina sulla torta: il rapporto peso-potenza è di 3.13 kg/CV.
Aperta la portiera si notano svariate novità: al centro della plancia è stato installato uno schermo da 12,3” che presenta un HMI di derivazione Revuelto. Il lavoro dei designer del Lamborghini Centro Stile si è inoltre focalizzato sulle bocchette d’aerazione, sui decori in alluminio anodizzato con conformazione a Y e su nuovi rivestimenti per pannelli, sedili e plancia, che presenta una inedita pulsantiera meccanica di ispirazione aeronautica. Il quadro strumenti è digitale e da 12,3” e così come al centro della plancia è stato integrato il già citato display touch da 12,3”, includendo anche un sistema di telemetria dedicato al modello e nuove visualizzazioni relative ai sistemi di ausilio alla guida. Al centro della consolle, il selettore “Tamburo” consente di selezionare le diverse modalità di guida: grazie all’introduzione del powertrain ibrido le sei modalità di guida del termico vengono abbinate a quattro nuove Electric Performance Strategies (EPS) per un totale di undici combinazioni. Alle modalità Strada, Sport e Corsa (per l’utilizzo su strada e pista), Neve, Sabbia e Terra (per fondi dall’aderenza differente all’asfalto) si aggiungono le strategie EV Drive, Hybrid, Performance e Recharge. Svariate le opzioni di personalizzazione. Si rinnova la gamma di cerchi in lega con l’introduzione del modello Galanthus da 23” abbinati di serie a nuovi pneumatici Pirelli P Zero. Sono tre i P Zero dedicati, dai 21” ai 23”. A questi si aggiunge lo Scorpion Winter 2 per la stagione fredda. Si amplia anche la gamma di colorazioni con oltre 100 opzioni per la carrozzeria, tra cui due nuove tinte proposte al lancio: l’Arancio Egon, in abbinamento all’abitacolo in Arancio Apodis, e il Bianco Sapphirus con interni in Terra Kedros. Gli interni offrono 47 combinazioni di colore e quattro tipologie di ricami tra cui l’esclusivo Q-citura, a cui si aggiunge la possibilità di accedere al programma Ad Personam, che consente di rendere unica la propria vettura.

Brevi impressioni di guida: 11 anime per diverse condizioni stradali
Ma la vera essenza di Lamborghini Urus SE non può essere scoperta se non in un modo ed in uno solamente, ovvero quello più bello: mettendosi alla guida. Una pressione sul pulsante start e accade quel che ci si attenderebbe quando si avvia qualsiasi vettura della Casa del Toro: un boato che scuote l’anima e che vibra nell’aria (e nelle ossa). A patto di selezionare subito la modalità Strada; in caso contrario la vettura si avvierà in elettrico. La triangolazione di guida è perfetta e ampiamente regolabile e qua sublimata (sulla versione da noi avuta in prova) da tutti i comfort possibili: funzioni di ventilazione e di riscaldamento, nonché di massaggio. Il tutto coronato da un ambiente che trasmette sopra ogni cosa un elevato senso di benessere, grazie anche al tetto in vetro, ai rivestimenti in pelle e Alcantara e ai numerosissimi inserti in carbonio, a cui si aggiungono – come ci ricordano i battitacchi – anche alcuni elementi firmati ‘Ad Personam’, nonché l’impianto audio bang & Olufsen. Stringiamo le mani intorno allo sterzo che risulta immediatamente perfetto tanto per impugnatura che per diametro. I paddles seguono lo stesso nella sua corsa. Innestiamo la prima e iniziamo a questo punto il nostro viaggio. Il motore eroga con forza ma in maniera elastica e progressiva, pur dimostrando quella propensione alla forza bruta che ci si attenderebbe da una vettura con 800 CV e che mette al centro del volante il logo del Toro. Sebbene inizialmente la sua erogazione possa sembrare un po’ brusca e nervosa, basta prenderci un attimo la mano per scoprire la sua vocazione al viaggio. Questo almeno in modalità Strada e nelle modalità EV, che consentono di godersi andature turistiche, autostradali e cittadine in assoluto relax. Il motore si dimostra sempre molto pronto ed elastico e allunga con forza una volta passata la soglia dei 5.000 giri/min. Complessivamente Urus SE è una vettura estremamente bilanciata, che invita a viaggiare e che consente di farlo in gran scioltezza. E pur disponendo di tantissima sostanza, non invita quasi mai ad esagerare con il gas, nonostante un’erogazione a tratti anche molto maschia e brusca, come dicevamo. Gli ADAS sono molteplici e fanno il loro lavoro ogni qual volta chiamati in servizio (solo il mantenimento di corsia si dimostra molto invasivo). A prescindere dal driving mode selezionato, Urus SE dimostra un’ottima precisione di guida in termini di handling e garantisce uno sterzo sempre chirurgico e diretto, nonché pratico grazie anche ai paddles integrati e ai comandi ben disposti. Il cambio è sempre fulmineo e preciso e fa il paio ad una risposta al pedale, da parte del powertrain, sempre molto immediata. E anche il peso non viene minimamente avvertito in nessun frangente di guida.
Ma è ovviamente nei driving mode Sport e Corsa che questa vettura mette in mostra tutta la sua anima Lamborghini. In Sport inizia ovviamente a emergere la propensione sportiva del super-SUV di Sant’Agata Bolognese: il motore inizia ad essere ancor più pronto e reattivo e inizia a far decisamente avvertire il suo timbro vocale in abitacolo. La risposta al pedale del gas diviene più tempestiva ed anche l’assetto inizia ad assecondare una guida sicuramente più dinamica. Ma è in Corsa che Urus SE diviene davvero funambolica e travolgente. L’infografica della strumentazione diviene estremamente minimalistica per concentrarsi solo sui parametri essenziali (giri motore e velocità su tutti) e l’erogazione del motore diventa esplosiva. L’8 cilindri a V turbocompresso diventa ora un mostro di carattere allungando con forza verso la zona rossa del contagiri e con un’erogazione ora decisamente maschia, brusca e aggressiva. E il tutto accompagnato da una colonna sonora roca e cupa, che però non diviene mai esageratamente ingombrante in abitacolo. Dopotutto si tratta pur sempre di una vettura vocata sopra ogni cosa al viaggio, magari con famiglia al seguito. Ed è ovviamente nei tratti guidati che regala il massimo della soddisfazione, perché non solo il motore si dimostra estremamente sportivo, ma anche l’assetto diviene estremamente chirurgico, copiando con estrema precisione le traiettorie impostate dalla mente del pilota per uscire fuori dalle curve con una forza travolgente e regalando grande divertimento e enormi soddisfazioni al driver. E il tutto coronato da un cambio ora con logiche più fulminee che mai.

A seconda della modalità impostata cambia l’altezza da terra della vettura, che varia da -15 mm in Corsa fino a +75 mm quando si attiva il lifting system rispetto al normale assetto in strada, oltre ai parametri che regolano sterzo, guidabilità, mappatura e sound del V8 biturbo. Di pari passo varia anche la calibrazione delle sospensioni ad aria, adattandosi al setting impostato. In Strada viene privilegiato il comfort; in Sport invece l’attenzione è rivolta verso precisione e innesco e mantenimento del sovrasterzo. In Corsa vengono controllati i movimenti di cassa (beccheggio, imbardata, rollio e pompaggio), rendendo la vettura estremamente stabile e reattiva, grazie anche alle barre antirollio elettroniche gestite dal sistema a 48V. E se ci si trova ad avere a che fare con fondi viscidi o sdrucciolevoli ecco che entrano in gioco le modalità Neve, Sabbia e Terra, ottimizzate per massimizzare l’escursione delle ruote e la costanza delle forze a terra allo scopo di restituire la miglior trazione possibile su qualsiasi tipologia di superficie. EV massimizza invece il potenziale elettrico della vettura: calibrata per la guida in città consente non solo di percorrere oltre 60 km sfruttando solo la batteria e il motore elettrico, ma anche di raggiungere una velocità massima superiore ai 130 km/h, oltre la quale interviene automaticamente il V8, così come quando la richiesta di coppia alle ruote supera quella che può essere erogata dal propulsore elettrico (ed è anche un comodo range-extender quando si desidera conservare il carburante per le tratte più lunghe). Hybrid, selezionabile quando si guida in modalità Strada, rappresenta il massimo dell’efficienza, del comfort e del bilanciamento tra motore termico ed elettrico: è l’opzione più versatile per la guida quotidiana. Recharge, selezionabile nelle modalità Strada, Sport, Corsa e Neve, consente di ricaricare fino all’80% la batteria. Performance invece consente di godere al massimo le potenzialità della vettura, non solo in modalità Strada, Sport e Corsa ma anche in Sabbia e Terra, esaltando così le qualità dinamiche dell’auto.
Conclusioni: la Lamborghini giusta per chi cerca la trasversalità!
In sintesi, Lamborghini Urus SE è una vettura estremamente poliedrica e trasversale e che – come accade per la Ducati Multistrada – consente di affrontare praticamente ogni condizione di guida, sia grazie ad un’architettura intrinsecamente predisposta a farlo, che ad un’elettronica che mutua il comportamento del veicolo in un clic dal selettore in abitacolo. Oltre ad essere un’auto estremamente predisposta al viaggio e ai grandi chilometraggi in estrema scioltezza e che mette, sopra ad ogni cosa, al centro dell’esperienza di guida il benessere in abitacolo pur disponendo di tutta quell’anima che da sempre caratterizza le vetture della Casa del Toro. Vocata sia a viaggiare con famiglia e bagagli (ma nel pieno rispetto dei valori Lamborghini) che a consentire di divertirsi da soli quando si desidera godere delle prestazioni tipiche delle auto di Sant’Agata Bolognese, che si cerchino le performance o che si cerchi invece una guida in fuoristrada su sabbia, sterrato o neve. Insomma: se vi riconoscete nei valori Lamborghini (tecnologia, prestazioni e un design che non passa inosservato) ma volete condividerli con la famiglia e necessitate di vasta capacità di carico e di usabilità quotidiana, allora Urus SE è sicuramente l’auto che fa per voi. Come di consueto, vi rimandiamo al video in apertura per scoprire tutti i dettagli. Inoltre, se volete vivere in prima persona le emozioni da noi provate, potete contattarci all’indirizzo: mdldolcevita@gmail.com per acquistare i nostri pacchetti esperienziali che ripercorrono le orme dei nostri luxury-experience-test!
SI RINGRAZIANO:
AUTOMOBILI LAMBORGHINI; CASTELLO DAL POZZO; GRAZZANO VISCONTI; CASTELLO E BORGO DI TABIANO; I GO TRAVEL