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McLaren Artura [CONOSCIAMOLA DA VICINO]: a tu per tu, dal vivo, con la supercar ibrida di Woking!

Abbiamo avuto modo di conoscere per la prima volta dal vivo la McLaren Artura, prima supercar ibrida prodotta in serie del costruttore inglese e che in Italia verrà proposta a partire da 231.000 euro. Ecco cosa abbiamo scoperto stando a stretto contatto con lei

Art and Future. È questa la filosofia che sta dietro al nome Artura (una nomenclatura che è quindi acronimo di entrambi i concetti), ovvero la prima supercar elettrificata prodotta in serie dalla Casa di Woking e che abbiamo avuto l’occasione di poter conoscere da vicino in occasione di un evento privato tenutosi a Milano e dedicato alla stampa di settore.

LO STILE: UN NUOVO MODO DI INTERPRETARE L’IDENTITÀ MCLAREN

Caratterizzata da forme filanti e moderne – a tratti anche futuristiche – la McLaren Artura è un’auto davvero fantastica a osservarsi dal vivo. Immediatamente identificabile come una McLaren per forme e soluzioni stilistiche, quest’auto è un trionfo di giochi di volumi. Di cavità e di forme in rilievo, oltre che di stilemi: dalla griglia posteriore a motivo esagonale con scarichi al centro passando per il logo McLaren suggerito dalla conformazione delle prese d’aria sulle fiancate, per arrivare sino ai gruppi ottici minimalisti davanti e dietro.

Al centro di questo progetto completamente nuovo troviamo fondamentalmente due cose: il telaio di inedita concezione e il gruppo motopropulsore. L’ibrida plug-in inglese è infatti la prima McLaren ad impiegare la nuova McLaren Carbon Lightweight Architecture, una piattaforma sviluppata specificamente per l’impiego dei powertrain ibridi e che combina alluminio superformato e fibra di carbonio: il tutto per abbattere quanto più possibile le masse. Il peso dichiarato è infatti di 1.395 kg a secco.

IL POWERTRAIN IBRIDO

Per quanto concerne invece il powertrain, a muovere la McLaren Artura è un V6 biturbo da 3.0 litri coadiuvato nel funzionamento da un motore elettrico (che comanda anche la retromarcia) a flusso assiale (collocato lungo la trasmissione a doppia frizione a otto rapporti con differenziale dotato di torque vectoring): il tutto per 680 CV di potenza e 720 Nm di coppia (di cui 585 CV e 585 Nm provenienti dall’unità termica e 95 CV e 225 Nm di provenienza elettrica), che vanno a tradursi in uno 0-100 km/h in 3 secondi, uno 0-200 km/h in 8.3 secondi e in 330 km/h di velocità massima autolimitata elettronicamente. Le batterie al litio (ricaricabili all’80% in circa due ore e mezza) da 7.4 kWh (e composte da cinque moduli) servono l’unità elettrica, che permette di viaggiare ad emissioni zero per circa 30 km e sino a una velocità massima di 130 km/h.

Anche a bordo la Artura si mostra come una McLaren completamente rinnovata: l’abitacolo è ora molto più abitabile (conferma solo un po’ di spazio sacrificato per il piede sinistro per via del passaruota) e spazioso. Oltre che ancor più “pulito” (il costruttore britannico ci ha sempre abituati ad una certa essenzialità, ma qui i fronzoli sono stati ridotti ancor più al minimo). Ogni elemento è di nuova concezione: dai sedili che si muovono lungo un arco di rotazione anziché lungo due assi come avviene normalmente (allo scopo di preservare una impostazione di guida più sportiva), passando per un tunnel meno invasivo e più minimalistico, per uno schermo centrale flottante (e non più integrato nella plancia, completamente ridisegnata e meno invasiva) e per delle bocchette d’aerazione di nuovo disegno, per arrivare sino alla strumentazione (che integra alle 9:15 i comandi per i setting di motore e telaio – che prima trovavano spazio nel tunnel – allo scopo di permettere di non togliere mai le mani dallo sterzo) solidale al volante (che rimane un vero piacere da impugnare: praticamente perfetto sia come diametro che come spessore) nei suoi movimenti allo scopo di garantire sempre un’ottima lettura senza l’ostacolo visivo della corona.

SICUREZZA ATTIVA E TECNOLOGIA

Inedito anche il sistema di infotainment MIS II – che si avvale del già menzionato touchscreen ad alta definizione – e che dispone di Apple CarPlay e Android Auto, oltre che di un inedito software di telemetria per l’impiego in pista con funzione Variable Drift Control.

Ma, sotto un mero profilo estetico – a modesta opinione di chi vi scrive – rimane la sezione posteriore una delle aree meglio riuscite di ogni vettura del costruttore inglese, e in particolar modo di questa McLaren. La coda è veramente scultorea e mette in mostra forme aggressive sapientemente amalgamate in un equilibrato gioco di volumi nel quale recita una bella parte anche l’estrattore maschio e prorompente. Dotata di sistemi ADAS (che comprendono tra le altre cose: il cruise control adattivo, il mantenimento di corsia, gli abbaglianti automatici e il riconoscimento della segnaletica stradale, nonché gli aggiornamenti via etere) la McLaren Artura verrà consegnata a partire da luglio 2021, con un listino prezzi che per l’Italia si aprirà a quota 231.000 euro. Non ci resta a questo punto che attendere di provarla!

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