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McLaren W1: 1.275 CV di potenza per la nuova “arma” di Woking

La Casa di Woking ha fatto cadere i velli dalla sua ultima hypercar. Si chiama McLaren W1, è la vera erede concettuale della P1, vanta un cuore ibrido da 1.275 CV e verrà realizzata in sole 399 unità

È la vera erede concettuale della leggendaria P1. Si chiama McLaren W1 ed è l’ultima nata della Casa di Woking. Il suo cuore è un V8 biturbo da 4.0 litri ibrido capace nientemeno che di 1.275 CV di potenza e 1.340 Nm di coppia, valori che le permettono di ‘bruciare’ lo 0-100 km/h in 2.7 secondi, di accelerare da 0 a 200 km/h in 5.8 secondi, di coprire il quarto di miglio in meno di 9.6” e di raggiungere 350 km/h di velocità massima dichiarata.

UN MOSTRO DI PRESTAZIONI

La nuova unità termica, denominata internamente con il codice di progetto “MPH-8” sviluppa da sola poco più di 928 CV di potenza e vanta ben 233 CV litro, nonché un sistema di distribuzione estremamente evoluto con elementi rivestiti al plasma. Il tutto per una zona rossa fissata a 9.200 giri/min. Inoltre i due turbocompressori twin-scroll prendono vita da 2.500 giri/min. Questo nuovo V8 è affiancato da un’unità elettrica definita ‘E-Module’: un motore elettrico a flusso radiale (da soli 19.95 kg di peso) con un’unità di controllo motore e un pacco batteria da 1,4 kilowattora. Aggiunge altri 346 CV alla potenza del motore a benzina e consente alla W1 percorrere poco più di 2,5 km in modalità completamente elettrica.

Il peso a secco della vettura è di soli 1.399 kg, mentre il cambio è un DCT a 8 marce con retromarcia affidata al motore elettrico. Completamente inedito anche il telaio: si tratta di un monoscocca denominato ‘Aerocell’ e integra i sedili in posizione fissa a cui vengono abbinati pedaliera e volante regolabili. A bordo si accede tramite le nuove porte ‘Anhedral’. Il processo di ottimizzazione aerodinamico ha richiesto più di 350 ore di lavoro in galleria del vento e il testing di oltre 5.000 singole soluzioni allo scopo di dare alla luce l’hypercar aerodinamicamente più perfezionata mai realizzata nella storia del costruttore britannico. La McLaren W1 vanta un’ala mobile posteriore denominata ‘Active Long Tail’ ispirata a quella della F1 GTR del 1997 che riduce la resistenza e aumenta la deportanza. Un deviatore del flusso d’aria sul tetto (il primo per una McLaren omologata stradale) invia aria fresca al vano motore mentre le ali anteriori e posteriori attive aiutano a generare rispettivamente 350 e 650 kg di downforce in modalità Race. La W1 ha una deportanza totale di 1.000 kg.

In modalità Race la luce da terra si riduce di 38.1 mm davanti e di 17.78 mm dietro, mentre la ‘Active Long Tail’ si estende fino a 29.9 mm quando attivata e agisce come aerofreno in caso di frenata brusca. Sotto la carrozzeria troviamo un inedito Race Active Chassis Control III configurabile su tre diverse impostazioni: Comfort, Sport e Race. Le pinze sono forgiate e a sei pistoncini davanti e a quattro pistoncini dietro e con dischi carboceramici da 390 mm di diametro che permettono un 100-0 km/h in 29 metri e un 200-0 km/h in 100 metri. Di serie le coperture Pirelli P Zero Trofeo RS che misurano 265/35 davanti e 335/30 dietro. Invernali invece le Pirelli P Zero Winter 2.

SOLO 399 AL MONDO. TUTTE GIÀ VENDUTE

All’interno si fanno notare, tra le altre cose, un touchscreen da 8” con compatibilità Apple CarPlay e Android Auto, nonché connessioni USB-A e USB-C. E un piccolo ripiano dietro i sedili offre fino a 0.1 metri cubi di spazio. La vettura verrà realizzata in tiratura limitata a 399 unità, tutte ovviamente già vendute e con un listino prezzi che si apriva a oltre 2 milioni di euro.

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