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MV Agusta F4Z: svelata la one-off realizzata per un collezionista giapponese

La Casa di Schiranna svela al concorso internazionale d’Eleganza Chantilly Arts & Elegance la MV Agusta F4Z, one-off realizzata su richiesta di un collezionista giapponese e caratterizzata da un linguaggio stilistico classico

Alla terza edizione del concorso internazionale d’Eleganza Chantilly Arts & Elegance la MV Agusta F4Z è la prima moto d’Atelier allestita dallo storico marchio di carrozzeria milanese Zagato – ultima azienda italiana indipendente di settore e ancora di proprietà della famiglia del fondatore che ha prodotto l’F4Z in esemplare unico sulla meccanica di serie dell’MV Agusta F4 per un imprenditore giapponese, collezionista di automobili Zagato e di moto italiane – in collaborazione con la Casa motociclistica di Varese.

Stile unico

La carrozzeria dell’MV Agusta F4Z (già precedentemente anticipata da un teaser) è stata disegnata e ingegnerizzata dai designer Zagato e costruita facendo ricorso a materiali come lega di alluminio e fibra di carbonio. È formata da un numero ridotto di parti di grande superficie – caratteristica che, nel mondo dell’automobile, distingue le vetture da collezione da quelle prodotte in una quantità molto elevata di esemplari. Rispetto all’MV Agusta F4 di serie, l’F4Z presenta una carrozzeria completamente differente, che ha richiesto la progettazione di alcune parti o la sostituzione di altre con componenti studiate ad hoc: condotti d’aspirazione, serbatoio carburante, batteria, sistema di scarico.

Per MV Agusta, fondata nel 1945 da Domenico Agusta, la F4Z rappresenta un risultato differente rispetto ai tradizionali canoni della personalizzazione nel settore motociclistico: testimonia l’ingresso nella nicchia degli oggetti da collezione realizzati su richiesta e come investimento in beni durevoli. Per l’azienda fondata a Milano da Ugo Zagato nel 1919 e specialista fin dagli esordi in carrozzerie leggere (coupé o spider) in configurazione 2 porte/2 posti, l’MV Agusta F4Z rappresenta, invece, un excursus oltre l’universo automobilistico, suo tradizionale campo di espressione.

Su richiesta di un committente giapponese

Il team di designer dell’Atelier Zagato ha dovuto affrontare la sfida di creare una moto che interpretasse il modo di essere del committente, un giovane uomo d’affari giapponese a capo di una Holding con interessi nel settore della moda e dell’editoria. Il punto di partenza è stato, innanzitutto, la considerazione che una moto esprime lo stile di vita del proprietario molto più delle automobili. È stato quindi essenziale conoscere e capire il carattere, le passioni e i “desiderata” del destinatario dell’oggetto.

Il collezionista o l’investitore che si rivolge all’Atelier Zagato per avere un pezzo esclusivo non può che essere una persona prima di tutto animata da grande passione. L’amore per le due ruote del committente risale agli Anni ‘80, quando comprò la sua prima motocicletta e cominciò a personalizzarla con le proprie mani. È stata proprio quella sua passione viscerale a stimolare la creatività dei designer. Questi non desiderava niente di moderno, all’ultima moda, ma qualcosa che invece mantenesse inalterati l’attrattiva e il valore. Insomma, una moto che non fosse paragonabile a nessun’altra, che fosse classica, ma sempre attuale, e avesse un design senza tempo.

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