Benetti 52m SOLAFIDE: refit completo per un’icona del mare
Dopo un refit completo, il Benetti 52 metri del 1994, ora Solafide, torna in mare, con un restyling tecnico e funzionale firmato Spadolini e Grassi presso il cantiere IMS di Tolone
Il Benetti 52 metri del 1994, originariamente chiamato Tommy, è tornato in acqua ad aprile 2024 con un nuovo nome, Solafide, dopo un ampio intervento di refit durato meno di un anno. Il progetto, portato avanti presso il cantiere IMS di Tolone, in Francia, è stato guidato dall’architetto Tommaso Spadolini, in collaborazione con la designer Giulia Grassi dello studio Supernova Design.

Interventi strutturali ed estetici
L’operazione ha incluso una revisione completa del profilo esterno e la sostituzione di alcune lamiere in acciaio dello scafo, oltre al ripristino totale dei due motori Deutz a 16 cilindri da 2.400 cavalli ciascuno. Quest’ultimo intervento ha richiesto la rimozione fisica dei motori che ha comportato un taglio del ponte abitabile per consentirne l’estrazione.
Dal punto di vista estetico, lo scafo è stato riverniciato, passando dalla colorazione crema originale al bianco, con l’aggiunta di elementi in acciaio inox e fasce scure. L’area poppiera del ponte principale, in origine destinata a due tender, è stata riconfigurata in zona lounge, arricchita con due terrazze laterali a scomparsa e un’area prendisole a prua della plancia di comando.
Anche il flybridge è stato modificato: l’area tecnica è stata trasformata in una zona fruibile con pavimentazione in teak. È stato inoltre predisposto uno spazio per l’atterraggio di un elicottero, con pavimentazione rinforzata, arredi mobili e segnaletica specifica. Il sistema elettrico è stato interamente aggiornato, così come gli strumenti di navigazione e i sistemi di connettività.
Riorganizzazione degli interni
La designer Giulia Grassi ha puntato su una riorganizzazione funzionale degli spazi, migliorando l’abitabilità e incrementando la capienza in termini di posti a sedere e cabine. Le aree comuni sono state riconfigurate con mobili su misura eliminando elementi fissi come le tende ingombranti del ponte principale. Sono stati inoltre introdotti arredi multifunzionali come divani con vani contenitore e tavolini convertibili in sedute.
La sala da pranzo è stata ampliata grazie allo spostamento della paratia di poppa e all’introduzione di un nuovo tavolo centrale. Il pavimento è stato sostituito con una sezione in onice bianco sotto il tavolo, completata da una parete retroilluminata con variazione cromatica. Inoltre, un sistema di specchi consente la vista sul mare da ogni posto a sedere.
La suite armatoriale è rimasta pressoché invariata rispetto a un refit precedente. Sul ponte superiore, l’area lounge può ora essere riconfigurata come cabina per quattro ospiti o sala TV interattiva. É stata inoltre aggiunta una nuova cabina VIP. Infine, gli spazi esterni di poppa, sia sul ponte superiore sia sul flybridge, sono stati dotati di nuovi arredi e impianto di climatizzazione.

Caratteristiche tecniche
Lo scafo stretto consente a Solafide di raggiungere una velocità di crociera di 21 nodi. La larghezza massima è di 8,9 metri e il dislocamento rimane sotto le 500 tonnellate, precisamente a 472. Questi valori mantengono il profilo originale dell’imbarcazione, disegnata all’epoca da Stefano Natucci, aggiornandola agli standard attuali senza alterarne la concezione originaria.