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McLaren 720S [Prova]: primo contatto con la supercar con soluzioni da hypercar

Abbiamo avuto modo di prendere un primo contatto su strada con la McLaren 720S, la nuova Super Series della Casa di Woking che irrompe nel segmento delle supercar con prestazioni e soluzioni da hypercar. In listino da un prezzo di 254.500 euro

Una giornata di sole intenso. Di quelle di un autunno che sembra non voler cedere spazio all’imminente arrivo dell’inverno, ma che lascia anzi pregustare il sapore di una (purtroppo) ancora distante primavera. E i colli bolognesi che si stagliano su uno sfondo che sa di immenso tutt’intorno alla splendida cornice del Palazzo di Varignana, che funge da teatro per la presentazione al pubblico della McLaren 570S Spider tramite un evento dedicato e incentrato sulla gamma Sports Series della Casa di Woking. E una co-protagonista d’eccezione. Lei, la McLaren 720S, ultima nata della serie Super Series (con abbiamo avuto modo di “interagire” in anteprima mondiale al Salone dell’Automobile di Ginevra 2017) e che si pone un obiettivo tutt’altro che semplice: fissare un nuovo paradigma nel segmento delle vetture sportive prodotte in serie (non limitata) dal costruttore inglese. E per farlo punta fondamentalmente su tre armi: forme che seguono la funzione in un’estetica che non lascia spazio a compromessi, prestazioni da urlo e soluzioni ingegneristiche che per ricercatezza e finezza sconfinano a tratti dall’universo delle supercar per andare ad abbracciare quello più profondo delle hypercar.

Le forme seguono la funzione sulla McLaren 720Sle superfici aerodinamiche guidano i filetti fluidi dal frontale lungo le pance verso i radiatori ad alta temperatura

Lo stile che segue la forma. Quando il design mostra il segno della sua maturità

La splendida location bolognese ben funge da cornice a questa vettura. La McLaren 720S è perfettamente contestualizzata in questo ambiente: lussuoso, elegante, raffinato e ricco di soluzioni estetico/architettoniche ricercate. Un ambiente che invita la Super Series di Woking a lasciarsi osservare. Sportiva, anzi, sportivissima. Senza lasciare spazio ad equivoci e compromessi. Eppure – nonostante la sua estrema inclinazione racing – anche elegante, soprattutto nelle colorazioni grigio scuro e nera con cui abbiamo avuto modo di prendere contatto. La 720S manifesta proprio in questo tutta la sua intelligenza ingegneristica: pur essendo una vettura altamente vocata alla ricerca della prestazione assoluta, non stona contestualizzata all’interno di un ambiente classico. Anzi: si potrebbe tranquillamente lasciare ammirare anche in salotto. Una magia che permette a McLaren Automotive di affermare con forza una completamente raggiunta maturità stilistica che nulla invidia più ora alle forme nel tempo affermate da Ferrari o Lamborghini. La 720S conferma quanto demarcato con forza cinque anni or sono dalla P1: la Casa divisione stradale della Casa di Woking non è più una ragazza che ha finito l’Università a voti alti, ma una donna in carriera pienamente inserita nel mondo del lavoro. Una professionista affermata che null’altro aspetta se non che di dimostrare tutto il suo valore.

La sezione posteriore rappresenta indubbiamente uno dei grandi elementi di forza stilistici della McLaren 720S: dinamica, estremamente sportiva e carica di personalità. Il retrotreno di questa Sports Series è una vera e propria scultura fatta di giochi di cavità e di volumi, di LED sottili e filanti e di elementi aerodinamici attivi

Le linee della McLaren 720S sono un perfetto equilibrio di forme nette e affusolate, di cavità e di volumi, di estro stilistico e di funzionalità, di meccanica e di aerodinamica, di design e di performance. La nuova Super Series della Casa di Woking è un’auto fatta per mandare in visibilio i sensi alla guida, ma che non vuole dimenticare di appagare l’occhio del suo proprietario quando ferma in garage. Si potrebbero passare ore ad osservare questa vettura, o spendere il tempo di una tesi di laurea in termini di parole da sprecarsi. La 720S d’altronde è così: fa sì che il fruitore necessiti di tempo per capirne appieno tutta la propria esuberante genialità. Le sue linee sono guidate dalla funzione, dal vento e dall’aerodinamica. Motivo per il quale i gruppi ottici anteriori sono appena accennati (ricordando in parte la soluzione vista sulla Yamaha R1 di qualche anno fa), allo scopo di permettere ai filetti fluidi di scivolare laddove necessario, guidando l’aria verso le ruote e, insieme al cofano, lungo le pance, defluendo così con omogeneità verso una sezione di coda che rappresenta il vero capolavoro stilistico di questa vettura. Da urlo, da applausi a scena aperta. Il posteriore di questa McLaren va oltre l’automobilismo: è arte, è scultura. Tutte le forme defluiscono in maniera omogenea verso dei muscoli lasciati a vista e fatti di un estrattore mastodontico integrato in un paraurti cavo, di uno “sguardo” cattivo firmato da minimalistici LED filanti e di terminali di scarico alti volti ad enfatizzare tutta l’aggressività di questa vettura.

Pensato per rendere pilota e passeggero protagonisti assoluti e attivi dell’esperienza di guida, l’abitacolo della McLaren 720S consente alla luce di permeare all’interno dello stesso in maniera completamente inedita su una supercar con architettura coupé, grazie ad una sapiente introduzione di inediti elementi trasparenti all’interno delle componenti strutturali della vettura

Un abitacolo pensato per enfatizzare il piacere di guida senza opprimere pilota e passeggero

Un’aggressività demarcata da un propulsore che si retroillumina di rosso a vettura accesa e lasciato alla vista da una griglia sfociante in “branchie” e guide di flusso defluenti verso un profilo alare attivo che funge anche da aero-brake: nemmeno una nervatura insomma, su questa McLaren, è lasciata al caso. La 720S è un trionfo di personalità e di genialità. E questo concetto diviene ancor più evidente non appena si prende posto all’interno dell’abitacolo, passando al di sotto delle portiere ad apertura diedrale che scorrono all’insù. Un’ambiente che, come sulle Sports Series, rimane ordinato ed essenziale, ma che aggiunge qui una serie di soluzioni funzionali e stilistiche atte a confermarne l’evidente superiorità in termine di posizionamento di listino. Le pulsantiere e gli inserti metallici sono qui maggiormente presenti rispetto alle 570S [leggi la prova completa qui] e 570S Spider [leggi la prova completa qui] da noi provate, ed anche impunture di rivestimenti e sedili e conformazioni di plancia e tunnel centrale vanno a demarcare la maggiore ricercatezza estetica e tecnologica della 720S, insieme ad un volante maggiormente affusolato (e pregiato) e ad una strumentazione a scomparsa che, in un semplice clic, passa dal fornire qualsivoglia informazione al pilota a quelle minimamente indispensabili per la guida: una soluzione che rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello di quest’auto e mai vista su una vettura stradale, manifestando così in maniera immediata tutto l’heritage racing McLaren.

Il Palazzo di Varignana, i colli bolognesi e la presentazione pubblica italiana della McLaren 570S Spider hanno fatto da cornice alla nostra prova di primo contatto su strada con la McLaren 720S. L’eleganza esclusiva di questa splendida location si è sposata alla perfezione tanto all’evento quanto alle vetture presenti

E nonostante la marcata sportività, la seduta risulta essere comoda: le bellissime sellerie non affaticano, anzi, invogliano a macinare km insieme ad una vettura pensata principalmente per trasmettere piacere di guida. Un concetto questo che diviene evidente non appena si va a premere il pulsante start per dare vita al motore. La sonorità del V8 biturbo da 4.0 litri inizia a pervadere un abitacolo che trova tra i suoi grandissimi pregi una luminosità mai vista su una supercar con architettura coupé. Un risultato questo dovuto sì ad una sapiente ripartizione delle superfici trasparenti, ma anche legato all’introduzione di inedite soluzioni per le stesse, come la presenza di queste all’interno della parte alta delle portiere e che dalla linea del montante sconfinano verso il top, manifestandosi così come un vero e proprio inserto piuttosto che come un vero e proprio tetto in vetro, oppure come l’inserimento di elementi del lunotto nei montanti posteriori, dotati di cavità, allo scopo di far permeare una maggior quantità di luce all’interno del cockpit: una soluzione a sua volta mai vista prima d’ora su una vettura di questo segmento e con propulsore posteriore centrale. Una leggera pressione sul gas e la McLaren 720S inizia a scattare in avanti indirizzandola tra le prime curve tramite un volante che è un piacere impugnare: lo sterzo conferma infatti precisione e reattività già apprezzati su 570S e 570S Spider, introducendo però una sagomatura ancor più pensata a favorire ergonomia ed efficacia di guida grazie a delle piacevoli scanalature poste in corrispondenza delle 9:15. Una componente incredibilmente diretta e che fa il paio a sospensioni pensate tanto per assecondare la guida sportiva quanto per garantire il comfort su strada: nonostante la marcata inclinazione racing, la 720S assorbe molto bene le imperfezioni del manto stradale, demarcando così con forza tutta la sua bontà progettuale. Per quanto pensata per garantire efficacia di guida e precisione in curva, la supercar di Woking non dimentica di dover essere impiegata anche su strada, consentendo così a due anime contrapposte tra loro come il Diavolo e l’Acqua Santa (ovvero vocazione racing e fruibilità quotidiana) di coesistere in armonia in un unico corpo.

Incredibilmente reattiva e sempre pronta a “balzare” in avanti: la McLaren 720S è una vera arma da pista utilizzabile sulle strade di tutti i giorni. Entusiasmante, divertente e carica di carattere esplosivo: la V8 biturbo inglese è un trionfo di potenza e di personalità che mette il piacere di guida al centro assoluto dell’esperienza di bordo

Da Dr. Jekyll a Mr. Hyde in un colpo di gas!

Ci lasciamo il resort del Palazzo di Varignana alle nostre spalle mentre il V8 inizia corposamente a farci avvertire la propria presenza: la sonorità del propulsore britannico è forte e potente, sebbene non sovrastante in un abitacolo comunque ben fono-isolato. Traduzione: gli amanti del sound corposo delle unità termiche plurifrazionate possono sì godere della rumorosità del propulsore, ma senza essere costretti ad indossare i tappi per le orecchie dopo un po’ di km a causa dell’elevata colonna sonora generata dal motore. E il tutto affiancato anche da un buon isolamento termico, che certo non guasta nelle giornate più calde. La McLaren 720S si lascia guidare con estrema facilità lungo le curve collinari che, in discesa, ci conducono verso una verde e rigogliosa pianura bolognese, confermando così le doti da “daily-user-friendly” già apprezzate sulla gamma Sports Series, senza però mai far dimenticare le proprie esuberanti capacità: basta una lieve pressione sul gas e la supercar britannica schizza in avanti con un’accelerazione degna dei vettori spaziali Apollo. I numeri non lasciano d’altronde alle aspettative nulla di meno: le frecce che il V8 biturbo da 4.0 litri mette al suo arco sono infatti “letali”. Si parla di nientemeno che di 720 CV di potenza e di 770 Nm di coppia, valori questi che valgono alla sportiva inglese prestazioni da cardiopalma: 0-100 km/h in 2.8 secondi0-200 km/h in 8 secondi e 341 km/h di velocità massima che, abbinati ad un impianto frenante ad elevatissime prestazioni e ad un peso piuma di soli 1.283 kg a secco (un risultato questo permesso anche dall’adozione di un telaio di tipo Monocage II, ovvero un composito in fibra di carbonio e alluminio), vanno a tradursi anche in una frenata da record. La McLaren 720S necessita infatti di soli 4.6 secondi per arrestarsi completamente da una velocità di 200 km/h! Cosa vuol dire tutto ciò? Vuol dire cha la nuova Super Series di Woking è una vera arma da pista da usare su strada. E ce ne rendiamo subito conto: non appena il percorso inizia un pochettino ad “aprirsi” verso i più ampi e veloci curvoni della pianura (che cedono posto al misto stretto collinare che circonda il resort da cui siamo partiti) la 720S inizia a mostrarci un’anteprima di tutto quel che è il suo devastante potenziale. La V8 inglese allunga con veemenza mentre i giri motore (che visualizziamo tramite i LED di cambiata, lasciati alla vista dalla strumentazione in configurazione minimalistica insieme al tachimetro) salgono in rapidissima successione verso la zona del limitatore.

Incredibilmente diretto e reattivo, lo sterzo della McLaren 720S rappresenta indubbiamente uno dei più grandi gioielli alla corona di questa Super Series. E alle sue spalle una grande primizia tecnologica: una strumentazione dotata di configurazione rotativa che permette alla stessa di passare dalla visualizzazione estesa e completa a quella ridotta ed essenziale. Una novità assoluta su una supercar

Forte, corposa e piena di carattere, la McLaren 720S è un vero piacere da guidare. Fruibile nel misto stretto ed entusiasmante nel velocela supercar di Woking è un culturista in abito da sera. I muscoli ci sono. E non vuole certo nasconderli. Ma sono quelli di un fisico elegante, snello, asciutto e non goffo, “steroidizzato” e sovra-allenato. Rispetto alla 675LT è evidente che quest’auto è andata in palestra, ma lo ha fatto seguendo un programma di allenamento e alimentare pianificato con criterio. Il risultato? Sono le fibre muscolari di un fisico sportivo pieno di forza esplosiva alla Bruce LeeBasta richiamare leggermente il gas per ritrovarsi nell’iperspazio insieme al Capitano Kirk, a Spock e a tutto l’equipaggio della nave stellare EntrerpriseIl V8 britannico è un trionfo di allungo e di potenza. Sempre pieno a qualsiasi regime di rotazione e sempre pronto ad incollare il guidatore verso il sedile. Il tutto affiancato da una precisione direzionale da F1. Guidato e curve veloci sono l’habitat naturale di questa McLaren, che sembra non volerne sapere di sbavare di un solo mm rispetto alle traiettorie idealmente immaginate dal pilota: dove questo pensa di voler andare, la vettura già ci è arrivata, spingendo l’insieme uomo-macchina sempre più avanti verso limiti apparentemente sempre più elevatiLa 720S è una supercar con caratteristiche da hypercar, sia in termini di guidabilità che di dotazione, di abitabilità e di impatto estetico. Numeri di produzione e costi di commercializzazione sono propri del primo mondo, ma specifiche, prestazioni e fattore emozionale sconfinano nel secondo, dando così alla luce un prodotto dotato di caratteristiche superiori a quelle della media del settore, oltre che di maggior originalità creativa: non dovendo il marchio McLaren sottostare alle logiche di mercato dei grandi Gruppi e al conseguente trasferimento di soluzioni da modelli ad altri, il costruttore britannico può infatti godere di maggior libertà progettuale, esprimendo così maggior estro stilistico e tecnico su ogni singolo modello, conferendo allo stesso un valore aggiunto in termini di unicità.

Sportiva senza compromessi, eppure elevatamente fruibile su strada: la McLaren 720S è una supercar che per soluzioni tecniche, tecnologiche, stilistiche e fascino strizza l’occhio al mondo delle più estreme hypercar, a cui ci si avvicina soprattutto per guida e prestazioni, fissandosi così, forse, come un nuovo paradigma in un segmento che ha tra i riferimenti assoluti competitors agguerrite del calibro della Ferrari 488 GTB e della Lamborghini Huracan

Supercar per definizione, hypercar nella sostanza!

360° in rotonda e il muso della McLaren 720S si mette a puntare nella direzione prima osservata dalla coda. Le ruote tornano a calcare l’asfalto dei tratti guidati veloci e lenti già effettuati all’andata per portare così a termine il nostro breve (ma intenso) primo contatto con la nuova Super Series di Woking, che provvederemo a restituire nelle mani degli uomini di McLaren Milano (e del Gruppo Fassina) presso il Palazzo di Varignana, in attesa di poterla provare più a lungo, per qualche giorno, prossimamente in modo da poter entrare un po’ più nel dettaglio di questo incredibile prodotto, che ha ora tutta la maturità necessaria per sfidare a viso aperto vetture del calibro della Ferrari 488 GTB e della Lamborghini Huracán (tanto per citare due dei massimi riferimenti della categoria). È vero, la sportiva del Cavallino Rampante apre il proprio listino a quota 222.695 euro e si parte da 185.000 euro tondi tondi per la V10 del Toro (in versione RWD, ne servono invece almeno 208.912 per mettersi in garage la versione a trazione integrale), mentre vengono richiesti almeno 254.500 euro per acquistare la V8 biturbo inglese, che – pur dimostrandosi allineata alla concorrenza – necessita quindi di un esborso lievemente maggiore per poter consentire all’acquirente di esternare la fatidica ed orgogliosa affermazione: “è mia!”, ma che rispetto a queste propone anche maggior originalità creativa e prestazioni superiori, fissandosi forse addirittura come nuovo paradigma all’interno del combattuto universo delle supercar stradali, sconfinando di tanto in tanto in quell’Olimpo abitato da vetture come la Pagani Huayra e la Mazzanti Evantra [di cui potete leggere le nostre impressioni on board di quest’ultima qui], rappresentando così – a conti fatti – una vera e propria voce fuori dal coro in un segmento ormai a sua volta troppo dominato dalle logiche dei “grandi numeri” in cui presenziano la maggior parte dei big players inseriti all’interno dei Gruppi “più potenti”. La McLaren 720S è quindi una vettura che va capita e che si vuole lasciar intendere profondamente solamente dai veri intenditori. E non manca certo di ripagare questi ultimi con emozioni viscerali profonde e con un piacere di guida estremo. Se cercate insomma, sopra ad ogni cosa in una macchina, il gusto di danzare tra le curve in strada o in pista, questa è sicuramente la vettura che fa per voi.

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