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Alfa Romeo Stelvio Q4: al Salone di Ginevra 2018 con il SUV del Biscione! [Diario di viaggio]

Prenderà il via dalla giornata di domani, martedì 6 marzo, l’88esima edizione del Salone dell’Automobile di Ginevra, ove ci stiamo recando con Alfa Romeo Stelvio Q4. Seguiteci live nel corso del nostro diario di viaggio. Anche sui social con gli hashtag ufficiali: #MDLRoadToGIMS2018 e #MDLGIMS2018

DAY 1: CAPITOLO 1

“Siamo ancora qua, eh già!”, disse qualcuno. “Stessa storia, stesso posto, stesso bar”, sentenziò invece qualcun altro. Ma il senso non cambia: come ogni anno l’inizio del mese di marzo porta con sé un importantissimo quanto imperdibile evento per chi lavora nel mondo dell’Automotive, ovvero il Salone di Ginevra, la più importante kermesse automobilistica a livello mondiale, che va in scena nella città dell’Headquarter della FIA, della sede della Croce Rossa Internazionale, del CERN e di molto, moltissimo altro ancora. Un emblema, un’istituzione. Questo è il GIMS (acronimo di Geneva International Motor Show), che come da tradizione apre i propri spazi espositivi all’interno del Palexpo della seconda città più popolata della Svizzera. E che, in maniera analoga a quanto fatto lo scorso anno con la Jeep Cherokee (di cui potete leggere diario di viaggio e prova completa qui), ci troviamo a raccontarvi con un diario di viaggio live iniziando, come nel 2017, la nostra avventura dalla città di Novara, ove la nostra redazione ha sede.

Il nostro viaggio verso il Salone dell’Automobile di Ginevra 2018 comincia dal novarese insieme all’Alfa Romeo Stelvio Q4 2.0 da 280 CV di potenza e 400 Nm di coppia. Seguiteci anche sui social usando gli hashtag ufficiali: #MDLRoadToGIMS2018 e #MDLGIMS2018

TRA CONFERME E NOVITÀ: IL ROAD MAP 2018 E ALFA ROMEO STELVIO!

Come ogni nuova avventura anche questa porta però con sé dei cambiamenti: ad accompagnarci verso il Salone di Ginevra 2018 sarà infatti una delle vetture più sognate dagli automobilisti che amano lo stile italiano, le performance e i contenuti propri del mondo upper-premium, ovvero Alfa Romeo Stelvio Q4, cioè la versione a trazione integrale del primo SUV della Casa del Biscione che andremo a provare al fianco della motorizzazione da 2.0 litri benzina da 280 CV di potenza e 400 Nm di coppia: valori questi che valgono alla vettura italiana uno 0-100 km/h in 5.7 secondi e 230 km/h di velocità massima. Ma la vettura che ci accompagnerà verso la rassegna motoristica elvetica non rappresenta l’unica novità di quest’anno: rispetto al percorso del 2017, il road map 2018 porta con sé una serie di primizie in termini di strade da percorrere e di territori da esplorare allo scopo di soddisfare il nostro (e il vostro) fabbisogno di novità e il nostro (e vostro) spirito avventuriero. Nel mirino mettiamo dunque per prima cosa il Monferrato, per toccare poi città come Ivrea (ove, nel mese di febbraio, va regolarmente in scena ogni anno una delle rappresentazioni carnevalesche più celebri d’Italia grazie alla sua “battaglia delle arance”), NusAosta e Courmayeur, il tutto senza farci mancare una dolce pausa caffè ed un pranzo prima di sconfinare in Francia passando attraverso il Monte Bianco.

La trazione integrale Q4 di Alfa Romeo Stelvio è la compagna ideale con cui affrontare le strade innevate che dall’Italia ci condurranno verso la Svizzera passando per la Francia alla volta del GIMS 2018

DA DOMANI LIVE DA GINEVRA: #MDLROADTOGIMS2018 E #MDLGIMS2018

394 km da Novara verso Divonne-les-Bains: questo il percorso che affronteremo nel corso della prima giornata per giungere in quella che sarà la nostra base operativa per i due giorni stampa del Salone di Ginevra 2018

Rotta verso Chamonix una volta al termine degli 11.6 km di lunghezza del traforo per una rapida visita di questa pittoresca quanto caratteristica cittadina per poi rimettersi in auto alla volta di Aulps e della sua Abbazia, nonché del Castello di Ripaglia, storica maison della famiglia Savoia. Qualche foto ai famosi Giardini dei 5 Sensi (con relativo labirinto) di Yvoire ed un primo sguardo al Lago di Lemano (o Lago di Ginevra) per passare poi il secondo confine della giornata ed entrare finalmente in Svizzera. Un rapido passaggio attraverso la città di Ginevra (dove a partire dal giorno successivo trascorreremo il 90% del nostro tempo nei padiglioni del Palexpo) per giungere infine a Divonne-les Bains (nuovamente in Francia), ove pernotteremo per la durata delle giornate stampa del Salone (ovvero sino al pomeriggio di mercoledì 7 marzo, data in cui inizieremo il ritorno verso casa costeggiando il Lago di Ginevra e attraversando Losanna e Montreux: il tutto per un totale di quasi 1.000 km). Ma siamo ancora a Novara dicevamo. E citando una battuta del film Apollo 13 “è mattina. Molto, molto mattina”. Sono le 7:00, per essere precisi. Stiamo caricando i bagagli a bordo di Alfa Romeo Stelvio Q4 dopo una colazione proteica necessaria per sostenerci nel corso di questa lunga, lunghissima giornata. Il clima è frizzantino e stiamo per ingranare la prima marcia alla volta di un fantastico viaggio mentre il Sole inizia ad illuminare tutta la strada (tanta, tantissima) che ancora abbiamo dinnanzi come soli due pensieri su cui concentrarci al momento: il piacere di guidare una vettura del Biscione e il carico di lavoro che da domani (anzi, da stanotte) ci attenderà per portarvi con noi alla scoperta delle più importanti novità dell’88esima edizione del Salone dell’Automobile di Ginevra, sul palco del quale debuttano in World premiere vetture del calibro della Ferrari 488 Pista, della Mercedes G63 AMG e della McLaren Senna, tanto per citarne alcune. Bando agli indugi dunque! Saliamo in macchina e gas fino a destinazione! Vivete il viaggio e il GIMS 2018 live con noi sia qui che sui nostri social (facebookInstagram e YouTube in primis) usando gli hashtag ufficiali per rimanere sempre aggiornati: #MDLRoadToGIMS2018 e #MDLGIMS2018.

Impostato su All Weather al momento della partenza, il selettore delle modalità di guida (DNA) di Alfa Romeo Stelvio Q4 permette di scegliere anche tra Normal e Dynamic. Ogni impostazione cambia radicalmente il carattere della vettura

DAY 1: CAPITOLO 2

Siamo partiti da Novara, dicevamo. Il clima è uggioso e rigido, ma meno di quel che ci attendevamo. Fortunatamente però l’impianto di riscaldamento di Alfa Romeo Stelvio ci coccola in maniera eccellente sia davanti che dietro, entrando subito a regime e permettendo qualsivoglia tipo di regolazione (anche grazie al sistema di bizona), mettendo inoltre a disposizione degli occupanti delle file anteriori sedili riscaldabili e volante con la stessa funzione. Il tempo di un caffè e dinnanzi a noi si palesa ora solo la strada. Il selettore delle modalità di guida (DNA, acronimo di Dynamic, Normal e All Weather) rimane al momento impostato sulla più “pacata” delle opzioni disponibili, ovvero quella All Weather, perfetta per una condizione stradale che alterna il fondo piovoso a quello asciutto in continuazione concedendosi di tanto in tanto spazio anche per qualche sprazzo di neve. Così “settata”, Stelvio è una vettura molto fruibile, rilassante, confortevole e piacevole da guidare e in grado anche di contenere ampiamente i consumi a discapito degli importanti numeri messi a disposizione dall’unità 2.0 litri benzina. Questa è ovviamente anche l’impostazione meno sportiva di motore, sospensioni e sterzo: perfetta per mantenere le percorrenze di crociera o per affrontare imperfezioni e asperità del manto stradale (oltre ai soliti invadenti dossi), meno indicata invece se si va alla ricerca della dinamicità tra le curve e dello sprint in accelerazione. È necessario infatti affondare in maniera decisa il piede sull’acceleratore se si desidera richiamare all’appello coppia e potenza messi a disposizione dal sistemaValori che non mancano certo di farsi sentire quando chiamati in causa, ma indubbiamente più prontamente disponibili nelle altre due modalità di guida messe a disposizione da Alfa Romeo Stelvio e a cui fa il paio un handling decisamente superiore in termini di precisione e reattività non appena si va ad optare per una rapida rotazione da A a D passando per N.

Tra le prime cose a darci il benvenuto in Valle d’Aosta è il Forte di Bard: storica fortezza riedificata nel XIX secolo e che riuscì a fermare anche l’avanzata di Napoleone. Recentemente è stato portato alla ribalta nel mondo cinematografico dal film Avengers: Age of Ultron

La Valle d’Aosta ci accoglie immediatamente nel modo migliore in cui sa fare: con un’aria pulitissima e frizzantina e con uno scenario che fa sognare. Alle nostre spalle, lungo una strada fatta di continue curve e cambi di direzione che invitano a cercare tutto il piacere di guida che Alfa Romeo Stelvio Q4 sa offrire, scorrono paesaggi incantati composti da cime innevate e bellezze architettoniche di intrinseco valore storico, come ad esempio il Forte di Bard (una fortezza che venne fatta riedificare nel XIX secolo dalla Casata dei Savoia e che si erge sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard), al di sotto dei cui piedi scorrono i flussi della Dora Baltea e lungo la quale accostiamo per il tempo di una foto al di sotto della maestosità di questo antico complesso militare (completamente visitabile). Ripartiamo a questo punto alla volta di Courmayeur (località estremamente rinomata per i propri impianti sciistici) mentre una strada sempre più guidata e che passa dall’essere stretta ad ampia ci invita immediatamente a ruotare la ghiera del selettore delle modalità di guida verso la N di Normal: il cambio diviene immediatamente sensibile. Il motore è ora decisamente più pronto, le sospensioni sono più rigide e lo sterzo più preciso: l’ideale per divertirsi un pochettino su queste strade di montagna prima di valicare il tunnel del Monte Bianco (e al di sotto del quale dovremo rimanere per 11.6 km ad una velocità compresa tra 50 e 70 km/h). Stelvio diviene ora estremamente più divertente e inizia a mettere in mostra il vero DNA Alfa Romeo, ovvero quello pregno di estrazione sportiva. Le doti dinamiche di questo SUV iniziano ora a manifestarsi in maniera lampante: a discapito dei suoi 1.735 kg di peso infatti, il crossover del Biscione si dimostra a proprio agio tra le curve e contiene la tendenza ad allargare propria delle vetture di questa categoria e delle trazioni integrali in generale. Il propulsore ha un’erogazione entusiasmante: corposo, pieno e ora molto più pronto che in modalità All Weather. Esplode non appena passati i 2.500/3.000 giri al minuto e permette al guidatore di percepire in maniera chiara tutto il piacere dei 280 CV e 400 Nm messi a disposizione dall’unità termica.

All’interno del traforo del Monte Bianco è fondamentale prestare la massima attenzione alla distanza mantenuta con i veicoli che precedono, contenendo al contempo la velocità tra 50 e 70 km/h. In entrambe le cose viene in nostro aiuto la dotazione elettronica di Alfa Romeo Stelvio Q4

UN PERCORSO MOZZAFIATO IN COMPAGNIA DI UNA VETTURA CHE SEDUCE

Il tutto coadiuvato da un cambio automatico ad otto rapporti estremamente preciso e rapido con logiche di cambiata impeccabili e sempre pronto a lasciare spazio al comando manuale (attivabile ovviamente anche dai bellissimi quanto imponenti paddles in alluminio posti alle spalle del volante, che generano peraltro una sonorità di cambiata davvero estasiante) ogni qual volta il guidatore vada alla ricerca di una guida più pura e priva di filtri. Gli spazi claustrofobici (quanto noiasamente rettilinei) del traforo tornano a cedere il posto ai tratti guidati che da italiani divengono francesi non appena al di fuori dal tunnel. L’invito a ricercare il piacere dinamico offerto da un susseguirsi di tornanti e da una vettura che altro non fa che richiedere di farsi guidare viene però temporaneamente frenato dalla letterale costellazione di autovelox che ci attendono immediatamente Oltralpe. Il navigatore (molto preciso e ben realizzato sotto il profilo grafico: lo schermo centrale di grandi dimensioni facilita la fruizione delle informazioni – relative anche al resto dell’infotainment – ad eccezione di quella della retromarcia, per la cui visualizzazione delle immagini proiettate dalla retrocamera viene in verità riservato poco spazio. Un piccolo neo che non intacca però in alcuna maniera la bellezza di un sistema estremamente chiaro e intuitivo, oltre che rapido e reattivo) ci guida a questo punto verso le meraviglie naturali di Chamonix (un comune francese di 9.378 abitanti situato nel dipartimento dell’Alta Savoia della regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi e dotato di una stazione sciistica estremamente rinomata, al punto che nel 2015 alla città venne riconosciuto il titolo di città alpina dell’anno), ove ci fermiamo per il tempo di qualche scatto fotografico e per concederci il piacere dell’acquisto di un vassoietto di dolci estremamente invitanti con cui fare merenda nel pomeriggio.

Una volta giunti a Chamonix ci concediamo il piacere di uno sgarro con un vassoio di squisiti dolci acquistati per fare una merenda nel pomeriggio e che decidiamo di consumare all’aria aperta dinnanzi all’Abbazia di Aulps

Da qui ripartiamo poi alla volta dell’Abbazia di Aulps (che grazie all’intervento del Consigliere Generale Ernest Tavernier, proprietario della fattoria del dominio, venne ufficialmente classificata come monumento storico in data 6 ottobre 1902. I resti del chiostro vennero poi registrati come monumento storico in data 23 novembre 1940) mentre le dita fanno scorrere il selettore di guida sulla modalità Dynamic. Ed è proprio in questa condizione che Alfa Romeo Stelvio Q4 esprime la vera quintessenza della propria anima: le sospensioni divengono ora marcatamente più rigide, lo sterzo incredibilmente più reattivo e il motore diviene finalmente davvero libero di “schiaffare in faccia” al pilota tutta la sua “arroganza” (congiuntamente peraltro ad una colonna sonora ora decisamente più marcata). Il timbro vocale del 4 cilindri turbo italiano diviene ora estasiante: roco, cupo, avvolgente. Demarca appieno tutti i muscoli ora messi in vista dal SUV di Arese: l’erogazione diviene ora più “brutale” e sportiva. La progressione dolce e modulare della prima modalità cede qua il posto ad un trionfo di carattereOgni minimo richiamo del comando dal gas è accompagnato da una reazione direttamente proporzionale del propulsore, che inizia a questo punto ad allungare con veemenza, trasportando per qualche attimo il pilota nell’illusione di trovarsi all’interno di una berlina sportiva. E a tale scopo contribuisce un assetto ora sensibilmente più vocato alla ricerca del piacere di guida: la precisione di percorrenza di curva è nettamente superiore a prima e anche la reattività dello sterzo inizia a demarcare con forza tutti i cromosomi comuni con il patrimonio genetico Maserati. Traduzione? La Casa del Biscione è entrata nel mondo dei SUV nel modo che più si addice ad un brand simbolo di italianità: ovvero con classe elegante e carattere sportivo.

Il Castello di Ripaglia alle spalle della nostra Alfa Romeo Stelvio Q4. Una location a dir poco incantevole e che si erge nei pressi del Lago di Lemano

LA PRIMA GIORNATA È QUASI GIUNTA AL TERMINE INSIEME A UN TRAMONTO LACUSTRE CHE SA DI INFINITO

Giungiamo a questo punto dinnanzi all’Abbazia di Aulps, dove ci concediamo una breve pausa per il tempo di qualche scatto e per una saporita merenda all’aria aperta sotto un cielo sereno di montagna e al termine di una estasiante strada tutta curve inserita all’interno di una location protetta dall’UNESCO. Da qui ripartiamo alla volta del Castello di Ripaglia, una location a dir poco incantevole e dinnanzi a cui fatichiamo a non restare senza fiato: si tratta infatti di un ex palazzo di fine XIII secolo che si erge all’interno della città di Thonon-les-Bains (comune francese dell’Alta Savoia, nella regione del l’Auvergne- Rodano-Alpi), sulle rive del lago di Ginevra. I riflessi arancioni del tramonto ci guidano a questo punto verso Yvoireun borgo medievale di rara bellezza che si affaccia a sua volta sulle cristalline acque del Lago di Lemano e che ospita al suo interno i rigogliosi spazi del Giardino dei Cinque Sensi, oltre ad un intricato labirinto. E mentre la notte cala e i fari adattivi di Alfa Romeo Stelvio Q4 (dotati di tecnologia che combina xeno e LED) ben illuminano l’oscurità giungiamo a questo punto in albergo, dove appena dopo cena iniziamo a lavorare sugli articoli del nostro speciale sul Salone di Ginevra 2018, che nel frattempo continua a riempirsi di novità.

La nostra presenza al Salone dell’Automobile di Ginevra non ha mancato di farsi notare in sala stampa, ove abbiamo trascorso le ore lavorative più intense dell’anno

DAY 2 E 3: UNA FULL IMMERSION NEL GIMS 2018

Sveglia alle 6:00 per prendere posto in sala stampa. Dopo essere andati a dormire all’1:30 di notte. Questa la routine degli addetti ai lavori degli operatori stampa al Salone dell’Automobile di GinevraIl navigatore di Alfa Romeo Stelvio Q4 riesce fortunatamente ed intelligentemente, in entrambi i giorni, a farci percorrere delle strade non trafficate per giungere verso il Palexpo, al cui interno le ore ci scorrono via come se fossero minuti per via dell’incredibile mole di lavoro da affrontare e fatto di copertura live, di report sui social e sul sito, oltre che di video-making, di photo-shooting e di relazioni pubbliche. Ci concediamo nella serata tra martedì e mercoledì il piacere di una saporita cena in uno dei locali più belli del centro elvetico, ovvero l’Alma: un ristorante specializzato nella preparazione di piatti propri della tradizione spagnola e sudamericana. Interviste, appuntamenti, corse da uno stand all’altro per completare la raccolta del materiale mancante e ore che scorrono via come secondi in una sala stampa che assomiglia più ad un centro di controllo spaziale per dimensioni e personale presente e dalle prime luci del mattino ci ritroviamo in un attimo a sera. Di nuovo sulla navetta che dagli spazi espositivi della Fiera ci porta verso il parcheggio adiacente all’Aeroporto dove abbiamo lasciato la nostra Stelvio.

Il silenzio della notte ci guida verso casa. Anche questo Salone dell’Automobile di Ginevra è oramai alle nostre spalle. Appuntamento al GIMS 2019

APPUNTAMENTO AL GIMS 2019!

Anche questo Salone di Ginevra è giunto al termine. Sono le 17:30 di mercoledì 7 marzo 2018 e ad attenderci sono a questo punto i km del viaggio di ritorno verso l’Italia. Il traffico intenso del centro città ginevrino non ci concede però a quest’ora nessuna pietà, facendoci così impiegare molto più tempo del previsto per muoverci sulla strada del ritorno e costringendoci a questo punto a rivedere quella che era la rotta originaria del nostro road map in modo da non dover giungere a casa alle 5:30 del mattino… Anziché percorrere il lungo-lago in direzione di Montreux puntiamo a questo punto verso Bonneville per il tempo di una rapida cena prima di ripercorrere il Monte Bianco. Lasciatoci alle spalle il traforo, mettiamo le ruote di Stelvio in direzione dell’autostrada che (a regime di cruise control – operante peraltro molto bene ed attivabile con estrema facilità dai comandi posti su un volante piacevolmente sportivo e di chiara ispirazione Maserati – e coadiuvabile nel funzionamento da una lunga serie di importanti dispositivi di sicurezza) ci condurrà verso Novara mentre le cime innevate dei rilievi montuosi alpini scorrono alle nostre spalle nel cuore della notte. Sono le 2:30 passate di notte e siamo finalmente giunti al termine di questa lunghissima e impegnativa – ma come sempre molto soddisfacente – avventura al fianco di una vettura (di cui vi parleremo in maniera più approfondita prossimamente in una prova dedicata) estremamente confortevole (tanto per gli occupanti delle file anteriori quanto di quelle posteriori), pratica da utilizzare, estremamente fruibile e al contempo pregna di spirito sportivo, oltre che di quell’eleganza stilistica propria della tradizione automobilistica italiana che la connota immediatamente come una vera Alfa Romeo. Non ci resta a questo punto che andare a dormire con ancora in testa e nel cuore le emozioni provate nel corso di questi giorni tanto per la Stelvio guidata quanto per gli impegni di una manifestazione internazionale di importanza mondiale che non smetteremo nei prossimi giorni di illustrarvi. Appuntamento al GIMS 2019 quindi. Per quest’anno, i collegamenti live possiamo definirli chiusi.

Photos: Alessandro ColomboMatteo Carcagna

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